L’ADIGE Via dall’alcol Che bella festa Domenica scorsa a Villalagarina, presso il Teatro
Parrocchiale, si è svolto il ritrovo annuale delle famiglie dei club per i
problemi alcolcorrelati. La cosa che maggiormente stupisce è che erano presenti
alcuni sindaci della Vallagarina e che proprio il sindaco della comunità che
ospitava ha partecipato ad uno sketch davvero divertente. Il sindaco-attore ha
goduto e fatto godere le famiglie su battute riguardanti proprio il mondo dei
club. Poi le famiglie si sono raccontate le loro storie, storie tristi ma
concluse, storie amare ma sulla via della serenità. Risultati visibili,
risultati palpabili. Bello vedere come la rinuncia all’alcol si trasforma in
scelta motivata, in scelta di vita, di qualità di vita. Così le lacrime di
gioia si sono mescolate al ricordo di come si era ma conservando comunque
avanti lo sguardo nella vita. Il ricordo di come si era è utile solo alla
cronaca ma non al "qui e ora". Per questo è una festa … Poi le
famiglie, avendo l’occasione di avere seduti lì sindaci e assessori, si sono
permesse di porre in luce il problema alcol nei giovani. Giusta preoccupazione
condivisa in pieno dagli amministratori presenti. Ovviamente le famiglie che
hanno avuto problemi gradirebbero miracoli ma sono ben consapevoli che il
processo culturale è lento ma parlarne è estremamente utile a tutti. Parlarne
significa normalizzare la consapevolezza del problema e rendere percorribile
ogni desiderio di cambiare modo e stile di vita attraverso scelte libere e ben
pensate. Consapevoli , appunto. Ai Sindaci di Villa, Volano, Brentonico, agli
assessori comunali di Mori e Villa, al Parroco di Villa va il grazie da parte
di tutte le famiglie dei 37 club della Vallagarina. Chi non c’era è scusato (ci
mancherebbe altro) ma alle famiglie dei club piace pensare che la prossima
volta ci saranno, ne sono sicuri. Del resto un evento come questo (oltre
duecento le persone presenti) è espressione di una comunità che cambia, che ha
voglia di cambiare, voglia di essere risorsa per la comunità stessa. Un
patrimonio inestimabile se possiamo parlare di "capitale sociale"
ritrovato, riscoperto e in grado di produrre valore. Bisogna saper investire. Una famiglia che era presente IL GRECALE Lucera: una settimana “analcolica” Iniziativa dei Club degli alcolisti in trattamento della
provincia di Foggia di Redazione Lucera - Una Settimana di Sensibilizzazione dedicata ai
problemi legati al consumo di alcol. È quanto è stato organizzato a Lucera
dall’11 al 15 dicembre dall’Associazione dei Club degli alcolisti in
trattamento della provincia di Foggia e da un gruppo di gestori di pub e locali
pubblici di Lucera in collaborazione con il Corso di laurea in Educazione
professionale dell’Università di Foggia e con il patrocinio dell’Assessorato
alle Politiche Sociali. La manifestazione si articolerà in serate analcoliche e informative ospitate a turno
presso i pub e i locali aderenti all’iniziativa e con l’istallazione di un
gazebo in piazza Duomo. Ad animare le serate con filmati, slides e con la
distribuzione di materiale informativo saranno le famiglie del Club ed in
particolare del Club Speranza. Gli esercizi pubblici che aderiscono
all’iniziativa, riconoscibili grazie a una particolare targa che esporranno, si
impegnano per l’anno 2007 a non servire bevande alcoliche ai minori di 16 anni.
