(ASAPS) BERNA (SVIZZERA) – Nei paesi
francofoni si chiama “canne blanche”, letteralmente “canna bianca”. Indica lo
strumento di cui si servono i non vedenti per andare a passeggio, per estendere
il tatto quanto basta per sopperire al buio. Avevamo la sensazione che handicap
di questo tipo, oggi chiamate “diverse abilità”, tanto per restare sul
politicamente corretto, fossero meno duri da sostenere in paesi diversi dal
nostro. In Italia, infatti, superare una barriera architettonica è sempre
un’impresa difficile, ma in Svizzera… beh credevamo la questione fosse diversa.
Invece, secondo uno studio realizzato nella confederazione elvetica in
occasione della Giornata Mondiale della Canna Bianca, i non vedenti sono una
categoria non troppo rispettata, soprattutto sulla strada. In tutto il paese,
infatti, il 39% degli automobilisti non si curerebbe degli andicappati, e più
che mai nell’area a lingua francese, dove la percentuale sale al 56%. Per
portare a termine la ricerca, i promotori dello studio hanno piazzato non
vedenti e claudicanti in prossimità delle strisce pedonali. Agli attori era
stato ordinato di manifestare chiaramente la volontà di attraversare la strada:
la serietà della rilevazione è stata assicurata dalla presenza di un
osservatore dell’UPI, l’Ufficio Svizzero per la Prevenzione degli
Infortuni: ebbene i più rispettosi ed altruisti si sono dimostrati gli svizzeri
tedeschi, mentre i meno inclini alla “cortesia” – chiamamola così – sono
risultati i romandi, gli svizzeri di
lingua francese. Nel primo caso, infatti, 814 automobilisti su 1.224 – quindi
il 69% - si sono fermati ed hanno fatto passare l’invalido, mentre in 360 hanno
tirato dritto. Nella parte francese, invece, la percentuale si ribalta: 336
automobilisti su 603 – il 56% appunto – non hanno concesso il passo, lasciando
in minoranza i più rispettosi, in tutto 267 (44%). Un dato che davvero non ci aspettavamo.
Chissà che succede in Italia. (ASAPS)
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