(ASAPS) PARIGI, 27 dicembre 2006
– Scontro frontale, in piena Parigi, in una strada a scorrimento veloce: 3
giovani morti sul colpo, uno spirato poche ore dopo in ospedale. Il conducente
dell’auto finita contromano, come al solito, esce illeso. Era in stato di
ebbrezza, ed è stato subito arrestato. La Gendarmeria lo ha guardato a vista
per 24 ore, in attesa dell’udienza del giudice. Sono questi gli ingredienti
della notizia che in Francia ha aperto telegiornali e quotidiani per quasi tre
giorni, in pieno Natale. Le Nouvelle
Observateur, al quale abbiamo attinto le informazioni, ha spiegato la
dinamica, ha narrato la storia delle quattro giovani vittime, di età compresa
tra i 17 ed i 23 anni, ponendo
continuamente l’accento sullo stato d’ebbrezza del conducente sospettato di essere la causa della
sciagura avvenuta in avenue d’Italie,
nel 13esimo distretto parigino. I test eseguiti da una pattuglia hanno
evidenziato che l’uomo aveva un tasso alcolico espirato di 0.54 per mille.
Siamo appena oltre la soglia di legalità, ma come hanno spiegato alcuni medici
citati dal periodico, la stessa quantità di alcol rilevato nel fiato
corrisponde a 1.16 grammi di alcol per litro di sangue. Tantissimo per guidare,
e chi si intende un po’ di materia lo sa benissimo. Secondo alcuni testimoni,
l’uomo – al volante di una Mercedes – ha prima bruciato un semaforo rosso,
procedendo ad alta velocità, e poi è finito contromano. Lui, l’indagato,
smentisce la versione dei fatti, ma lo fa dalla prigione, dove i gendarmi lo
guardano a vista. (ASAPS)
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