ROMA - Diminuiscono in Italia le
truffe alle compagnie di assicurazione. Nel 2005, secondo gli ultimi dati
diffusi dall’Isvap, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, le frodi
nell’Rc-auto sono state il 3,71% in meno rispetto all’ anno prima. Segno di una
maggiore correttezza degli automobilisti, che però non è equamente diffusa su
tutto il territorio nazionale. Se infatti al Nord, e in particolare in Valle
d’Aosta, gli assicurati sembrano assolutamente ligi e trasparenti nei confronti
delle compagnie, al Centro e in modo ancora più marcato al Sud, con punte
negative in Campania, la tentazione di guadagnare più del dovuto da un
incidente è piuttosto diffusa.
Lo scorso anno, si legge in una circolare dell’Isvap sui fenomeni criminosi, le
truffe a danno delle assicurazioni nel ramo rc auto sono state 90.322, con
un’incidenza del 2,81% rispetto al numero complessivo di incidenti (era del
2,91% nel 2004). L’importo totale delle frodi è stato di 316,8 milioni di euro,
ovvero il 2,44% dell’ammontare dei risarcimenti (2,47% nel 2004) e all’1,75%
dei premi del ramo. L’analisi a livello territoriale, sottolinea l’Istituto,
evidenzia che in alcune aeree dell’Italia meridionale e insulare "il
fenomeno criminoso, anche se in lieve diminuzione rispetto all’anno precedente,
continua a mostrare livelli sensibilmente superiori rispetto alla media
nazionale". Ed effettivamente è al Sud che iniziano le dolenti note. In
Campania il numero di incidenti connessi con reati sono stati lo scorso anno
34.000 (+5,9%), circa un terzo del totale nazionale, con un’incidenza sul
numero complessivo di sinistri del 13,11%. Le cose non vanno molto meglio in
Puglia, dove le truffe riguardano il 7,3% dei sinistri, in Calabria (4,5%) e in
Sicilia (3,8%). Sono percentuali praticamente insignificanti quelle invece che
l’Isvap ha rilevato in molte regioni del Nord. Il primato di automobilisti
corretti spetta ai valdostani: le truffe alle assicurazioni sono state nel 2005
21, pari, considerando l’esiguità del parco circolante, allo 0,15% degli
incidenti verificatisi nella regione. E sotto l’1% si trovano anche Lombardia,
Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana,
Umbria e Marche. Ecco una tabella che riassume regione per regione l’incidenza
delle truffe sul totale dei sinistri verificatisi nel 2005 con la variazione
rispetto al 2004.
|
INCIDENZA
|
VAR.%
|
PIEMONTE
|
1,10
|
-25,0
|
VALLE D’AOSTA
|
0,15
|
+5,0
|
LOMBARDIA
|
0,94
|
-4,9
|
TRENTINO ALTO ADIGE
|
0,44
|
+3,0
|
VENETO
|
0,74
|
-12,0
|
FRIULI VENEZIA GIULIA
|
0,48
|
-1,1
|
LIGURIA
|
2,32
|
-14,1
|
EMILIA ROMAGNA
|
0,76
|
+0,8
|
TOSCANA
|
0,97
|
-14,6
|
UMBRIA
|
0,58
|
-0,3
|
MARCHE
|
0,69
|
-0,6
|
LAZIO
|
2,15
|
+1,6
|
ABRUZZO
|
1,15
|
+3,5
|
MOLISE
|
1,29
|
+4,9
|
CAMPANIA
|
13,11
|
+5,9
|
PUGLIA
|
7,25
|
-2,7
|
BASILICATA
|
2,01
|
-19,7
|
CALABRIA
|
5,48
|
-19,6
|
SICILIA
|
3,82
|
-17,2
|
SARDEGNA
|
2,14
|
-0,2
|
ITALIA
|
2,81
|
-3,7
|
|