Dal 1 gennaio 2007 parte a Roma
il provvedimento di limitazione del traffico che riguarderà 120mila ciclomotori
e motocicli Euro 0 a due tempi. Questi mezzi non potranno circolare
all’interno dell’anello ferroviario. Inizialmente il provvedimento riguarderà i
non residenti in questa fascia urbana, per i quali invece il divieto
scatterà il 1 novembre 2007 quando scadranno gli incentivi regionali. I
motoveicoli con motore a 4 tempi, seppure "euro 0", potranno
continuare a circolare fino al 31/12/2009, dal momento che nel 2010 è prevista
l’entrata in vigore di nuove normative europee ancora più restrittive in
termini di inquinamento.Il divieto di circolazione per i motorini inquinanti è
già operativo con modalita’ diverse, a Bologna, Milano, Torino, Firenze e Mestre.
"E’ un’operazione importante per la tutela della salute dei cittadini - ha
detto l’assessore Esposito -. Ci aspettiamo un risparmio in termini di
inquinamento di circa 70 tonnellate all’ anno di articolato (Pm10 e Pm2,5),
circa 6.500 tonnellate all’anno di monossido di carbonio e 13 mila all’anno di
ossidi di azoto". Per chi trasgredirà c’è un’ammenda di 71 euro. E se il
motorino non ha neanche il bollino blu a questi si aggiungeranno altri 70 euro
per un totale di 141.
La politica ambientale della Regione Lazio è illustrata in una nota
dell’assessore all’ambiente Filiberto Zaratti ha ricordato come stia procedendo
con buoni risultati la campagna per la sostituzione delle due ruote più
inquinanti con modelli dell’ultima generazione a ridotto impatto ambientale e
con mezzi elettrici. Accelerazione anche per incentivare l’uso di mezzi
elettrici. "Con il Comune realizzeremo dei punti di ricarica per i mezzi
elettrici e procederemo alla presentazione di un bando destinato ai privati
(ipermercati, condomini e garage) per la creazione di punti di ricarica
elettrica. Sono stati stanziati inoltre - ha concluso – sei milioni di euro
(tre della Regione e tre del ministero dell’Ambiente) per interventi sulla
mobilità sostenibile come il trasporto merci con mezzi elettrici, sistemi di
bike-sharing e di car-sharing". Gli incentivi che la regione Lazio mette a
disposizione sono di 300 euro per rottamare il vecchio motorino e comprarne uno
nuovo a due o quattro tempi Euro 2, 300 euro per un motociclo a quattro tempi
Euro 2, 350 per un motociclo Euro 3,300 per l’acquisto di una bicicletta
elettrica, 800 per ciclomotori elettrici, 1.300 per motoveicoli elettrici a
due, tre, quattro ruote. Il contributo per la rottamazione dei motorini, non
vincolata all’acquisto, è di 50 euro per i ciclomotori e di 80 per i motocicli.
Infine l’assessore comunale alla Mobilità Mauro Calamante ha definito il
provvedimento "necessario e inevitabile al di là del fatto che nessuno
pensa di voler penalizzare la mobilità su due ruote a Roma". Rispetto però
alla prima formulazione della delibera del 2004 abbiamo inserito l’elemento di gradualità
che riguarda soprattutto i residenti, sulla scia di quanto sperimentato con il
piano pullman. Per i bus turistici infatti abbiamo previsto una progressiva
messa al bando dei veicoli inquinanti cercando di dare tempo agli operatori di
adeguarsi. D’altronde - ha concluso – questo processo di rinnovo del parco
mezzi nella nostra città era iniziato con i bus dell’Atac che oggi sono quasi
totalmente Euro 3 e 4 o eco-compatibili.
Il prossimo passo riguardera’ i mezzi di carico e scarico merci. Soddisfazione
da parte del Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Paolo Sesti,
che in un comunicato ha dichiarato: "Ringrazio il Sindaco Veltroni e gli Assessori
Esposito e Calamante per avere ascoltato le nostre istanze, apportando alcune
importanti modifiche al provvedimento iniziale . Naturalmente preferirei che
tutte le moto potessero circolare liberamente, ma mi rendo conto che anche i
motociclisti devono dare il proprio contributo alla riduzione
dell’inquinamento. Mi auguro ora che anche altri amministratori, che in questo
momento hanno in animo di introdurre blocchi alla circolazione dei mezzi a due
ruote a motore, seguano l’esempio del Sindaco Veltroni, operando una
distinzione "dovuta" tra motori a 2 Tempi (responsabili del rilascio
delle polveri sottili) e motori a 4 Tempi. Lasciando inoltre le città
aperte ai mezzi di interesse storico, purchè certificati come tali, perché sono
un patrimonio importante per la nostra cultura motociclistica. Quanto sopra
senza dimenticare, infine, che molto spesso gli utenti di mezzi meno recenti
sono proprio quelli che hanno meno possibilità economica di acquistarne di
nuovi. Da qui l’ulteriore soddisfazione della FMI, riuscita ancora una volta a
difendere gli utenti più deboli".
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