(Asaps) - Non si sa se per merito dell’intensificazione
dei controlli o perché si beve e si usano più sostanze. Fatto sta che secondo i
dati della sola Polizia Stradale nei primi 10 mesi del 2006 le contestazioni ai
sensi dell’art.186 per guida in stato di ebbrezza sono state complessivamente 20.585 con un aumento di 639 rispetto allo stesso periodo del
2005, pari a +3,2%. Nel particolare l’incremento è stato appena dello 0,84% sulla rete autostradale, mentre è
stato più rilevante con un +4,29%
sulle statali, regionali, provinciali e comunali. Dati più preoccupanti sul versante dell’abuso di sostanze.
Infatti le violazioni contestate dalla Stradale ai sensi dell’art.187, guida
sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, nei primi 10 mesi del 2006 sono
state complessivamente 1.596, cioè 233 in più rispetto alle 1.363 dei primi 10 mesi del 2005, con
un incremento percentuale del 17%. In questo caso l’aumento delle contestazioni sulla rete
autostradale è stato del 4,27%,
mentre sulle altre strade statali, regionali, provinciali e comunali è stato
ben più significativo: +22,39%. Un dato che deve far riflettere. Di fronte alla tragedia della strada dell’Alto Adige con
due ragazzine uccise da un conducente ubriaco l’Asaps insiste: a chi commette
un omicidio in queste circostanze deve essere revocata definitivamente la patente. Alla seconda violazione accertata (la prima se
si supera il limite di 1,2 g/l), anche senza incidente, deve scattare
la confisca della vettura condotta. Ci piacerebbe anche un programma di disintossicazione o un
periodo di rieducazione in qualche reparto del traumatologico, ad assistere di
persona a come arrivano in ospedale le vittime innocenti di questa guerra
subdola e feroce. In secondo luogo, si devono mettere in strada più
pattuglie e dare loro ciò che serve: etilometri e precursori per la droga. E
poi dobbiamo darci subito un traguardo: “per Natale e Capodanno faremo almeno
200mila controlli…”, come fanno i francesi, gli spagnoli, i tedeschi e gli
inglesi. Come fanno tutti, eccetto noi. Lo ricordiamo ancora una volta? Francia: tra i 5 e gli 8
milioni di controlli all’anno; Italia: nemmeno 200mila. Infine l’educazione. Che forse sarebbe bene mettere in
testa a tutto. Siamo nel paese dove bere è sciccoso, dove il primo
cocktail pesante viene fatto bere ai dodicenni, dove siamo martellati di
pubblicità di alcolici e superalcolici. Dove le sostanze possono coesistere di
fatto con la guida. Siamo un paese al quale la sicurezza stradale sembra dar fastidio.
Dove non c’è sicurezza, c’è violenza. E
si vede. (Asaps)
Giordano Biserni Presidente Asaps
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