(ASAPS) – Calato il sipario sul convegno in materia di
“Sicurezza stradale” ospitato a Terni. Tra i vari interventi quello del
Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Terni, V.Q.A., Francesco Falciola
che ha parlato del rapporto tra “Giovani ed incidentalità stradale”. Falciola
ha evidenziato come la fascia di età più colpita dalle conseguenze dei
sinistri, con particolare riferimento a quelli che hanno esiti mortali, sia
quella compresa tra i diciotto e i ventinove a anni. In questo range i decessi per
incidentalità stradale che rappresentano l’1% del totale, pari al 21% del
totale. Il suo intervento ha toccato anche il rapporto tra alcol e guida.
Analizzando i dati relativi al tasso alcolemico dei conducenti coinvolti in
incidenti stradali, soprattutto tra i più giovani, si evince che lo stato di
ebbrezza rappresenta uno delle principali cause. Nel suo intervento il
Dirigente della Stradale di Terni ha ribadito che l’utilizzo dei campioni di
Formula 1 come testimonial, deve essere fatto con estrema attenzione. Questo
per non correre il rischio di ottenere un effetto bumerang che porti a
sottovalutare l’aspetto sicurezza. Si veda l’esempio della pubblicità di una
birra “in regola con il Codice della Strada” sponsorizzata da un noto pilota e
già dichiarata “sleale” dal Garante della Pubblicità. Altro intervento quello
di Giordano Biserni, Presidente dell’ ASAPS che ha presentato i dati sulla
sinistrosità in Europa in relazione all’obiettivo, prefissato per il 2010,
della riduzione del 50% degli incidenti stradali. L’autotrasporto era
rappresentato da Luigi Sestrieri, Segretario Generale A.N.I.T.A. (Associazione
Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici) che ha parlato della riforma del
settore. Infine il primario del Pronto Soccorso dell’ospedale di Terni ha
focalizzato la propria relazione sulla differenza tra “pronto soccorso” e
“primo soccorso”. Quest’ultimo, ha evidenziato Giovannetti, “è tutto ciò che è
necessario fare e, soprattutto non fare, da parte di chiunque si trovi
occasionalmente a prestare aiuto, nei confronti di una persona che versi in
condizione di pericolo per il suo stato di salute, in attesa che possa
intervenire personale professionalmente qualificato
e dotato di mezzi ed attrezzature adeguati. Una più attenta e diffusa cultura
del ‘primo soccorso’ potrebbe incidere significativamente nella limitazione
dell’ invalidità permanente” E’ intervenuto nella parte finale anche il pilota
Emanuele Pirro che ha portato la sua testimonianza di corridore di pista e
utente della strada. (ASAPS) |
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