(ASAPS) MADRID – I titoli delle campagne
spagnole, non suonano troppo bene, tradotti in italiano. Però l’idea la rendono
eccome. L’ultima, che ha per oggetto l’uso della cintura di sicurezza, è stata
presentata giusto ieri dal capo della DGT (la Direzione Generale
del Traffico) Pere Navarro e dal capo della Guardia Civile. La bambina che
vedete nella foto morirà: è priva di cinture, a differenza del padre, in primo
piano, e della madre, che in questa immagina non è centrata. Sarà una scena
raccapricciante, nello stile di molti altri video del genere messi
continuamente in onda in Spagna, ma di grande effetto. Le facce dei genitori
assolutamente inebetiti, dopo lo schianto, ed un buco sul parabrezza, con una
scarpina rimasta sinistramente appoggiata sul cofano. Il titolo è
semplicissimo: “la cintura salva la vita: cinture tutti, cintura sempre”.
Immagini durissime, ma l’esempio al quale la Spagna si ispira è quello dell’Austria, dove
l’insistenza di un video simile (peraltro anche in Francia ne circola uno
praticamente identico) ha fatto alzare la soglia di rispetto dal 75 al 92%.
Navarro ha illustrato nel dettaglio l’iniziativa, spiegando che un morto ogni
tre, sulla strada, ha perso la vita perché privo di cintura di sicurezza: e
cita l’ultimo tragico episodio avvenuto sulle strade iberiche pochi minuti
prima della conferenza stampa. Sull’autostrada A9, nei pressi di Vigo, un
ragazzo di 19 anni è rimasto ucciso in uno schianto. Viaggiava sul sedile
posteriore, e non indossava la cintura. La differenza con l’Italia è
sostanziale: nessuno, da noi, dice mai che una persona è morta perché priva di
cintura. Sembra un tabù, ammettiamolo. Pare d’infierire, ma a nostro parere è
sbagliato. Per questo motivo la Guardia
Civile ha ricevuto disposizioni categoriche: tolleranza zero
sul rispetto della norma. (ASAPS)
|