(ASAPS) 20 novembre 2006 – Di lavoro faceva il
carabiniere: stivali, calzoni, pistola e berretto. Anzi, il casco, visto che Mariano faceva servizio tra i
motociclisti del Radiomobile di Milano. Poi un brutto incidente, qualche anno
fa, e l’inabilità al servizio. Gradi da brigadiere sulle spalle, Mariano
Fattore – 43 anni – non ha rinunciato alla sua energia di servitore della
collettività. Ha inamidato la giacca, lucidato gli stivali, stirato i pantaloni
alla zuava e li ha chiusi per sempre nell’armadio dei ricordi. Ha riconsegnato il
tesserino, la placca, le manette e la calibro nove da guerra per impugnare
un’altra arma, sempre al servizio della pace. L’arma si chiama generosità,
coraggiosa generosità. Ha venduto tutto quello che aveva ed ha deciso di andare
in Perù, dove si è accorto che un fazzoletto di terra stava per finire in mano
a speculatori senza scrupoli. Gente indifferente al pianto di un bambino,
attenta solo al peso del denaro in tasca. Due anni fa riuscì a strappare quella
terra ai “potentati locali” – come li definisce l’Ansa che racconta la sua
storia – investendo ogni suo avere nella costruzione di un orfanotrofio, una
scuola ed una chiesa. Nessuna organizzazione lo ha aiutato, nessuna istituzione
ha finanziato la sua impresa. Coraggiosa, degna di ciò che Mariano è: un uomo
temprato, abituato a difendere i deboli, a prescindere. Nel piccolo villaggio
di Santa Rosa, 200 bambini hanno iniziato a costruirsi un futuro diverso,
grazie al brigadiere venuto dall’Italia. Forse non idoneo al servizio, ma non
al servizio per i più poveri. Certo un esempio per tutti. (ASAPS) |
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