(ASAPS) ATENE, Novembre 2006 – La Grecia non è un paese che
brilla per la sicurezza stradale. Non è una novità e chiunque abbia trascorso
qualche giorno di vacanza all’ombra del Partenone, lo sa bene. Atene, peraltro,
è una città con altissime punte di inquinamento e per questo – vista la
pressione dell’Unione Europea e visti gli accordi internazionali in materia di
emissioni – ci aspetteremmo qualcosa di meglio. Le cose sono andate
migliorando, soprattutto all’indomani dei giochi olimpici 2004, quando l’intero
sistema di trasporto pubblico venne ammodernato per accogliere i milioni di
turisti. Quei servizi, però, non funzionano, tanto che solo 3 ateniesi su 10
utilizzano il tram, preferendo il confort della propria auto imbottigliata per
ore nel traffico cittadino. Purtroppo, anche sul fronte della sinistrosità, le
cose non vanno per niente bene. Il sondaggio è stato realizzato su iniziativa
del ministro dei trasporti Michalis Lapis,
che ha fissato al 2008 la data entro la quale almeno un greco su 2 sarà
convinto ad utilizzare il mezzo pubblico. Promesse di miglioramento, ma anche
revisioni in chiave restrittiva al codice della strada. Sono già pronte ad
entrare in azione task force di ausiliari della viabilità – che puniranno la sosta
selvaggia – e nugoli di esperti che riscriveranno le leggi della circolazione.
Per ora, chi passa col rosso vedrà aumentare la multa a 700 euro. Fino ad ieri,
ne pagava “solo” 167: ci sembra molto di più che in Italia…(ASAPS)
|