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Notizie brevi 11/12/2006

Al Capo della Polizia Giovanni De Gennaro un alto riconoscimento, very Meritorious



"Che si tratti di criminalità organizzata o terrorismo, Gianni De Gennaro è il miglior esempio di funzionario di polizia che ha cooperato senza interruzione e ha forgiato la cooperazione internazionale tra forze di polizia".
Sono le parole che Rudolph Giuliani, già sindaco di New York e procuratore distrettuale nella stessa città, ha pronunciato quando l’FBI ha deciso di assegnare al nostro Capo della Polizia una delle più significative onorificenze statunitensi: il Meritorious Achievement Award.
Il Federal Bureau of Investigation attribuisce questo prestigioso riconoscimento a chi ha compiuto azioni eroiche e a chi ha dimostrato impegno e dedizione straordinari durante tutta la sua carriera.

Primo fra gli ufficiali di polizia non statunitensi a ricevere la Meritorious medal, Giovanni De Gennaro è in compagnia di nomi che in molti casi sono un mito negli Stati Uniti. Robert "Bear" Bryant, Floyd Clarke, Manuel Gonzalez, Douglas Gow, Weldon Kennedy, John O’Neill, John Otto, Thomas Pickard, Oliver "Buck" Revell sono personaggi poco noti nel nostro Paese ma sono poliziotti dell’Fbi che si sono distinti in azioni, gesta e carriere eccezionali, spesso in prima linea.
Come John O’Neill, un Sac (Special agent in charge) antiterrorismo di New York, deceduto nell’attentato alle "Torri Gemelle" e la cui vita ha già ispirato libri e film. O come Oliver "Buck" Revell, esperto di sicurezza e antiterrorismo, che all’inizio della sua carriera lavorò con il più noto Direttore dell’FBI, J.Edgar Hoover.

E ora è la volta di Giovanni De Gennaro, capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza, che viene insignito di questo riconoscimento non per una singola azione ma perché ritenuto uno dei più grandi funzionari di law enforcement della sua generazione. Il suo concetto di cooperazione tra forze di polizia ha permesso risultati mai prima conseguiti nella lotta alla criminalità organizzata.

È una carriera che parte da lontano, quella del prefetto De Gennaro, fondata sull’intuizione – negli anni Ottanta - che solo la cooperazione internazionale tra agenzie di law enforcement avrebbe portato a successi senza precendenti in campo investigativo. A costo di rischi e sacrifici personali, per il bene della giustizia. Già, perché il concetto di law enforcement comprende oltre alle indagini di polizia, anche le attività tipiche della magistratura inquirente. Questo portò, ancora negli anni Ottanta – e con un provvedimento senza precedenti firmato da De Gennaro - a scambi diretti tra l’Fbi e la Polizia italiana. Solo per citarne due di risonanza mondiale (che diedero spunto anche a un’ampia letteratura e a tante pellicole di successo negli anni seguenti), ricordiamo "Pizza connection" e "Iron tower".

De Gennaro ha cambiato la mentalità e il modo di fare il "poliziotto". Se ne accorsero per primi gli americani, già alle prese con una criminalità senza confini e con il terrorismo. A De Gennaro hanno sempre riconosciuto la capacità di anticipare strumenti investigativi che hanno contribuito ai successi internazionali, anche della magistratura "in prima linea". Nel nostro Paese, quella dei giudici come Giovanni Falcone per intenderci, con cui De Gennaro ha collaborato per anni.

Un’onorificenza dunque che arriva da lontano, per un uomo che iniziò da giovane commissario alla questura di Alessandria e che ha lavorato in tutti questi anni con tenacia e intelligenza. La Medal of Meritorious Achievement va dunque alla carriera straordinaria di un poliziotto che non ha mai dimenticato la propria formazione, i colleghi delle forze dell’ordine e della magistratura.

Auguri Capo, of course.


da www.poliziadistato.it


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Lunedì, 11 Dicembre 2006
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