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Pirateria 05/10/2005

Bimbo INVESTITO Ventimiglia, finisce in manette pirata della strada

da Il Secolo XIX
Bimbo INVESTITO  Ventimiglia, finisce in manette pirata della strada
P. M.


Ventimiglia
A bordo di un ciclomotore preso in prestito ha colpito in pieno un ragazzino di 11 anni che stava attraversando la strada, sulle strisce pedonali. E lo ha scaraventato diversi metri più in là, lasciandolo a terra con una grave frattura. Poi è fuggito. Senza neppure tentare di soccorrere quel bambino che piangeva disperato. Ma anzi cercando di far perdere le proprie tracce.
Almeno questa volta, però, l’ennesimo pirata della strada non l’ha fatta franca. Ad incastrarlo sono state le deposizioni di diversi testimoni. E le indagini accurate degli agenti della polizia stradale di Ventimiglia. I quali, proprio sulla base delle descrizioni del giovane, sono riusciti a risalire al presunto responsabile dell’investimento. E lo hanno arrestato con l’accusa di lesioni ed omissione di soccorso.
A finire in carcere, dopo una serie di accurati accertamenti duranti poco più di ventiquattrore, ieri mattina è stato così Cristian Mazzali, vent’anni appena, ma già noto alle forze dell’ordine. Il quale, quando l’altra mattina all’alba ha aperto la porta di casa e si è trovato davanti gli uomini del comandante della stradale Vincenzo Papasodaro, si è arreso all’evidenza. E ha in sostanza ammesso di essere stato alla guida del ciclomotore con il quale per poco non ammazzava un ragazzino.
L’incidente risale a venerdì scorso. K.R, 11 anni, di Ventimiglia, stava attraversando il passaggio pedonale situato all’incrocio tra via Carso e via Sottoconvento. Era sulle strisce, praticamente a mezza strada. Quando si è visto letteralmente piombare addosso il ciclomotore con a bordo Cristian Mazzali. Complice la velocità sostenuta, il ragazzino è stato centrato in pieno e scaraventato per aria. L’urto violentissimo lo ha fatto volare in alto e poi ripiombare a terra, diversi metri più in là.
Dopo essersi riprese a loro volta dallo choc, le persone presenti sul luogo dei fatti hanno in primo luogo soccorso il bambino. Che è poi stato accompagnato al Saint Charles. E se la caverà, si fa per dire, con una clavicola rotta. Ma vista la dinamica dell’incidente le conseguenze avrebbero potuto essere ben più gravi.
L’investitore, invece, si è allontanato a tutta velocità. Senza neppure tentare di capire cosa si era fatto il bambino. Lasciandolo a terra dolorante e sconvolto.
I testimoni presenti, alcuni in procinto di entrare nel vicino supermercato Conad, hanno invece svolto un ruolo prezioso, descrivendo nei minimi particolari sia il ciclomotore che il ragazzo che lo guidava. E che quel motorino lo aveva chiesto in prestito al legittimo proprietario, ignaro di quanto accaduto. I presenti hanno fornito elementi talmente precisi che gli agenti della polizia stradale hanno subito sospettato Mazzali, già conosciuto alla polizia per altri reati.


Mercoledì, 05 Ottobre 2005
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