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Notizie brevi 11/12/2006

Multe fantasma: la truffa arriva su Internet - Arrivate anche all’Asaps e-mail “sospette”, che saranno subito inviate alla Polizia delle Comunicazioni


(ASAPS)– A volte lo chiamano spam, altre ancora phishing. Per noi, esploratori di Internet e della sua rete vastissima di comunicazione, è solo un tranello. Uno sporco tranello, nel quale è facile, facilissimo cadere, e spesso solo la fortuna riesce ad evitare danni maggiori. Ne sappiamo qualcosa pure noi, che ogni giorno archiviamo nel cestino centinaia di messaggi indesiderati: alcuni rimandano a siti pornografici, altri ancora pubblicizzano improbabili investimenti finanziari, e non mettiamoci (evitiamo per piacere) i numerosissimi plagi di nostri lavori che ci tocca vedere o la maleducata abitudine a copiare il nostro materiale (frutto di lavoro volontario) puntualmente incollato su pagine web di professionisti che poi lo spacciano per proprio. Soprassediamo. Negli ultimi due giorni, le caselle postali dello staff Asaps sono state però attinte da alcuni messaggi davvero particolari. Uno  ha un tono perentorio, che definire “minaccioso” è addirittura eufemistico. Ci pensa un sedicente avvocato, il quale minaccia azioni legali perché subissato di messaggi offensivi da alcuni account e-mail dell’associazione. Messaggi che lo stesso finto avvocato (il vero, da noi interpellato, è assolutamente estraneo alla vicenda) attribuisce alla presenza di un virus nei nostri computer, da sottoporre ad eliminazione tramite un antivirus scaricabile da un link che l’ignoto – per ora – truffatore indica nella sua mail di minaccia. Il secondo messaggio di posta elettronica, lo riportiamo per intero. Anche in questo caso, si tratta di una probabile truffa, o di un modo per sottrarre dati personali e sensibili, nel caso l’incauto navigante creda (ed a volte è facile cascarci) che il mittente sia effettivamente il “servizio riscossioni”. Siamo stati fortunati: appartenere alla Stradale ci ha permesso di conoscere quali siano i meccanismi di riscossione dei verbali di violazione al codice della strada. Nella mail il sedicente avvocato Lanza – che ovviamente non esiste – annuncia l’imminente emanazione del decreto ingiuntivo per riscuotere un verbale (di 2.623,44 euro) redatto da un non meglio precisato organo di PM. Sul messaggio originale, vi sono alcuni link, che noi abbiamo qui cancellato, che rimandano ad un sito più che sospetto. Abbiamo intrapreso i primi contatti con la Polizia delle Comunicazioni, e nei prossimi giorni formalizzeremo con un esposto i due distinti episodi. Non ci resta che tenervi informati e ricordarvi, come utenti della strada e visitatori del nostro sito, che nessun organo di polizia o servizio riscossioni, può ad oggi contattarvi per posta elettronica: il trucco consiste, il più delle volte, in un messaggio di posta elettronica  che arriva normalmente in casella. Con una scusa o l’altra, il destinatario dell’e-mail viene convinto a ad aprire una home page (in questo nostro caso il dominio è stato identificato) tramite un link riportato nella mail. Un pop-up convince poi a digitare in alcuni campi le proprie generalità, dati sensibili e – in alcuni casi – anche gli estremi di carte di credito o provoca lo scaricamento di programmi in grado di deviare le chiamate con connessioni  su collegamenti costosissimi. Insomma, anche Internet, come ogni luogo ha le sue insidie e non è affatto difficile fare brutti incontri. Di questo tipo di truffe, e di tantissime altre, si parla accuratamente sul sito www.anti-phishing.it. Vale la pena di farci un giro, se ne scoprono delle belle. (ASAPS)

 

----- Original Message -----

From: Servizio Riscossioni

To: xxxxxxxx@asaps.it

Sent: Sunday, December 03, 2006 12:00 AM

Subject: ***SPAM*** Avviso di sanzione per interessi su insoluto Verbale P.M. N. 326123-1 del 4.12.2006

Avviso di sanzione per interessi su insoluto Verbale P.M. N. 326123-1 del 4.12.2006

A: XXXXX XXXXX (XXXXXXX@asaps.it )
Data: 4.12.2006
Oggetto: Verbale P.M. N. 326123-1 del 4.12.2006

La presente per informarLa che la somma di € 2.623,44 dovuta alla nostra società e scaduti in data 10.11.2006 i termini come da nostra informativa precedente e visti maturazione interessi pari al 18,6% per la sua pratica N. 326123-1 sono soggetti a sanzione e decreto ingiuntivo se non corrisposti entro la data 20.12.2006

Maggiori dettagli

Certi di una sua celere risposta la invitiamo a visualizzare i dettagli della sanzione attraverso il nostro servizio automatico,

Come agire

Al fine di chiarire la sua posizione qualora non corrispondano le suddette somme a contattare il nostro servizio riscossione crediti.

Cordiali saluti

Avv. Cons. Dpe Giordano Lanza

 


© asaps.it
Lunedì, 11 Dicembre 2006
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