di VINCENZO BORGOMEO
In esclusiva, su Repubblica.it,
parte oggi un nuovo servizio per gli automobilisti: quello della ricerca delle
auto rubate. Basta inserire il numero di targa (o il numero di telaio se la
targa non ci dovesse essere) sul motore di ricerca e in tempo reale usciranno i
dati.
Realizzato in accordo con il Ministero degli Interni, il nuovo servizio di
Repubblica.it consente a tutti i lettori di interrogare in tempo reale il
gigantesco data base delle forze dell’ordine. E di scoprire se un’auto o una
moto è stata rubata o no.
Il furto di un veicolo è spesso legato ad altri gravi crimini (rapine,
sequestri, attentati, ecc.) e la tempestiva segnalazione alle forze dell’ordine
di un’auto rubata che circola normalmente o che è parcheggiata in strada come
se nulla fosse può anche aiutare la complessa attività d’indagine di polizia e
carabinieri.
Per questo appena si scopre un veicolo rubato è bene avvisare subito le forze
dell’ordine. Abbiamo parlato di "veicolo" perché il data base è
enorme e comprende praticamente qualsiasi cosa si muova su ruote: dai camper ai
camion, dagli scooter alle maxi moto, passando per normali auto ai rimorchi. Va detto però che nell’archivio
sono presenti esclusivamente i veicoli rubati, ossia per usare un gergo caro
alle forze dell’ordine "sottratti al legittimo proprietario mediante
furto". In questo data base non ci sono infatti tutti i mezzi oggetto di
appropriazione indebita.
Il funzionamento di questo sistema è semplicissimo: i dati della targa o del
telaio del veicolo, come specificato nella pagina d’inserimento dato, vanno
scritti senza spazi. Il sistema, inoltre, consente l’inserimento di soli
caratteri alfanumerici. Occhio quindi ai numeri di telaio che non devono
riportare eventuali caratteri speciali (asterisco, cancelletto, parentesi,
trattini, caratteri accentati ecc.) Possono essere inseriti, invece, gli
eventuali zeri iniziali se questi compaiono anche nel libretto del veicolo e se
sono stati indicati in fase di denuncia presso l’ufficio di polizia.
Il servizio è completamente gratuito e può essere consultato a piacimento, più
volte al giorno e senza nessun tipo di limitazione. Inoltre è a prova di
errore: i dati, sono quelli ufficiali delle forze dell’ordine.
Un servizio sicuramente utile che anche Asaps, da
tempo, ha attivato sul proprio sito www.asaps.it
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