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Unione Europea, accelerazione politica sulla sicurezza stradale - Il traguardo del 2010 (-50% di morti) non sembra alla portata e allora serve più energia

Pronti 8 milioni di euro per progetti come la riduzione delle ore di guida per i professionisti, car sharing e la prevenzione in materia di alcol e droga


(ASAPS) BRUXELLES – In una conferenza stampa tenuta lo scorso 21 dicembre, la Commissione Europea ha precisato quale sarà la linea guida in materia di sicurezza stradale nel periodo tra il 2007 ormai alle porte ed il 2013. Ai nastri di partenza ci sono una dozzina di progetti comunitari, tutti ovviamente volti a ridurre il numero di incidenti stradali, che ogni giorno provocano più di 100 vittime in tutto il continente mentre oltre un migliaio riportano lesioni irreversibili. Alle prese con questa piaga, spesso sottovalutata (come nel caso del nostro paese), ci sono l’Italia e la Germania, ma anche i paesi modello in materia di sicurezza come Francia, Regno Unito e Spagna. Nessuno, a parte i paesi nordici (dove l’incidenza è bassissima), è escluso, ed a complicare le cose ci sono le matricole dell’Unione, i paesi dell’Est sconvolti da stragi quotidiane e molto in arretrato anche rispetto a noi. L’obiettivo. Impossibile dimenticarlo, è quello di dimezzare il numero di lenzuola bianche sull’asfalto entro il 2010, secondo il programma lanciato dalla Commissione nel 2003, ma si è ancora molto lontani dal poter raggiungere la meta. Paesi come la Francia, l’Inghilterra ed in parte anche la Spagna, hanno ottenuto risultati eccezionali, soprattutto nel raffronto 2005/2003, ma tanta forza non basta a trainare l’enorme carro. Bruxelles, nonostante qualche proclama di troppo evidentemente sfuggito a qualche illustre personaggio, ha deciso dunque di ingranare la quarta ed apportare correttivi alla strategia: ben 8,1 milioni di euro saranno investiti in 13 distinti progetti selezionati direttamente dalla Commissione Europea. Roba grossa, a sentire le prime voci di corridoio filtrate sulla stampa francese: si va dalla sensibilizzazione pura alla riduzione delle ore di lavoro a favore di chi sta al volante per professione, fino ad una promozione di massa del car sharing ed a programmi di prevenzione per droga ed alcol, quest’ultime dirette ai giovani, coinvolgendo 65 tra aziende ed associazioni e 19 stati membri. Insomma, pare che si faccia sul serio. Noi ce l’auguriamo di cuore. (ASAPS)

© asaps.it
Venerdì, 29 Dicembre 2006
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