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Florida - La sicurezza stradale non va
Inchiesta dell’associazione dei paramedici americani

Il peggiore dei 36 stati americani investigati



(ASAPS) MIAMI (FLORIDA, USA) novembre 2006 – Uno studio, realizzato dall’associazione dei paramedici americani in 36 stati dell’Unione, ha rivelato che la Florida è quello in cui la situazione “sicurezza stradale” è maggiormente critica: ma non si tratta di una problematica legata alla questione infrastrutturale, ma il livello di preparazione dei conducenti. Insomma, la qualificazione del patentato. L’indagine , perché di questo si tratta, ha suscitato un vespaio di polemiche, ma il metodo investigativo utilizzato dai paramedici – che negli Stati Uniti hanno un mansionario completamente diverso rispetto a quello classico europeo, potendo intervenire autonomamente nel settore della emergenza sanitaria territoriale – lascia pochi appigli ai delatori. L’analisi ha riguardato 10 categorie di conducenti, ed è partita dalla base più elementare: l’utilizzo della cintura di sicurezza e del casco da motociclista. Come abbiamo già detto in altre notizie pubblicate sul nostro sito e su il Centauro, in Florida i bikers non hanno l’obbligo di circolare col casco, e nonostante le promesse di leggi più restrittive, nessun automobilista di oltre 18 anni di età (qui la Driving Licence si consegue a 16 anni) potrà essere multato se non indossa la cintura di sicurezza, a meno che non abbia commesso qualcun’altra infrazione. Ci spieghiamo: se un giovane di 20 anni sfila a velocità e condotta regolamentare, ma privo di cintura, davanti ad un poliziotto, questo non potrà contestargli alcuna infrazione. Se invece il conducente dovesse violare una qualsiasi norma del codice, allora alla sua contestazione l’agente potrebbe aggiungere quella del mancato uso del dispositivo di ritenuta. Una condizione che mina alle sue basi la sicurezza stradale in Florida: parola di Nancy Bonalumi, presidentessa dell’associazione del paramedici, di evidenti origini italiane, che auspica immediate contromisure. “Auspichiamo – ha detto – l’arrivo di nuove leggi più restrittive e speriamo che la nostra indagine smuova le coscienze a tutti i livelli”. (ASAPS)


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Giovedì, 23 Novembre 2006
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