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Anteprima Aci-Istat - Incidenti stradali: diminuiti, ma di poco, nel 2005 (-1,8%) rispetto al 2004

Si tratta di numeri e percentuali tutti da interpretare in quanto vengono rivisti anche i dati del 2004. Rispetto ai dati ufficiali precedenti, i sinistri sarebbero addirittura in lieve aumento.
Quale lettura si deve darne?


foto Blaco

(ASAPS) – Il 2005 si è rilevato un anno appena positivo sul fronte della sinistrosità stradale, forse anche per il benefico, ma rallentato, effetto positivo della patente a punti.
Le “buone notizie” arrivano dai dati emersi dallo studio Aci-Istat sui sinistri stradali. L’anno scorso, infatti, gli incidenti sono diminuiti dell’1,8% rispetto al 2004 (225.078), con una conseguente riduzione dei decessi che sono stati 5.426 (-4,7%) e dei feriti 313.727 (-2,7%). Calati anche i sinistri mortali. L’anno scorso sono stati 4.918 rispetto ai 5.082 del 2004 (-266). Ancora lontano, però, il traguardo imposto dall’Unione europea: la riduzione del 50% dei morti entro il 2010. Per raggiungere questo obiettivo l’Italia dovrebbe mantenere la soglia dei decessi, causati da incidenti, entro i 3.100 casi all’anno, ovvero -9% ogni anno. Nonostante il miglioramento, il quadro resta pesante: 617 incidenti nel "giorno tipo", con 15 morti e 860 feriti.
A noi rimane da capire bene come vadano letti questi dati in diminuzione nel confronto con un quadro complessivo degli incidenti del 2004 rivisitato rispetto a quello ufficiale reso pubblico lo scorso anno dall’Istat.
Infatti se noi andassimo a paragonare il numeri dei sinistri dichiarati nel 2005, cioè 225.078, al dato contenuto nel testo Istat dello scorso anno che indicava il totale in 224.553 incidenti, saremmo addirittura di fronte a un incremento di 525 (+ 0,23%). Il numero dei decessi sarebbe in calo di 199 rispetto ai 5.625 della precedente statistica Istat, con un più modesto -3,53%. Il numero dei feriti secondo i dati ufficiali del 2004, inizialmente resi pubblici, indicati in 316.630, scenderebbe invece di sole 2.903 persone che hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, con una diminuzione più magra di appena lo 0,91%.
Luglio è il mese in cui si muore di più (19 morti al giorno), domenica il giorno nero con 1.014 decessi, pari al 19% del totale. La fascia oraria più pericolosa è quella tra le 17 e le 19, anche se la notte (dalle 22 alle 6 del mattino) è il periodo con il più alto tasso di mortalità (doppio rispetto al giorno). Le strade di città sono le più pericolose con il 76,6% dei sinistri, con 44,5% di decessi. Migliore la situazione in autostrada con il 6,3% di incidenti ma con il 10,7% di morti. Ai vertici della classifica delle cause: il mancato rispetto delle precedenze, la guida distratta e l’alta velocità (oltre il 50%). I giovani tra i 25 e i 29 anni si confermano i più colpiti dal fenomeno con 637 morti e 41.230 feriti. Se si prende in esame, invece, la fascia 16-29 anni i morti salgono a 1.636 (il 30% del totale) mentre i feriti arrivano a 109.361 (pari al 35% del totale). (ASAPS) 


Tabella di raffronto nr.1

Sinistri stradali, morti e feriti – Anni 2004-2005 (valori assoluti e variazioni percentuali, su dati Istat 2004 aggiornati)


 


Valori
assoluti
2004

Valori
assoluti
2005

Variazioni
percentuali

2005/2004

INCIDENTI

229.156

225.078

 

-1,8

 


DECESSI


5.692

5.426

-4,7

FERITI

322.447

313.727

 

-2,7

 

 Fonte Istat



Tabella di raffronto nr.2

Sinistri stradali, morti e feriti – Anni 2004-2005 (valori assoluti e variazioni percentuali, su dati ufficiali Istat 2004 distribuiti nel 2005)


Valori
assoluti
2004

Valori
assoluti
2005

Variazioni
percentuali

2005/2004

INCIDENTI

224.553

225.078

 

- 0,2

 


DECESSI


5.625

5.426

-3,5

FERITI

316.630

313.727

 

- 0,9

 

 Fonte Istat – Elaborazione e percentualizzazione Asaps


© asaps.it
Martedì, 28 Novembre 2006
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