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Vietnam, ancora un allarme per la sicurezza stradale

Il nuovo codice della strada rimane lettera morta, nonostante l’impegno delle forze di polizia
4 morti tra gli agenti, tutti investiti


foto dalla rete



(ASAPS) HANOI (VIETNAM) – Il Vietnam, lo abbiamo scritto più volte, è uno degli stati orientali col maggior tasso di violenza stradale. I richiami alla prudenza sono presenti in moltissimi rapporti dei tour operator e persino sul sito dell’ambasciata italiana di Hanoi i turisti sono invitati a mantenere sempre la massima prudenza. Un rapporto delle ultime settimane redatto dal governo, che sta beneficiando di finanziamenti anche da parte della Banca mondiale per migliorare la situazione sulle strade, è però estremamente allarmante, tanto che si parla apertamente di “progressivo deterioramento dell’ordine e della sicurezza sulle strade”. Tale progressione negativa è da imputare al mancato rispetto del nuovo codice della strada da parte dei conducenti, in modo particolare di ciclomotoristi, motociclisti e conducenti di veicoli commerciali: l’eccesso di velocità contribuisce alla mortalità nel 40% dei casi, mentre i sorpassi pericolosi incidono del 30%, la guida distratta del 15% e l’abuso di alcol – ma questo dato è senz’altro sottostimato – nell’8% della casistica letale. Il restante 7% è invece attribuito a fattori di altra natura. Secondo le forze di polizia, addestrate nell’ambito di progetti internazionali di cooperazione, le conseguenze di questi comportamenti sono aggravate in maniera esponenziale dal sovraccarico di merci sui veicoli commerciali e dal soprannumero di passeggeri sui veicoli: dai motorini fino ai pullman, i veicoli in circolazione sulle malandate strade del paese sono tutti puntualmente stipati all’inverosimile. A questo si aggiunga poi l’irresponsabilità: il rapporto stilato per il governo ha evidenziato che un terzo degli autisti in servizio sui pullman di linea nella provincia di Hai Phong – al nord del paese – sono risultati tossicodipendenti. Un compito duro, quello della neonata polizia stradale vietnamita, che ha già pagato un durissimo tributo di sangue alla causa della sicurezza stradale. Nelle sole strade della capitale, sono rimasti uccisi in incidenti stradali ben 4 operatori di polizia. In tutti i casi, gli agenti erano impegnati in operazioni di viabilità a seguito di pregressi sinistri. Nella sola Hanoi, nel primo semestre del 2006, si sono verificati 112 incidenti mortali, costati la vita a 317 persone. Cifre, come vediamo, allucinanti. Ai turisti che scelgono lo splendido paese orientale come meta dei loro viaggi, raccomandiamo la massima prudenza e la scelta dei migliori tour operator.
(ASAPS)

 


© asaps.it
Martedì, 05 Dicembre 2006
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