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Pirateria 21/09/2005

Ubriaco investe una donna e fugge: arrestato Dramma a corso Vittorio: pirata della strada preso dalla polizia grazie a tre testimonianze

Da Il Messaggero (Abruzzo)
Il giallo. E’ successo l’altra notte, gravissima una romena. Diciottenne in manette: «Non guidavo io, sono stato rapito e rapinato»
Ubriaco investe una donna e fugge: arrestato
Dramma a corso Vittorio: pirata della strada preso dalla polizia grazie a tre testimonianze
di PAOLO VERCESI


L’ha investita a mezzanotte e mezza, tra domenica e lunedì, su corso Vittorio, con la sua Lancia Ypsilon. Ha sbandato, frenato e fatto marcia indietro: le è ripassato sopra e l’ha agganciata all’auto, trascinando la poveretta per almeno una decina di metri.
Lui è un diciottenne pescarese, Massimo Chiarieri. Era ubriaco alla guida ed è stato arrestato dopo venti minuti dagli uomini della Volante e della Stradale. Lei, giovane e sconosciuta fino a ieri sera, è stata poi identificata per Florina Jascu, romena di 19 anni. E’ ricoverata in Rianimazione in condizioni gravissime.
Una prostituta, stando a quanto ritrovato nella sua borsetta. «Ma non ci sono abbastanza elementi per dirlo, sappiamo solo che alloggiava in un albergo» ha detto un agente della Volante.
Storia terribile, cruda e drammatica. La storia di un ragazzino fresco di patente trasformato in pirata della strada per colpa di qualche bicchiere di troppo mandato giù in compagnia degli amici a Pescara Vecchia. Ma, a dirla tutta, questa è solo la ricostruzione dei fatti cui è arrivata la polizia sulla base di tre testimoni oculari. Testimonianze decisive per far scattare l’arresto del ragazzo.
Sì, perché la storia raccontata da Chiarieri è profondamente diversa e arricchita di particolari inquietanti e per molti versi incredibili. Non c’era lui alla guida dell’auto pirata, ha sostenuto davanti agli agenti che l’hanno rintracciato e fermato mentre mezzo nudo, dopo essersi ribaltato con l’auto, se la dava a gambe sulla strada per Spoltore. C’erano altre due persone in quella Ypsilon di colore scuro, due nomadi che l’avevano minacciato costringendolo a salire sulla sua auto: «Mi hanno rapinato di tutto, non ho più nulla» ha detto il ragazzo alla polizia. «Uno di loro guidava mentre io ero sul sedile posteriore, lui ha investito quella ragazza che stava attraversando la strada su corso Vittorio» ha dichiarato Massimo Chiarieri l’altra notte in evidente stato di shock. Abiti strappati, vestito solo degli slip, niente portafoglio né documenti. Tutto fedelmente riportato nella sua denuncia.
Massimo aveva il telefonino, però. O almeno - quando doveva già essere stato minacciato, rapito e rapinato dai due nomadi (e non è gente che ti lascia il telefonino) - lui ha risposto alla chiamata della madre che, disperata, chiedeva sue notizie: un attimo prima la signora aveva infatti ricevuto la visita della polizia nell’abitazione di via Gobetti. La donna aveva capito che suo figlio l’aveva combinata grossa. «Sono dalle parti di Spoltore, ho riaccompagnato a casa i miei amici» gli ha risposto lui. Lo aveva fatto davvero, ma molto tempo prima: lasciati gli amici, Massimo era poi tornato a Pescara da solo e qui, ha raccontato la dirigente delle Volanti, la dottoressa Gabriella Falco, è successo il dramma. La romena stava attraversando corso Vittorio Emanuele all’altezza del civico 79 (tra il negozio Nanà da una parte e quello di Gianni Guarini dall’altra, non sulle strisce pedonali). Era mezzanotte e 25. Un’ombra e nulla più per il ragazzo ubriaco alla guida. Sull’asfalto ieri mattina erano rimaste le tracce di due soli metri di frenata, in direzione della stazione. La poveretta è stata presa in pieno e trascinata dopo una manovra dell’auto in retromarcia. Ha riportato traumi e ferite gravissime.
Tre persone hanno visto tutto in due fasi distinte. Voci importantissime per smentire e smontare la versione del diciottenne. Due ragazzi l’hanno visto, solo in auto, investire la ragazza lasciata sanguinante a terra: loro hanno chiamato il 118 e la polizia dando il numero della targa. Una signora ha invece visto più tardi la Ypsilon ribaltarsi sulla strada per Spoltore, in contrada Frascone, «e da quell’auto è uscita una sola persona, leggermente ferita alla testa: un ragazzo» ha dichiarato. Chiarieri è stato quindi arrestato: deve rispondere di lesioni personali gravissime, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza.


Mercoledì, 21 Settembre 2005
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