(ASAPS) PERUGIA, 2 gennaio 2007 – Su questo nostro sito
abbiamo una rubrica, dal nome “salvataggi”. Ci mettiamo le gesta per cui le
divise possono meritarsi l’aggettivo di eroi. Spesso però, questi atti passano
inosservati, e non ci sembra affatto giusto. Come nel caso di Castiglione del
Lago, avvenuto pochi giorni dopo Natale – lo scorso 29 dicembre per l’esattezza
– che ha visto protagonisti i due componenti di una pattuglia della Stradale,
partita dal distaccamento umbro, ed una
ragazza di 31 anni che aveva deciso di farla finita. L’ultima telefonata era
partita dal suo cellulare verso quello della mamma. Le aveva chiesto scusa, poi
aveva chiuso la comunicazione. Mi butto nel lago. Il lago però è grande e solo
la prontezza della macchina dei soccorsi poteva fare qualcosa. la madre chiama
il 113 e scattano le ricerche. Una pattuglia della Specialità ha perlustrato
rapidamente la riva del Trasimeno, individuando pochi minuti dopo l’auto
segnalata. Si sono affacciati ed oltre il pontile, una cinquantina di metri al
largo, hanno visto le sembianze di un corpo umano in affioramento. I due non
hanno esitato un istante e si sono tuffati in acqua. Hanno raggiunto la
giovane, ormai sfinita, e l’hanno portata a riva. Poi sono arrivate le
ambulanze, e tutto si è concluso bene. Ai due poliziotti rivolgiamo il nostro
affettuoso pensiero. Una medaglia, se la sarebbero proprio meritata… (ASAPS)
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