di Riccardo Matesic
La Giunta regionale della Lombardia ha varato la nuova legge
sull’aria. A partire dal 2007 verranno bloccati definitivamente in tutta la
regione i veicoli Euro 0, a eccezione di moto e motorini con motore 4T.
E dei veicoli d’epoca e d’interesse storico. A queste condizioni si può
parlare di una vittoria degli oltre mille motociclisti scesi in piazza
solo pochi giorni fa, sotto la sede della Regione, per protestare contro
l’intenzione di bloccare anche le moto Euro 0 a partire dal prossimo anno.
Più in dettaglio, la nuova legge si chiama: “Norme per la prevenzione e
la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente”. Molti i campi presi in
considerazione, fra i quali anche il traffico. Per quanto ci riguarda il
calendario dello spegnimento dei veicoli non prende in considerazione le due
ruote per la prima scadenza, quella del prossimo primo luglio, che riguarda
solo auto e mezzi da lavoro non catalizzati. Il 1° ottobre 2007 scatterà
invece il blocco di tutti i veicoli a due ruote (moto e motorini) Euro 0 con
motore a due tempi. Non pochi, ma nulla confronto al rischio che
bloccassero in tutta la regione le moto Euro 0. Avranno più guai i proprietari
di auto diesel, visto che dal 2008 verranno fermate quelle senza filtro
antiparticolato. Insomma, forse stavolta vanno a colpire chi inquina davvero.
Tra l’altro, la legge conferma all’ARPA (Agenzia Regionale per la
Protezione dell’Ambiente) il compito di monitorare la qualità dell’aria e di
individuare le fonti d’inquinamento; ma finalmente prescrive anche che
vengano misurate le emissioni dei grossi siti industriali. Infine un’annotazione:
probabilmente anche le moto dovranno fare il bollino blu, ma per questo
bisognerà attendere un futuro regolamento, visto che per ora si è fatto solo
riferimento alla necessità che ogni veicolo faccia questa verifica annuale. La nuova legge è stata
approvata con il voto compatto della maggioranza e con la semplice astensione
dell’opposizione, che comunque riconosce la correttezza degli obiettivi
prefissati. La critica più forte riguarda la mancanza di interventi per
alleviare i disagi per chi ha veicoli che dovranno essere rottamati o
“esportati” in altre regioni.
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