(*) (*) Nota: …e io mi impegno a non ammazzare. Il rispetto del Codice Penale dovrebbe essere una cosa
normale, invece nel caso dell’alcol chi si impegna a rispettare la legge è così
raro da fare notizia. Fatta questa amara considerazione, complimenti agli amici dei Club di Foggia per questa bella e originale iniziativa. LA STAMPA Giro di vite Sergio Miravalle I francesi che c’insegnano L’educazione alimentare è materia seria da insegnare
seriamente a scuola. Invece si lasciano studenti a mamme in balia di spot
caramellosi e merenderi. E quando pubblicizzano un tonno o la carne di pollo
non fanno mai vedere gli animali (poverini): meglio raccontare la balla del
peschereccio azzurro e della fattoria verde. Le mucche poi, saltano le
staccionate o pascolano dipinte di viola. Anche il vino e la sua storia
meriterebbero attenzione didattica: che cos’è, come nasce, che cosa rappresenta
nella nostra cultura? In Piemonte qualche insegnane volenteroso porta i ragazzi
a visitare vigne e cantine e qualche classe ha anche organizzato mini vendemmie
con vinificazioni esemplificative. L’Associazione delle Donne del Vino ha fatto
disegnare ai ragazzi le etichette di bottiglie da vendere a favore di Padre
Onore, il missionario entomologo di Costigliole d’Asti che difende la foresta
amazzonica in Ecuador. Ma non si va oltre a meritevoli episodi spontanei. In
Francia invece un deputato che fa capo all’Associazione nazionale degli
eletti della vite e del vino (lobby potentissima e molto ascoltata) ha
proposto un corso di educazione vinicola, inserita nel programma di “salute
pubblica ed educazione alimentare”. Non sono mancate proteste e accuse di
favorire l’alcolismo tra i minori, ma i più la prendono come una possibile integrazione
del programma didattico, in una nazione che fa del vino uno dei prodotti di
maggior immagine e peso, anche economico. Come l’Italia, ma loro se ne sono
accorti molto prima. (*) (*) Nota: l’educazione e l’informazione sono sempre utili,
quando estranee agli interessi specifici commerciali di qualcuno. Per fare un esempio, se l’educazione alimentare sulla
carne di pollo la facesse il signor Amadori, se l’educazione alimentare sulle
merendine le facesse un membro
dell’Associazione nazionale degli eletti del “Mulino Bianco”… forse ai bimbi
verrebbero raccontate delle bugie, a magari delle verità mooolto parziali. Così
per il vino. Un conto è informare i bambini, un altro è coltivare
futuri clienti per il domani. Anche rimanendo in campo scientifico, bisogna vedere poi
chi fa le lezioni… Per non fare nomi, se mandano in una classe il Professor Calabrese, in un’altra il Professor Del Toma e in un’altra il Professor Vescovi certamente ne vengono fuori tre lezioni completamente diverse tra loro, per impostazioni e per contenuti. L’ADIGE Trento, denunciato un uomo di Rovereto. Ha seminato il
panico e poi ha tentato la fuga Ubriaco e contromano, preso Rischia il frontale coi carabinieri in tangenziale Serata movimentata per un roveretano di 39 anni che dopo aver alzato troppo il gomito si è messo alla guida seminando il panico sulla tangenziale di Trento che aveva imboccato contromano. Prima ha sfiorato lo scontro con un furgone, poi con l’auto dei carabinieri che stava tentando di bloccarlo. Ha anche tentato la fuga, ma è stato fermato. Nel sangue aveva livelli di alcol superiori di tre volte al limite massimo consentito. È stato denunciato. ASAPS.IT Canada, parte la settimana della sicurezza stradale Mortalità in aumento nello stato del Commonwealth
americano Le Cause? Velocità, alcol e Terza Età al volante: lo dice
una ricerca universitaria (ASAPS) OTTAWA (Canada) – La scorsa settimana avevamo scritto che la mortalità canadese era in aumento, secondo le rilevazioni del governo federale, dalle quali si desumeva che negli ultimi 10 anni erano morte in media 3mila persone all’anno. Alla vigilia della Settimana della Sicurezza Stradale, però, scattata lunedì 4 dicembre, le cifre sono purtroppo ben altre. Da Ottawa c’è infatti chi ha azzardato il dato di 5mila morti, considerate anche le vittime che hanno perso la vita a lunga distanza dall’evento traumatico. Se tra le cifre c’è dunque pessimismo e incertezza, le cause della violenza stradale mettono tutti d’accordo: velocità ed alcol sono in testa alla lista nera, anche se l’attenzione – anche in Canada – si è recentemente spostata sulla terza età. Dopo la Svizzera, infatti, anche nel paese delle grandi foreste – che ha estensioni “australiane” con una popolazione con meno di 35milioni di unità – c’è chi punta il dito sulla necessità di rivedere le patenti oltre un certo limite d’età. Parola di Sylvain Gagnon, ricercatore presso l’Università di Ottawa, che dopo aver a lungo lavorato sull’argomento ha fornito risultati già al centro di polemiche, da parte soprattutto dei “volanti grigi”: con il passare degli anni, sensi e riflessi diminuiscono. (ASAPS) IL GAZZETTINO (Vicenza) LITE CON GLI AGENTI 34enne denunciato per guida in stato di ebbrezza e
resistenza Alticcio, provoca un incidente e poi si ribella ai vigili
urbani Bassano Lunedì sera, M.B., 34 anni, residente a Pianezze, stava
procedendo ad alta velocità in via Cartigliana, quando ha provocato un
incidente, coinvolgendo un’altra auto, una Ford "Escort". Una
pattuglia della Polizia locale era presente in zona ed è intervenuta. Dopo aver
verificato che non c’erano feriti, i vigili hanno accompagnato M.B. al comando
di via Vittorelli. Il test alcolimetrico ha dato un risultato pari a 4 volte
oltre il limite consentito. Il 34enne si è innervosito sempre più, tanto che ad
un certo punto ha aggredito due tutori dell’ordine. Sedato, è stato portato al
Pronto soccorso, dove è stato trattenuto. Il giovane è stato denunciato per aggressione e resistenza a pubblico ufficiale; e naturalmente per guida in stato di ebbrezza. IL TIRRENO |
|
|
© asaps.it |