Foto archivio Asaps
(ASAPS) – Secondo video folle su
internet e la Polizia Stradale acciuffa immediatamente un altro centauro
pirata. La scena è la stessa di quella messa in rete pochi giorni fa e anche
l’autostrada scelta per la corsa folle. Si tratta della A/7 nel tratto Vignole
Borbera-Bolzaneto, andata e ritorno. Nella rete della giustizia, questa volta,
è caduto G.Q. di 38 anni, anche lui di Arquata Scrivia come l’amico 24enne
identificato solo mercoledì scorso, che a bordo di un’Aprilia Rsv 1000 si è
fatto riprendere, sembra proprio dal 24enne che lo seguiva a bordo di Honda
1000 Cbr, ai 250 km/h per poi far girare il video su internet. Ed è stata
proprio la sua mania di “protagonismo” a tendergli una trappola. Il 38enne,
istruttore di fitness in una palestra del paese, deve rispondere di violazione
del divieto di gareggiare in velocità con veicoli a motore e attentato alla
sicurezza dei trasporti. La Polstrada lo ha identificato attraverso gli ultimi
numeri di targa leggibili nei fotogrammi trovati ‘in rete’, mentre a chi lo
riprende si è arrivati tramite l’immagine del casco abbinato al modello di
Honda riflessa sul vetro del cruscotto. Nel video si vede anche come G.Q. è
riuscito a evitare per un soffio un addetto dell’ autostrada impegnato in un
cantiere. L’uomo, naturalmente, nega di essere il pilota ripreso nel video, ma
le prove recuperate lasciano poco spazio “al beneficio del dubbio”. Nel garage
dell’uomo, infatti, sono stati trovati una staffa con telecamerina, cavetti di
collegamento a un player multimediale che registra e memorizza le immagini, un
personal computer con diversi filmati, tra cui quello in autostrada.
Trovata anche la moto, in parte distrutta a causa di un incidente successivo
alle riprese. (ASAPS)
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