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Notizie brevi 28/11/2006

Il pericolo viaggia nel centro storico

Il presidente Lobefaro: «Colonnotti per rendere sicure le strade senza marciapiede»

di ELENA PANARELLA e FABIO ROSSI 

Le cattive abitudini fanno il giro del mondo. E ormai anche su alcune guide turistiche di Roma, alla voce “pericoli e contrattempi” si consiglia a chi viene nella Città eterna di fare molta attenzione ad attraversare le strade: passare sulle strisce pedonali non sempre è una garanzia di incolumità, anzi. Secondo i dati della polizia municipale, tra il 2001 e il 2005 gli incidenti stradali, nel territorio della Capitale, hanno mietuto 703 vittime: 252 di queste, oltre un terzo, erano pedoni. E nel 2005 gli incidenti che hanno coinvolto, loro malgrado, persone che si muovevano a piedi, hanno superato (2.214 a 2.167) le multe elevate per violazione dell’articolo 191 del Codice della strada. Quello, per intenderci, che regola i «comportamenti dei conducenti nei confronti dei pedoni». E che prevede per i trasgressori una multa di (almeno) 138 euro e una decurtazione di cinque punti dalla patente. Secondo il presidente dell’Associazione diritti dei pedoni (Adp), Vito De Russis, il problema sta anche nella cattiva gestione della segnaletica stradale: «Nel Lazio la situazione è drammatica, e a Roma va sempre peggio - spiega De Russis - Le strisce pedonali col tempo sbiadiscono, non vengono rifatte e il pedone perde ogni punto di riferimento». Gli esempi sono tanti: da Monte Sacro - per esempio davanti all’ufficio postale di via Pantelleria o la scuola elementare - al centro storico, dove i sampietrini contribuiscono a rendere le “zebre” ancora più volatili. «Sul selciato le strisce durano al massimo quattro mesi - conferma il presidente del I Municipio, Giuseppe Lobefaro - Ma nel nostro bilancio i fondi per la segnaletica stradale, verticale e orizzontale, si sono ridotti al lumicino. Noi rifacciamo le strisce fino a dove arriviamo con i soldi, dando priorità agli attraversamenti davanti a scuole e ospedali». Intanto i dati sono sempre più preoccupanti. Nel 2005, a Roma, sono morte 186 persone in 180 incidenti stradali: di queste 105 erano conducenti dei veicoli coinvolti, 18 passeggeri e 63 pedoni. E Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale (Asaps), rincara la dose: «Secondo una nostra indagine il Lazio risulta la regione con il maggior numero di vittime - argomenta Biserni - E nella conta delle vittime il prezzo lo pagano i più deboli: gli anziani». Secondo L’Asaps, inoltre, il periodo natalizio è quello più a rischio: i mesi con il numero più alto di incidenti in città sono quelli che vanno da novembre a gennaio. Tra le diverse aree di Roma, il centro storico si conferma la zona più a rischio per i pedoni, superando nettamente i Municipi IX (Appio-San Giovanni), XVI (Aurelio-Boccea), XVII (Borgo-Prati) e II (Parioli-Salario): insomma, più ci si avvicina al cuore della città più andare a piedi diventa rischioso. Che fare? «Al momento stiamo puntando sull’installazione di colonnotti per proteggere il passaggio dei pedoni nelle strade senza marciapiedi, a partire dai rioni Trastevere e Monti», sottolinea Lobefaro. E i vigili? Carlo Buttarelli, da inizio novembre comandante del I gruppo della polizia municipale, un’idea se l’è fatta: «Una delle cause principali degli incidenti che coinvolgono i pedoni risiede nella soste selvaggia delle auto sui marciapiedi e sulle strisce pedonali - sottolinea Buttarelli - Questa cattiva abitudine riduce la visibilità in corrispondenza degli attraversamenti, costringe i pedoni a camminare in mezzo alla strada e, spesso, li porta ad attraversare fuori dalle strisce». I rimedi? «Organizzerò servizi mirati proprio per contrastare la sosta selvaggia, pur considerando il fatto che nel centro storico c’è un’obiettiva carenza di parcheggi - risponde il comandante del I gruppo - Poi cercheremo di capite quali sono le strade a maggior rischio, e dedicheremo alcune pattuglie a un’attività di prevenzione proprio in questi punti». Maggiori controlli sono legati anche a un incremento degli organici della polizia municipale: «Servono più vigili, certo, ma non è l’unico problema - sostiene Susi Fantino, presidente del Municipio IX - Nella nostra zona insistono due grandi arterie come l’Appia e la Tuscolana, e c’è un’importante area a vocazione commerciale. Per questo stiamo lavorando per aumentare i parcheggi sotterranei e limitare il fenomeno della sosta selvaggia in superficie».

© asaps.it


da il Messaggero
Pedoni
Martedì, 28 Novembre 2006
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