da "Tuttotrasporti" dicembre 2002 |
Cisterne ADR Si cambia e forse meglio |
Con il nuovo accordo Adr, che entrerà definitivamente in vigore il 1° gennaio 2003, cambieranno anche le regole per il calcolo dello spessore delle cisterne adibite al trasporto di merci pericolose. Per i contenitori realizzati in lega di alluminio della serie "5000", la vecchia normativa stabiliva infatti un valore limite di 5,12 mm per le pareti. Con l’applicazione della nuova formula, invece, lo spessore dovrà raggiungere i 6,6 mm a parità di materiale impiegato. Questo ispessimento del 29% comporta tuttavia un notevole aggravio di tara delle cisterne, che va a scapito del carico utile trasportato. Per venire incontro alle esigenze degli operatori, sono state quindi sviluppate due inedite famiglie di leghe in alluminio, che permettono di soddisfare i criteri di calcolo riducendo però gli spessori delle pareti a 5-5,3 mm. I materiali appartenenti al primo gruppo offrono un incremento del 30% della resistenza alla perforazione dei serbatoi, mentre per le leghe di concezione pi˜ avanzata il miglioramento si aggira fra il 40 e il 60% rispetto alla serie "5000". I test vengono condotti misurando la capacità di assorbimento dell’energia da parte di un campione di metallo sottoposto all’azione di un punzone cilindrico del diametro di 150 mm. E’ prevedibile che, in futuro, la realizzazione di leghe ancora pi˜ performanti consenta, almeno in via teorica, di ridurre ulteriormente gli spessori delle pareti, scendendo al di sotto dei 5 mm. Questa prospettiva si scontra però con le disposizioni contenute nella nuova normativa Adr, che non permettono di violare tale limite. Oltre ai vantaggi connessi al contenimento della tara, le leghe di alluminio delle ultime generazioni possiedono le stesse prerogative dei materiali precedentemente impiegati nella realizzazione delle cisterne. Resistono infatti alla corrosione poichÈ, a contatto con l’ossigeno dell’aria, formano uno strato di ossido superficiale che protegge gli strati sottostanti. Sono inoltre facilmente riparabili con il ricorso a particolari tecniche di saldatura nel caso di danni provocati da un incidente stradale
26 mila sono i punti che formano la rete di distribuzione delle compagnie petrolifere 46 milioni metri cubi di gasolio e benzina che, in Italia, vengono trasportati su strada in un anno 36 milioni metri cubi di altri prodotti derivati dal petrolio, trasportati su strada in un anno 4 mila numero di autobotti adibite al trasporto di prodotti petroliferi |