Dall’autovelox al telelaser, la prevenzione
sulle strade passa anche attraverso l’hi tech. Strumenti sempre più sofisticati
che hanno il compito di monitorare la velocità. E che sono ’’ormai
indispensabili’’, come sottolinea il direttore della Motorizzazione civile,
Sergio Dondolini, parlando a margine della quarta conferenza europea dei
ministri dei Trasporti sulla sicurezza stradale svoltasi a Verona. ’’Dalla fine degli anni ’90, quando entrarono
in funzione i primi strumenti tipo autovelox, ad oggi - spiegano all’Adnkronos
i tecnici del Ministero - c’è stata un’evoluzione tecnologica che ha permesso
di migliorare decisamente le modalità di accertamento. Lo strumento di per sé,
infatti, al di là dell’utilizzo non ha possibilità di errori, non ci sono dubbi
sulla sua validità come deterrente a violare i limiti di velocità sulle
strade’’. Il problema, o meglio le contestazioni da
parte dei guidatori ’fotografati’ dall’autovelox, sta tutto nel suo utilizzo.
’’Certo, rimane un ampio margine di contestazione da parte del cittadino -
sottolineano - ma se gli operatori seguono le modalità indicate dal codice
della strada, secondo le quali l’autovelox deve essere preventivamente e
adeguatamente segnalato, non ci sono dubbi né contestazioni di sorta’’. Quanto all’utilizzo di queste strumentazioni,
spiegano, deve essere essenzialmente quello della prevenzione e in ogni caso lo
stesso ministro Alessandro Bianchi sottolinea che ’’rimane sempre il fatto che
chi ha infranto il codice della strada violando i limiti di velocità deve
essere sanzionato’’. Dal ministero si torna poi a ribadire che ’’ad
oggi, i vari controlli e le verifiche sulla taratura prima dell’omologazione ne
fanno uno strumento più che sicuro. Anche se poi, come sempre, la via
preferibile è quella della contestazione immediata’’. Riguardo infine agli
effetti della patente a punti, i tecnici del ministero spiegano: ’’Certo, nel
2001 primo anno, c’è stata una riduzione del 20% degli incidenti ed è una
diminuzione che è continuata negli anni. Ovviamente non si poteva pretendere di
ridurre del 20% gli incidenti di anno in anno ma la validità della patente a
punti rimane ancora oggi’’.
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