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Colombia, task force a Bogotà per prevenire la violenza stradale

1.300 agenti in più alla Stradale e detective in borghese per contrastare l’abusivismo nel trasporto pubblico


Controlli antidroga a Bogotà…


(ASAPS) BOGOTÀ (COLOMBIA)  – La Colombia non è certo uno dei luoghi più tranquilli del continente americano, ed anzi il paese è considerato most dangerous place. Lo sappiamo tutti. Ma le vittime di morte violenta non sono dovute soltanto ai continui assalti della guerriglia, dei narcotrafficanti o della criminalità organizzata. Qui si muore parecchio anche sulla strada, per colpa di velocità, alcol e droga, condizioni dei veicoli e delle strade. Per questo motivo il governo di Bogotà ha rinforzato i poliziotti con 1.300 nuove unità solo nella capitale, per far fronte all’emergenza Natale e Capodanno: 1.100 agenti sono stati destinati alle pattuglie di polizia stradale, mentre 200 operatori sono stati formati per dirigere il traffico nella caotica metropoli colombiana, puntualmente in tilt in occasione delle festività. Una speciale guarnigione di motociclisti si occuperà invece dell’area aeroportuale, dove si sono consumate le ultime tragedie della strada. Negli ultimi giorni, infatti, 4 persone sono morte in un terribile incidente dovuto allo stato di ebbrezza di uno dei conducenti, mentre un’altra cinquantina sono rimaste seriamente ferite in incidenti analoghi. Per questo motivo il segretariato nazionale al traffico ha promosso un programma di sensibilizzazione al problema, al quale seguirà – puntuale – un piano repressivo sulle strade. Pattuglie in borghese vigileranno poi sul fenomeno del trasporto pubblico abusivo, causa anche questo di centinaia di vittime. (ASAPS)


© asaps.it
Sabato, 30 Dicembre 2006
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