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TRASPORTO MERCI 19/03/2002

I tir che viaggiano sul treno: una combinazione vincente

dalla rivista "Uomini E Trasporti" Gennaio 2002

I tir che viaggiano sul treno: una combinazione vincente


di Matteo Grimaldi

Il nemico numero uno dell’autotrasportatore? Fa tic-tac e lo portiamo al polso tutti i giorni. Le infrastrutture italiane - e’ sotto gli occhi di tutti - sono inadeguate e soprattutto lente, con l’evidente risultato della penalizzazione delle nostre imprese rispetto a quelle straniere, favorite da ben altre reti stradali. Come ne esce? La risposta facile e’ costruendo nuove autostrade, passanti, valichi e tangenziali, ma il rischio e’ di entrare in un circolo vizioso che portera’ in pochi anni alla completa saturazione del territorio e quindi alla paralisi.

Occorre quindi cercare delle alternative e una di queste potrebbe essere appunto l’intermodalita’. Il combinare nave/ treno/ veicolo industriale per garantire un alleggerimento del traffico sull’asfalto non e’ una soluzione nuova, ma solo in questi ultimi tempi la si e’ concretamente portata avanti, soprattutto da parte di FS. Le Ferrovie statali hanno avuto il merito di capire che la soluzione dell’integrazione ferro-gomma promette ben di piu’ rispetto ad un regime di sterile concorrenza che aveva portato finora scarsissimi risultati.

In particolare, FS sta sostenendo con convinzione che il discorso del trasporto combinato in entrambe le sue forme: il sistema "non accompagnato" e le cosiddette "autostrade viaggianti".

Il primo, che vede le merci viaggiare all’interno di casse mobili o semirimorchi da agganciare, al terminale d’arrivo, al veicolo su strada, ha visto in quest’ultimo anno una netta virata sul settore privato. La liberalizzazione ha coinvolto, tra gli altri le Ferrovie Nord Milano con la direttrice verso Domodossola e i porti del Belgio, e la RTC che, nonostante alcune difficolta’ gestionali, si muovera’ verso l’asse del Brennero. E gia’ questa soluzione puo’ scaricare una seppur piccola parte del traffico in quei collegamenti.

Ma ancor piu’ interessante per il settore dell’autotrasporto appare il sistema dell’ autostrada viaggiante. L’idea, lo ricordiamo, prevede il trasporto in treno di mezzi pesanti completi (motrici e rimorchi) insieme agli autisti. E’ una forma di combinato che ha l’indubbio vantaggio di permettere ai camion di superare percorsi stradali particolarmente tortuosi, in aree difficili come i valichi di montani o in zone di traffico ipercongestionato, e in seconda battuta eliminare l’ulteriore difficolta’ dei veicoli normativi imposti dagli Stati confinanti. Ovviamente non tutte le ferroviarie alpine sono adatte: e’ infatti una soluzione praticabile solo laddove le dimensioni delle gallerie, opportunamente rimodellate, consentano il passaggio dei mezzi pesanti. Pero’, qualcosa si e’ mosso. Per esempio, e’ ormai attivo da un anno il servizio effettuato sulla linea Trento-Worgl, in Austria, attraverso il Brennero. Con 3 coppie di treni al giorno, sono gia’ stati effettuati oltre 1.500 convogli che hanno trasportato nei due sensi circa 17.500 mezzi. Solo nello scorso marzo, i TIR trasportati sono stati da una parte all’altra delle Alpi sono stati oltre 3.000. Pur con le dovute riserve - siamo in una congiura economica sicuramente negativa- il traffico pesante autostradale sulla direttrice del Brennero ha registrato, nei primi quattro mesi del 2001, una flessione significativa: -4% in entrata e -5,5% in uscita. Si tratta di un risultato sul quale il crescente utilizzo di questo strumento puo’ avere avuto una crescente influenza.

Recentemente e’ stata inaugurata l’autostrada viaggiante Novara-Friburgo, in Germania, via Sempione-Lotschberg. Il servizio prevede la partenza di 7 treni al giorno, che diventeranno 11 da maggio 2002, con otto ore come tempo di percorrenza. Complessivamente oggi sono circa 160 i mezzi pesanti che ogni giorno valicano le Alpi nei due sensi di marcia viaggiando in treno. A regime il servizio vedra’ salire sui treni otre 400 camion al giorno, insieme con i loro autisti.

Nel mirino di FS c’e’ infine un progetto ambizioso che verra’ realizzato da Trenitalia e SNCF Frent, la societa’ di trasporto merci francese: una nuova autostrada viaggiante tra Italia e Francia prevista lungo la linea Lione-Torino, attraverso il valico di Modane, in attesa della realizzazione del nuovo tunnel per il 2015.

Quali saranno in futuro i possibili sviluppi del trasporto combinato? Sicuramente interventi infrastrutturali, quali l’allungamento dei treni, la produzione di carri ultrabassi per il trasporto dei veicoli pesanti o di quelli per merci pericolose, l’incremento delle tracce orarie nella fascia giornaliera - richiesta dalla logistica delle spedizioni - e l’ammodernamento dei terminal con nuovi binari di sosta. Poi l’estensione del sistema AV ad altre direttrici, in particolare quella di Verona, con il tanto atteso raddoppio della Bologna - Verona, fermo addirittura dal dopoguerra.

 

COS’E’ IL TRASPORTO COMBINATO

Vale forse la pena ricordare - per la precisione - che sul "trasporto combinato" l’Unione europea ha emanato la direttiva 92/106 che ne stabilisce la nozione esatta. Per trasporto combinato si intende percio’ il trasporto in cui l’autocarro, il rimorchio, il semirimorchio, la cassa mobile o il container effettuano la parte iniziale/terminale del viaggio su strada e la rimanente tratta per ferrovia, per via navigabile o per mare. Ma attenzione: il percorso sulla modalita’ non stradale deve essere superiore ai 100 km in linea d’aria e, nel caso di combinato ferroviario, il tratto su strada deve avvenire tra i punti di carico/scarico della merce e la piu’ appropriata e vicina stazione ferroviaria.

 


 


di Matteo Grimaldi

Martedì, 19 Marzo 2002
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