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Comunicati stampa 17/06/2002

Comunicato Stampa - Incidenti stradali: un sistema ormai moralmente inadeguato. Un cittadino su 3 nel corso della vita dovrà ricorrere a cure ospedaliere e uno su 80 la perderà.

CASSETTO: COM-STAMP 

FILE:  CS-2002.07.08
WEB:             CS020708

Incidenti stradali: un sistema ormai moralmente inadeguato. Un cittadino su 3 nel corso della vita dovrà ricorrere a cure ospedaliere e uno su 80 la perderà.


La carneficina del primo fine settimana di luglio con circa 80 morti e quasi 2000 feriti è l’ennesimo bollettino di una guerra che continua a vedere perdente l’esercito della sicurezza stradale. Ormai dovrebbe essere a tutti chiaro che l’attuale sistema di misure di contenimento: educazione, formazione, strutture e controlli è assolutamente inadeguato. Anche le più recenti misure di riforma del CdS pur positive, non sembrano in grado di modificare sostanzialmente una situazione che non è azzardato definire drammatica. Gli incidenti rimangono la prima causa di morte tra le persone con un’età inferiore a 45 anni, e il loro costo in termini di anni di vita perduti (mancata aspettativa di vita di circa 40 anni) supera quello delle malattie cardiache e del cancro. Secondo una proiezione dell’Ue un cittadino su tre nel corso della vita dovrà ricorrere a cure ospedaliere a causa di un incidente e uno su 80 perderà la vita a causa di sinistri stradali. L’Italia rischia di collocarsi in una posizione anche peggiore di queste percentuali in quanto fa segnare una diminuzione media della sinistrosità negli ultimi 10 anni di molto inferiore a quella europea. Il sistema italiano si caratterizza per uno sviluppo del parco veicolare senza eguali in Europa (oltre 700 veicoli ogni mille abitanti), un sistema stradale sempre più inadeguato a tale sviluppo, un parco veicoli con punte di eccellenza per la velocità (oltre 300 modelli di auto vendute superano i 230 Km/h e oltre 120 superano addirittura i 250 Km/h, per non parlare delle moto). Si deve sottolineare poi una educazione stradale che rimane scritta nel libro dei sogni, una formazione che dovrebbe essere verificata nel tempo. A tutto questo va aggiunto un debole sistema di controlli a causa di una scarsa fornitura di tecnologie (controlli a distanza ed etilometri) e una cronica e mai sanata carenza di organico della Polizia Stradale, con una forte incentivazione solo del versante non professionale delle agenzie di controllo con gli ausiliari del traffico. Si deve poi sottolineare una esasperazione del modello del divertimento con protrazione in orari notturni sempre meno conciliabili con parametri minimi di sicurezza, e un rifiuto quasi generalizzato di concreti e sistematici controlli di polizia, con un ricorrere ai Giudici di Pace, troppo spesso sensibili alle istanze dei conducenti, ormai sistematico e demotivante per gli operatori di polizia. Tutto questo insieme di fattori di rischio, di omissioni e di marcate complicità porta ad un sistema prima di tutto moralmente inadeguato a fronteggiare il drammatico rischio stradale.

 

Forlì, 8 luglio 2002

 

                                                                 Giordano Biserni
                                                                 Presidente Asaps

Lunedì, 17 Giugno 2002
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