Esami per la patente nel caos: a causa dello sciopero
degli esaminatori e tecnici della Motorizzazione Civile - che va avanti ormai
da due settimane - le autoscuole denunciano la paralisi del settore e
minacciano di scendere in strada, organizzando serpentoni di protesta (sul
modello dei tir-lumaca). Già oggi ci sono state manifestazioni alle sedi
centrali delle Motorizzazioni di mezza Italia, ma la situazione è complicata:
gli esaminatori della Motorizzazione Civile, dal canto loro, non intendono
mollare perché vantano un credito arretrato di circa un anno sulle prestazioni
regolarmente svolte e pagate dai cittadini.
"Le somme versate per questo servizio - dichiarano al sindacato autonomo
lavoratori Motorizzazione - vengono incamerate dallo Stato che, per girale agli
aventi diritto effettua 37 passaggi burocratici, oltre a congelarne spesso il
pagamento per esigenze di bilancio". Anche secondo il senatore Michelino
Davico che ha presentato una interrogazione urgente al Ministro dei trasporti,
la causa di tutto risiede "nella poca efficienza - spiega - con cui sono
gestiti, al livello centralizzato, i fondi e dai lungi tempi con cui si procede
alla loro redistribuzione nei confronti di coloro a cui spettano". Gli
esaminatori incassano anche la solidarietà del presidente della Confederazione
titolari autoscuole agenzie d’Italia (Confedertaai), Giorgio Schiavo che, però
giudica questa "inusuale e anomala forma di lotta, discriminante solo per
il settore e per i suoi utenti". Lo sciopero degli esaminatori ha ripercussioni
anche sulla condizione dei conducenti professionali, per i quali
"l’impossibilità di entrare in possesso del documento di guida - riporta
un comunicato dell’Unasca, l’Unione nazionale autoscuole studi consulenza
automobilistica - spesso equivale alla rinuncia ad un posto di lavoro".
Pericoli sussistono, poi, secondo la Confedertaai, anche per i mezzi pesanti e
gli autobus che continuano a circolare, non sottoposti alla periodica
revisione.
Ma i lavoratori della Motorizzazione Civile non ci stanno e insistono nel
chiedere l’immediato pagamento degli arretrati e la costituzione di un’Agenzia
nazionale per i Trasporti terrestri "che snellisca le procedure in favore
dell’utenza - conclude il sindacato autonomo della Motorizzazione - con la giusta
autonomia contabile, imprenditoriale e finanziaria senza le quali non è più
possibile garantire la sicurezza nelle nostre strade".
Da Rapubllica.it/ Motori
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