In
tre. Romeni. Alticci. Uno in regola con il permesso di soggiorno,
gli altri clandestini. Procedono su una Rover che a un tratto,
per cause da chiarire, si schianta contro un’altra vettura,
la Ford Escort station wagon con a bordo una donna e la sua bimba
di pochi mesi. Due romeni fuggono per i campi. Il terzo indugia
un po’ nell’abitacolo (l’auto è finita fuori
strada) e poi fa altrettanto. Non vanno lontano. I primi sono
raggiunti e bloccati pochi minuti dopo dagli agenti al bar dell’aeroporto
del Migliaro. Mentre bevono, come se nulla fosse. Per il terzo
stessa sorte, poco più tardi, in un’abitazione subito
individuata dagli inquirenti, che, va detto, sono stati davvero
bravi. Una mezz’ora da brividi quella andata in scena ieri
pomeriggio, pochi minuti prima delle 17, sulla via Bergamo, nel
raggio di alcune centinaia di metri dalla Scuola Edile. Diciamo
subito che la madre e la piccola, residenti a Castelverde, se
la sono cavata con ferite lievi (sono state medicate e poi dimesse
dall’ospedale Maggiore, la prognosi è di pochi giorni).
Illesi gli extracee. I tre romeni, rispettivamente di 16, 22 e
39 anni, adesso sono nei guai. Guai seri. Subito dopo lo schianto
la donna chiama il 113. Gli agenti della Squadra Volante sono
sul posto in un lampo: vedono due giovani che fuggono per i campi,
madre e figlia ferite, il terzo romeno nell’abitacolo. Gli
uomini guidati dal responsabile dell’Ufficio Volanti, Riccardo
Bartoli, per prima cosa assistono madre e figlia e gestiscono
la viabilità. E in quel frangente che il terzo romeno scappa.
Di lì a poco gli operatori del 118 si occupano delle ferite.
A quel punto l’allarme dei poliziotti è già
giunto ai colleghi. Sul posto piombano gli agenti della Squadra
Mobile e quelli della Polstrada (gli uomini del distaccamento
di Pizzighettone provvederanno ai rilievi dell’incidente).
A coordinare tutto è il funzionario Luca Rocco, capo della
Digos. La battuta di caccia è rapida ed efficace: il 22enne
e il 16enne, gli irregolari, sono bloccati all’aeroporto.
Poi tocca al 39enne: raccolti alcuni elementi sul filo dei secondi,
gli agenti lo intercettano in una casa di Cremona. Tutti denunciati
per omissione di soccorso. I primi due anche per violazione della
legge Bossi-Fini. Probabilmente saranno espulsi.