(ASAPS) ROMA, 18 dicembre 2006 – I laziali dovranno fare
ancora più attenzione: la regione ha infatti conferito a tutti gli operatori
ecologici, la possibilità di contestare le violazioni ai regolamenti comunali
in materia di rifiuti. Si tratta di una legge quadro, inviata a tutti i comuni,
che “potranno conferire ai propri dipendenti, od ai dipendenti dei soggetti ai
quali è affidato il servizio di raccolta dei rifiuti, funzioni di accertamento
e di contestazione immediata delle violazioni delle disposizioni dei
regolamenti comunali relative alle modalità del conferimento dei rifiuti ai servizi
di raccolta”. Servirà, ovviamente, un provvedimento ad hoc di ogni sindaco, il
quale potrà anche usufruire di una speciale delega per esercitare funzioni
amministrative concernenti la convocazione di servizi e l’autorizzazione del
piano di caratterizzazione dei siti. Nella sfera degli enti locali per
eccellenza anche l’approvazione del piano di monitoraggio e del progetto
operativo degli interventi di bonifica e messa in sicurezza, nonché
l’approvazione del progetto di bonifica. In questo mutato contesto normativo,
la regione Lazio manterrà proprie le sole funzioni relative alla bonifica dei
siti intercomunali, quelli cioè in consorzio. Alle conferenze dei servizi
parteciperanno la struttura regionale competente in materia e l’Arpa, l’Agenzia
regionale di protezione ambientale. (ASAPS)
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