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Rassegna stampa 27/11/2006

Rassegna stampa del 26 novembre 2006

Da “TG Com” del 26 novembre 2006

 

In bici contromano in autostrada
Fermato studente spagnolo a Parma

Ha pedalato a lungo sulla terza corsia dell’autostrada del Sole nei pressi di Parma e per giunta in contromano. Uno studente spagnolo ha rischiato così più volte di perdere la vita sfiorato dalle auto e dai tir in corsa. Era completamente ubriaco quando gli agenti della polizia stradale lo hanno fermato sulla sua bicicletta. Aveva superato di quattro volte i limiti di alcol consentiti. Per lui è scattata una denuncia.
Il fatto è accaduto domenica mattina attorno alle 8, quando un automobilista incredulo per quello che aveva visto ha dato l’allarme. "C’è un ciclista in A1", ha detto alla Polstrada di Parma raccontando di essersi trovato di fronte un giovane che stava sfidando la morte contromano in corsia di sorpasso. Lo studente ubriachissimo è stato individuato dagli agenti verso il km 102. Dunque, tra il primo (e unico) allarme e il ritrovamento, il ciclista ha fatto un tratto di almeno tre chilometri. Non c’era molto traffico, ma e’ presumibile che siano stati diversi gli altri automobilisti in transito, senza che nessuno sentisse il dovere di avvertire le forze dell’ordine.
Il giovane non ha fatto alcuna resistenza al fermo. E’ apparso visibilmente ubriaco ed è stato condotto in caserma, dove è stato sottoposto a un duplice test alcolimetrico. Entrambi i test hanno dato risultati impressionanti. Tenuto conto che il limite massimo consentito è di 0,5, il tasso alcolico nel suo sangue è risultato nel primo responso dell’etilometro pari a 2,02, il secondo a 1,89. Insomma, in media quattro volte il consentito.
Dunque, dopo una notte passata chissà dove a bere, lo studente spagnolo in trasferta a Parma non sapeva dire nemmeno dove fosse stato, perche’ si trovasse in Autostrada e in quale casello fosse entrato. Buio totale alcolico, insomma, tanto che pur essendo denunciato a piede libero gli agenti hanno preferito custodirlo per alcune ore in caserma, onde aiutarlo a smaltire la sbornia. Il risveglio sarà amaro. Infatti lo studente sarà denunciato alla magistratura per violazione dell’art.186 del Codice della strada, cioé la guida in stato di ebbrezza, valido anche per i ciclisti, e che gli costerà una condanna e una multa salata.


 
Da “Il Mattino” del 26 novembre 2006

 
A3, tentano il furto nel cantiere Bloccati

Sala Consilina

Nell’ambito dei servizi di polizia giudiziaria attivati dalla Sottosezione della Polstrada di Sala Consilina al fine di prevenire e reprimere reati di natura penale, sono stati individuati e deferiti alla procura della Repubblica competente per territorio gli autori di un furto ai danni di un’impresa impegnata nei lavori di ammodernamento dell’A3. Si tratta di due persone provenienti dal Napoletano, colte in flagranza di reato, R.B. di 43 anni, ed un minore del quale non sono state rese note le generalità. I due avevano appena portato a termine la loro impresa criminosa e già si accingevano a portar via materiale ferroso ed attrezzi vari trafugati da un cantiere della Salerno-Reggio Calabria nel tratto compreso tra Sicignano degli Alburni ed Atena Lucana, quando sono incappati in una pattuglia della Polizia Stradale di Sala Consilina. Inutile il loro tentativo e di fuga e di abbandono della refurtiva. La loro trasferta sull’A3 è finita male, ed ora entrambi devono rispondere dinanzi alla magistratura del reato di furto in autostrada, un fenomeno che ha sinora causato ingenti danni economici alle imprese appaltatrici dei lavori. E, proprio per sconfiggerlo, gli agenti della Polstrada di sala Consilina agli ordini del vice questore Pio Russo coordinati dal sostituto commissario, Crescenzo Paladino, hanno attivato appositi servizi di vigilanza. I due ladri finiti nella rete della polizia stradale potrebbero appartenere ad una organizzazione criminale dedita ai furti nei cantieri impegnati nei lavori dell’A3. Sono perciò in corso indagini per risalire ad eventuali loro complici. Da tempo i malviventi hanno messo nel mirino delle loro imprese i cantieri aperti sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. L’operazione portata a segno dalla Polstrada dimostra tuttavia come sia alto il livello di guardia e l’azione preventiva messa in campo dalle forze dell’ordine per garantire sicurezza.


 
Da “Il Mattino” del 26 novembre 2006

 

ARRESTATO UNO DEI BALORDI
Rubano auto e investono carabiniere

 Mercato San Severino

Uno è finito in manette per furto aggravato, l’altro, sul cui capo pende l’accusa di tentato omicidio, lo stanno cercando i carabinieri dalle prime luci dell’alba di ieri. È stato il complice di Antonio Palma, 31enne pluripregiudicato residente a Torre Annunziata, ad aver investito uno dei due militari del nucleo radiomobile posizionati all’uscita autostradale di Mercato San Severino, sfuggendo all’alt imposto al check point di controllo. È quanto accaduto intorno alle 4 di ieri mattina, all’uscita della A30 Caserta-Roma. Un rocambolesco inseguimento conclusosi con l’arresto del 31enne napoletano ed un investimento per fortuna non finito in tragedia, con il carabiniere colpito di striscio alla gamba dal paraurti della Fiat Marea sulla quale viaggiava il complice. I due erano partiti da Torre Annunziata alla volta di Salerno. Transitano per il centro cittadino di Eboli e lì Antonio Palma ruba una Fiat Seicento parcheggiata lungo il ciglio della strada. La coppia di balordi fa ritorno a casa, ma, per evitare possibili controlli lungo la Salerno-Napoli, imboccano la A30 ed escono a Mercato San Severino con l’intenzione di riprendere l’autostrada in località Camerelle. Il piano fallisce: appena usciti si trovano di fronte ad una pattuglia dei carabinieri, agli ordini del capitano Pietro Mario Magliocca, che intima loro l’alt. La prima vettura, la Fiat Marea guidata dal malvivente resosi poi latitante, diminuisce la velocità, ma davanti alla macchina dei carabinieri accelera improvvisamente travolgendo uno dei due militari che, con prontezza di riflessi, si scansa prendendo solamente una botta al ginocchio. Antonio Palma tenta anch’egli una disperata fuga, ma viene raggiunto a qualche chilometro di distanza, a Roccapiemonte, e lì ammanettato. Se la caverà con qualche giorno di riposo il militare colpito dal folle.

 


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Lunedì, 27 Novembre 2006
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