Foto da Ansa.it
(ASAPS) – Dopo Ancona, Salerno e Venezia anche la Polizia
Municipale di Milano avrà in dotazione lo sfollagente. Da qualche giorno i
“ghisa” milanesi hanno a disposizione un ulteriore strumento di difesa che
dovrà essere però usato con la massima cautela. Soprattutto prima dell’inizio
dei corsi di addestramento che partiranno solo a gennaio e che coinvolgeranno
3.180 “vigili”. Il distanziatore è di 60 centimetri, bianco e pesa 400 grammi.
La Polizia Municipale di Milano appartiene al 60% di quei corpi dotati di
pistola, ma utilizzabile esclusivamente in caso di pericolo di vita, per
difendere un’altra persona o in situazioni di gravissimo pericolo. Questo
significa che sino a pochi giorni fa, gli agenti avevano solo le mani per
difendersi dalle aggressioni che sempre più spesso li vedono coinvolti. (ad
esempio quella ai danni delle due vigilesse impegnate in un controllo
anti-abusivismo e aggredite da un gruppo di venditori extracomunitari). Ogni
anno, infatti, sono circa 300 gli agenti di Polizia Municipale vittime di
violenze. I primi “ghisa” con lo sfollagente sono entrati in servizio la sera
del 6 dicembre scorso, subito dopo il via libera per l’occupazione delle zone
riservate alle bancarelle degli Oh Bej Oh Bej, la tradizionale fiera di
Sant’Ambrogio. Ogni anno, infatti, questo diventa un momento che assomiglia
sempre più ad una sfida all’ultimo spazio disponibile. I posti sono 400, i
contendenti sono circa il doppio e spesso la situazione degenera in litigi e
risse. A farne le spese, il più delle volte, sono proprio gli agenti impegnati
nel ripristinare l’ordine. E dopo il distanziatore, il Comune milanese chiede a
viva voce per i propri agenti lo spray al capsicum, ovvero quello al
peperoncino o urticante, già in dotazione ad altri corpi in altre città (Ancona
e Torino). Per averlo, però, è necessaria una modifica della normativa
attualmente in vigore.
Città diverse realtà diverse. Alcuni comuni
italiani, infatti, hanno già intrapreso il riarmo della propria Polizia
Municipale, proprio per fronteggiare una situazione particolarmente preoccupante.
A Palermo gli agenti sono dotati di una calibro 9 d’ordinanza, a Roma la
situazione è meno definita e un’ipotesi al vaglio è quella di una dotazione
facoltativa. Oggi, solo la cosiddetta “squadretta”, gli agenti che accompagnano
il Sindaco, sono armati. Sfollagente per i “vigili” di Salerno e Venezia, a
questi ultimi anche un’eventuale pistola facoltativa. Pistola anche per gli
agenti di Torino, in aggiunta lo spray urticante per quelli che operano nella
zona di Porta Palazzo (zona considerata particolarmente a rischio). (ASAPS) |