(ASAPS)– A volte lo chiamano spam, altre ancora phishing.
Per noi, esploratori di Internet e della sua rete vastissima di comunicazione,
è solo un tranello. Uno sporco tranello, nel quale è facile, facilissimo cadere,
e spesso solo la fortuna riesce ad evitare danni maggiori. Ne sappiamo qualcosa
pure noi, che ogni giorno archiviamo nel cestino centinaia di messaggi
indesiderati: alcuni rimandano a siti pornografici, altri ancora pubblicizzano
improbabili investimenti finanziari, e non mettiamoci (evitiamo per piacere) i
numerosissimi plagi di nostri lavori che ci tocca vedere o la maleducata
abitudine a copiare il nostro materiale (frutto di lavoro volontario)
puntualmente incollato su pagine web di professionisti che poi lo spacciano per
proprio. Soprassediamo. Negli ultimi due giorni, le caselle postali dello staff
Asaps sono state però attinte da
alcuni messaggi davvero particolari. Uno ha un tono perentorio, che definire
“minaccioso” è addirittura eufemistico. Ci pensa un sedicente avvocato, il
quale minaccia azioni legali perché subissato di messaggi offensivi da alcuni account
e-mail dell’associazione. Messaggi che lo stesso finto avvocato (il vero, da
noi interpellato, è assolutamente estraneo alla vicenda) attribuisce alla
presenza di un virus nei nostri computer, da sottoporre ad eliminazione tramite
un antivirus scaricabile da un link che l’ignoto – per ora – truffatore indica
nella sua mail di minaccia. Il secondo messaggio di posta elettronica, lo riportiamo
per intero. Anche in questo caso, si tratta di una probabile truffa, o di un
modo per sottrarre dati personali e sensibili, nel caso l’incauto navigante
creda (ed a volte è facile cascarci) che il mittente sia effettivamente il
“servizio riscossioni”. Siamo stati fortunati: appartenere alla Stradale ci ha
permesso di conoscere quali siano i meccanismi di riscossione dei verbali di
violazione al codice della strada. Nella mail il sedicente avvocato Lanza – che
ovviamente non esiste – annuncia l’imminente emanazione del decreto ingiuntivo
per riscuotere un verbale (di 2.623,44 euro) redatto da un non meglio precisato
organo di PM. Sul messaggio originale, vi sono alcuni link, che noi abbiamo qui
cancellato, che rimandano ad un sito più che sospetto. Abbiamo intrapreso i
primi contatti con la Polizia
delle Comunicazioni, e nei prossimi giorni formalizzeremo con un esposto i due
distinti episodi. Non ci resta che tenervi informati e ricordarvi, come utenti
della strada e visitatori del nostro sito, che nessun organo di polizia o
servizio riscossioni, può ad oggi contattarvi per posta elettronica: il trucco
consiste, il più delle volte, in un messaggio di posta elettronica che arriva normalmente in casella. Con una
scusa o l’altra, il destinatario dell’e-mail viene convinto a ad aprire una home
page (in questo nostro caso il dominio è stato identificato) tramite un link riportato
nella mail. Un pop-up convince poi a digitare in alcuni campi le proprie
generalità, dati sensibili e – in alcuni casi – anche gli estremi di carte di
credito o provoca lo scaricamento di programmi in grado di deviare le chiamate
con connessioni su collegamenti
costosissimi. Insomma, anche Internet, come ogni luogo ha le sue insidie e non
è affatto difficile fare brutti incontri. Di questo tipo di truffe, e di
tantissime altre, si parla accuratamente sul sito www.anti-phishing.it. Vale la pena di
farci un giro, se ne scoprono delle belle. (ASAPS)
----- Original Message -----
From:
Servizio Riscossioni
To: xxxxxxxx@asaps.it
Sent:
Sunday, December 03, 2006 12:00 AM
Subject:
***SPAM*** Avviso di sanzione per interessi su insoluto Verbale P.M. N.
326123-1 del 4.12.2006
Avviso
di sanzione per interessi su insoluto Verbale P.M. N. 326123-1 del 4.12.2006
A:
XXXXX XXXXX (XXXXXXX@asaps.it )
Data: 4.12.2006
Oggetto: Verbale P.M. N. 326123-1 del 4.12.2006
La
presente per informarLa che la somma di € 2.623,44 dovuta alla nostra società
e scaduti in data 10.11.2006 i termini come da nostra informativa precedente
e visti maturazione interessi pari al 18,6% per la sua pratica N. 326123-1
sono soggetti a sanzione e decreto ingiuntivo se non corrisposti entro la
data 20.12.2006
Maggiori
dettagli
Certi
di una sua celere risposta la invitiamo a visualizzare i dettagli della
sanzione attraverso il nostro servizio automatico,
Come
agire
Al
fine di chiarire la sua posizione qualora non corrispondano le suddette somme
a contattare il nostro servizio riscossione crediti.
Cordiali
saluti
Avv.
Cons. Dpe Giordano Lanza
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