(ASAPS) - BOLZANO, 12 novembre – L’ennesimo pirata assassino ha un nome ed un cognome. Lo hanno scritto i Carabinieri di Bolzano in testa ad un verbale d’arresto, gli stessi che erano intervenuti dopo l’ennesima uccisione sulla strada, secondo un copione che si ripete da troppo tempo. Di lui, del killer, possiamo dire soltanto che si tratta di un giovane, che era alla guida di un’auto, ubriaco, e che dopo aver falciato due ragazzine, 10 e 15 anni, è fuggito: un profilo perfetto, come vuole l’odiosa ripetitività della statistica. Alla sua macchina, per molti metri, una delle vittime è rimasta agganciata. Ma non è stato sufficiente a scuotere la sua coscienza di omicida: dopo un centinaio di metri si è sbarazzato anche di lei, fuggendo chissà dove. Le sue speranze di farla franca, però, si sono infrante quando gli si è parata davanti una gazzella dei Carabinieri, che lo hanno bloccato e sottoposto all’etilometro, risultato positivo. La scena del crimine è una strada di Monte San Pietro, in provincia di Bolzano, dove le due ragazzine vivevano. Le loro speranze, i loro sogni, le loro vite sono state spazzate via in un secondo, quando l’auto dell’assassino le ha centrate in pieno. Inutili i soccorsi del 118, che ha inviato sul posto ambulanze ed automediche: le condizioni delle fanciulle sono apparse subito gravissime ed ogni tentativo di rianimazione è fallito. L’uomo, che è stato dichiarato in arresto per omicidio colposo plurimo ed omissione di soccorso a seguito di incidente stradale, si trova in carcere a Bolzano, in attesa della convalida della misura. (ASAPS) | |||