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News 15/12/2006

Bruxelles: via libera a patente di guida europea. Si partirà dal 2013

Una patente ritirata in Italia (es. a molti autotrasportatori ora comunitari) non potrà essere facilmente duplicata nel proprio paese o in un altro dell’Ue
Asaps: sarebbero opportune anche uguali modalità per il rilascio e per il ritiro


(Asaps) - L’accordo politico c’era già, ma il via libera è stato dato da ieri dall’Europarlamento: dal 2013 ci sarà un’unica patente di guida per tutta l’Europa.
Un cambio documentale e di abitudine che avremo tempo di digerire: infatti a partire appunto dal 2013 gli stati di Eurolandia avranno13 anni per mettersi in regola. La decisione punta a facilitare gli spostamenti all’interno dell’Europa e soprattutto a stroncare il cosiddetto "turismo da licenza di guida": capita spesso infatti che chi si vede ritirare la patente nel proprio Paese si rechi in un altro membro dell’Ue per ottenere una nuova patente da utilizzare poi sul territorio nazionale. Oggi molti professionisti della guida ai quali viene ritirata la patente in Italia per violazioni al codice della strada, riescono a riottenere facilmente un duplicato nel proprio paese o un nuovo rilascio in un altro paese della comunità.
Soddisfatto il vicepresidente della Commissione Ue, con delega ai Trasporti, Jacques Barrot, secondo cui "la patente europea rivestira’ un’importanza vitale per la sicurezza sulle strade e per la lotta contro le frodi".
Si tratterà di un nuovo modello unico di patente di guida, con formato simile a quello di una carta di credito e maggiori caratteristiche di sicurezza, mentre i 110 modelli diversi attualmente in circolazione nei 25 Stati saranno progressivamente ritirati.
La nuova direttiva lascerà agli Stati membri la facoltà di decidere se dotare il nuovo modello di un microchip. In ogni caso, gli Stati membri sono tenuti a rispettare la normativa comunitaria che si applica alla protezione dei dati.
Secondo le nuove regole le patenti per la guida di autovetture avranno una validità di 10 anni, che gli Stati membri potranno prolungare fino a 15 anni. Gli Stati membri avranno anche la facoltà di organizzare una visita medica al momento del rinnovo amministrativo della patente.
Come Asaps ci domandiamo se verranno uniformate anche le modalità degli esami teorici e pratici per il rilascio, oggi molto diverse e con gradi di difficoltà assolutamente eterogenei. E, perché no, anche le modalità del ritiro legate alla patente a punti.
Non sarebbe poi male se anche le regole (non vogliamo pretendere le sanzioni, sarebbe troppo) venissero uniformate. Ricordiamo solo che
in Europa esistono 5 diversi limiti di velocità nelle autostrade, 7 sulle statali e 3 limiti diversi nei centri abitati (vedi tabella a fianco). Dei 24 paesi che hanno fissato limiti autostradali (Malta non li prevede perché non ha ed esclude di avere autostrade), 12 hanno un limite pari a 130 Km/h e 12 un limite inferiore che va dai 120, ai 110 o 112 come in Inghilterra. Lo stesso discorso potremmo farlo per i limiti dei valori alcolemici, per la maggior parte fissati a 0,5 g/l, ma alcuni paesi hanno ancora il limite a 0,8 g/l, come Inghilterra e Irlanda, altri, Svezia e Polonia, hanno il limite a 0,2 g/l, altre new entry come l’Ungheria e l’Estonia hanno il valore fissato a 0 assoluto. Potremmo continuare ancora con i limiti di portata degli autocarri che possono viaggiare a pieno carico, a seconda dei paesi, sotto o ampiamente sopra alle canoniche 44 t. previste da noi. Anche sui tempi di guida esistono condizioni diverse da paese a paese, come se la stanchezza avesse la carta d’identità o il passaporto (per non parlare dei giorni di divieto) con grande confusione per gli autotrasportatori. La società della mobilità per eccellenza si trova ad avere in Europa una rete autostradale di oltre 50.000 Km e milioni di veicoli a motore circolanti, regolati però da limiti e norme completamente diversi. Oggi un conducente deve adeguare la velocità a seconda dei confini. Se beve e supera 0,5 g/l è ebbro in molti paesi ma non in Inghilterra, se è in regola in Italia, non lo è in Ungheria o Polonia. Un autocarro che viene dalla Grecia e sbarca a Brindisi, per andare in Olanda, attraversa l’Europa, spesso senza fare frontiera, ma dovrà attenersi a regole molto diverse sui tempi di guida, sul peso, i volumi e la qualità del carico trasportato. Se non riusciremo a fissare sanzioni amministrative e penali, anche accessorie uguali per tutti (perché si tratta di una prerogativa troppo alta da scalare) almeno fissiamo i delicati limiti dei comportamenti e delle portate in modo uniforme. Sarebbe un notevole contributo alla sicurezza stradale. Anche sul rilascio delle patenti ai cittadini europei e a quelli che arrivano in Europa da fuori, si dovrebbero prevedere uguali modalità di preparazione, di esami e di validità del documento. L’Unione Europea su tutto questo ha ancora molto da fare. Ben venga la patente europea, ma aspettiamo anche regole generali uniformi in tutti i paesi della Comunità. (Asaps).

 

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Venerdì, 15 Dicembre 2006
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