A fronte
di questi provvedimenti, secondo Bianchi, è poi necessario un investimento in
termini di formazione: "di concerto con il ministero dell’Istruzione -
sono parole del ministro - intendiamo mettere i campo una serie di iniziative
per l’educazione stradale". Al di là dei provvedimenti urgenti per la sicurezza stradale, Bianchi ha
intenzione di varare una sorta di Piano Strategico per i prossimi dieci anni.
"Entro il 2007 - ha assicurato il ministro dei Trasporti - prepareremo il
Piano Generale della Mobilità, un piano con il quale vorremmo disegnare uno
scenario organico della mobilità per tutti i settori per i prossimi dieci anni.
E’ uno scenario - ha spiegato Bianchi - che dovrà inserire organicamente, nel
corso degli anni, i vari provvedimenti sulla mobilità. Anche per questo
progetto - ha ricordato il ministro - la Finanziaria ci ha messo a disposizione
una serie di risorse: tre milioni per ognuno dei prossimi tre anni per
l’elaborazione del Piano e altri cinque milioni all’anno (sempre per i prossimi
tre anni) per il sistema informativo che deve accompagnare il piano". E
per l’elaborazione del Piano, l’ex rettore dell’Università Mediterranea di
Reggio Calabria pensa ad "una serie di convenzioni con enti di ricerca e
dipartimenti universitari per acquisire tutto il sapere che c’è in giro". Sul fronte dell’autotrasporto, Bianchi ha fatto presente che "è necessario gestire le consistenti risorse a disposizione per cercare di fare una riforma del settore". Una riforma che "permetta spostare traffico dalla strada verso altre modalità di trasporto come ferrovia e trasporto marittimo". "Questo - ha sottolineato Bianchi - è un discorso che dovremo fare insieme con gli autotrasportatori: la politica ’contro’ non ha mai pagato e visto che questi temi riguardano oltre 130.000 operatori, che peraltro hanno un potere di interdizione piuttosto consistente, il dialogo è certamente la strada giusta. Comunque ho trovato ragionevolezza nella proposta di discutere insieme su questi temi. E, d’altronde, una modalità di trasporto alternativa alla strada come le ’Autostrade del Mare’ può essere attivata solo se il settore dell’autotrasporto si convincerà che è un modo conveniente per trasferire le merci". |
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