Venerdì 22 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su

Francia, modifiche alla disciplina dei seggiolini per bambini - Passa la regola dell’uno: una persona, un posto, una cintura

La terza causa di morte è proprio la mancanza dei dispositivi: 509 vittime nel 2005



(ASAPS) PARIGI – Era nell’aria da tempo, ma ora la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale francese ha sancito definitivamente le modifiche, che entreranno in vigore dal gennaio 2008. Infatti, il decreto 2006/1496 del 29.11.2006, impone che ogni bambino trasportato sui veicoli leggeri (dunque restano esclusi per ora gli autobus), sia assicurato al seggiolino secondo modalità che variano in funzione ad età e morfologia. La Francia è dunque uno dei primi stati a recepire la nuova normativa europea, che impone un obbligo particolare: una persona, un posto, una cintura. La norma, stavolta siamo arrivati prima noi, è già in vigore anche in Italia. Il concetto è semplice: una persona (di qualunque età), deve avere il suo preciso posto ed essere assicurata alla sua cintura. Niente più bambini in braccio, dunque, nemmeno sui sedili posteriori, come recita del resto il nostro articolo 172 del codice della strada. La nuova legge è stata presentata come “decisiva” per la sicurezza dei passeggeri più piccoli: quelli con meno di 10 anni non potranno più sedere accanto ad un adulto dividendo con lui il sedile. Ogni trasportato dovrà sedere al proprio posto, ben assicurato alla cintura di sicurezza, esattamente come in aereo al decollo o in atterraggio, in relazione alle proprie caratteristiche fisiche (età e peso). Ai bambini di età inferiore spetterà – e in Italia ci siamo già abituati – un adattatore o un seggiolino debitamente omologati. L’unica differenza con l’Italia sono gli scuolabus: anch’essi – e l’entrata in vigore a gennaio 2008 serve proprio per garantire che tutti possano mettersi in regola – dovranno garantire ai piccoli passeggeri la massima sicurezza. Dispensati, esattamente come in Italia, i taxi, a meno che non sia attiva una convenzione di trasporto scolare, come può accadere in alcuni centri di campagna particolarmente isolati. E chi sgarra, quanto dovrà pagare? La multa per gli adulti, conducente o passeggero che sia, è di 135 euro tondi, con  una decurtazione di 3 punti dal carnet. Toccherà al conducente far rispettare le regole ai propri trasportati, a fini legali ed assicurativi: se accade qualcosa e le lesioni (o la morte) possono essere ricondotte alla mancanza di cinture, oltre che risponderne in sede penale, il conducente dovrà farsi carico anche dei risarcimenti civili o della rivalsa da parte dell’assicurazione. Se i trasportati senza cintura saranno minori, poi, gendarmi e polizia appiopperanno multe da 135 euro per ogni “slacciato”. Nell’informare la cittadinanza, il governo ha ricordato che il mancato uso delle cinture è la terza causa di morte in Francia, dopo velocità ed alcol. L’Osservatorio interministeriale della sicurezza stradale, infatti, ha spiegato che nel corso del 2005 ben 509 persone hanno perso la vita per non aver compiuto quel piccolo gesto. Gli esperti hanno poi spiegato che sono stati rilevati incidenti con esiti mortali anche a 20 km/h. questo, ci sembra che in Italia non sia stato detto. (ASAPS)


© asaps.it
Sabato, 09 Dicembre 2006
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK