(ASAPS) BARCELLONA – È stata una protesta poderosa ed al
tempo stesso civile (seppur non preventivamente autorizzata), quella dei
motociclisti catalani, che si sono dati appuntamento sulle strade della regione
per esprimere il proprio disappunto alla scarsa attenzione da parte del governo,
che non terrebbe in alcuna considerazione la sicurezza dei centauri. Una
civiltà non troppo bene ricambiata, secondo gli organizzatori, dalle autorità,
che hanno consentito lo svolgersi della manifestazione ma che ne hanno filmato
lo svolgimento, rilevando le violazioni al codice e verbalizzando
successivamente. C’era il timore che la manifestazione avrebbe bloccato il
rientro del ponte dell’Immacolata, e per questo centinaia di agenti dei Mossos
d’Esquadra (la polizia regionale catalana), erano stati dislocati su tutto il
territorio. Pronte, ad entrare in azione, c’erano molte squadre di poliziotti
antisommossa, rimaste però in silenziosa riserva nei cortili dei reparti: la
mancanza di neve sui Pirenei, il tempo così così e la partita del Barcellona,
hanno convinto molti abitanti della Costa Brava a restare tappati in casa. In
ogni caso lunghi cortei con svariate migliaia di centauri – tanti a vederli in
fila indiana – hanno sfidato la pioggia battente per manifestare il proprio
dissenso. Al motto di “uniti per la vita”, i motociclisti catalani hanno
indossato le tute antipioggia ed hanno risposto all’invito dell’ Associazione
Motociclisti Uniti per |
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