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Si applicherà agli incidenti avvenuti dopo il 1° febbraio 2007 - Indennizzo diretto dei sinistri stradali

(DPR n. 254/2006 - GU n. 199 del 28 agosto 2006)

foto Blaco

Dal 1° febbraio 2007 è operativa la nuova regolamentazione sul risarcimento diretto dei danni derivanti dalla circolazione stradale. Il risarcimento diretto è il principio generale per cui la compagnia assicurativa del danneggiato provvede alla liquidazione dei danni. Nello specifico, la disciplina del risarcimento diretto si applica in tutte le ipotesi di danni al veicolo e di lesioni di lieve entità al conducente, anche quando nel sinistro siano coinvolti terzi trasportati (le richieste di risarcimento delle lesioni riportate dai terzi trasportati rimangono soggette alla procedura di cui all’articolo 141 del codice delle assicurazioni private). La normativa è estesa ai ciclomotori, se dotati di targa ai sensi del DPR 153/2006.
Il nuovo sistema, però, non ha nulla a che vedere con il “cid” (convenzione indennizzo diretto), lo strumento usato fino ad ora da coloro i quali intendevano farsi liquidare i danni subiti direttamente dalla loro assicurazione, pur richiedendoli a quella di controparte per stabilirne l’entità. L’intero corpus attuativo è contenuto, infatti, nel DPR n. 254/2006, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 agosto 2006. Lo scopo principale e dichiarato esplicitamente di tale provvedimento (come si evince dall’articolo 14 dello stesso) è quello di consentire “effettivi benefici per gli assicurati, attraverso l’ottimizzazione della gestione, il controllo dei costi e l’innovazione dei contratti che potranno contemplare l’impiego di clausole che prevedano il risarcimento del danno in forma specifica con contestuale riduzione del premio per l’assicurato”, con chiara indicazione della percentuale di sconto applicata. Questo regolamento riguarderà ovviamente tutti i veicoli immatricolati in Italia, ma anche quelli immatricolati nella Repubblica di San Marino e nello Stato Città del Vaticano, purché assicurati con imprese con sede legale nello Stato italiano o con imprese che esercitino l’assicurazione obbligatoria responsabilità civile auto e che abbiano aderito al sistema del risarcimento diretto. Nei 15 articoli del DPR è specificato nel dettaglio l’intero iter che il danneggiato dovrà seguire per avere il rimborso dei danni, a cominciare dalla modalità dio invio della richiesta all’impresa assicurativa che ha stipulato il contratto relativo al veicolo utilizzato. Essa dovrà avvenire per raccomandata con avviso di ricevimento, per telegramma, per telefax o a mezzo e-mail, ma potrà anche essere consegnata a mano, e dovrà contenere le sole informazioni necessarie per la verifica della copertura assicurativa e per l’accertamento delle modalità di accadimento del sinistro (specificando anche le generalità dei testimoni, se ve ne saranno stati). Qualora la richiesta risultasse incompleta, il DPR stabilisce che la compagnia assicurativa ha 30 giorni (da quello di ricevimento) per chiedere eventuali integrazioni al suo cliente. Ovviamente, nel decreto sono specificate anche le modalità di risposta al danneggiato con i relativi tempi massimi di invio, cioè 90 giorni in caso di lesioni, 60 in caso di danni ai soli veicoli o cose e 30 in caso di danni a veicoli o cose con un modulo di sinistro sottoscritto da entrambe le parti. In pratica, la compagnia assicuratrice, dopo avere esaminato la richiesta, potrà fare un’offerta di risarcimento (eventualmente in forma specifica, se previsto dal contratto) oppure rigettare la domanda, fornendo però le motivazioni dell’atto. Le assicurazioni sono tenute a fornire assistenza tecnica ed informativa gratuita ai propri clienti durante tutte le fasi dell’iter di richiesta di risarcimento e, nel caso in cui la somma offerta dall’impresa di assicurazione sia accettata dal danneggiato, il DPR precisa che “sugli importi corrisposti non sono dovuti compensi per la consulenza o assistenza professionale di cui si sia avvalso il danneggiato diversa da quella medico-legale per i danni alla persona”. E’ previsto, inoltre, che le imprese di assicurazione stipulino fra loro una convenzione che regoli i rapporti organizzativi ed economici per la gestione del risarcimento diretto. A tale proposito, il decreto sottolinea l’obbligo di una stanza di compensazione dei risarcimenti effettuati, dando indicazioni precise del suo funzionamento.

Da Cittadinolex


 
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 18 luglio 2006, n. 254 Regolamento recante disciplina del risarcimento diretto dei danni derivanti dalla circolazione stradale, a norma dell’articolo 150 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 - Codice delle assicurazioni private.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto l’articolo 87 della Costituzione [1];

Visto l’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400[2];

Visto l’articolo 150 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209[3];

Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181 [4], recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri;

Uditi i pareri del Consiglio di Stato, espressi dalla sezione consultiva per gli atti normativi nelle Adunanze del 19 dicembre 2005 e del 27 febbraio 2006;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 30 giugno 2006;

Sulla proposta del Ministro dello sviluppo economico;

Emana il seguente regolamento:

 

Articolo 1.
Definizioni

1. Ai fini del presente regolamento si intende per:

a) "codice": il codice delle assicurazioni private di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209;

b) "Isvap": l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo;

c) "impresa": la società autorizzata ad esercitare nel territorio della Repubblica l’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile autoveicoli;

d) "sinistro": la collisione avvenuta nel territorio della Repubblica tra due veicoli a motore identificati e assicurati per la responsabilità civile obbligatoria dalla quale siano derivati danni ai veicoli o lesioni di lieve entità ai loro conducenti, senza coinvolgimento di altri veicoli responsabili;

e) "danneggiato": il proprietario o il conducente del veicolo che abbia subito danni a seguito del sinistro;

f) "lesioni": le lesioni di lieve entità definite all’articolo 139 delcodice [5].

2. Restano ferme, inoltre, le definizioni contenute nell’articolo 1 delcodice [6].

 

Articolo 2.
Oggetto del regolamento

1. Il presente regolamento disciplina le modalità attuative del sistema del risarcimento diretto, nell’ambito dell’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per i danni derivanti dalla circolazione stradale, in attuazione dell’articolo 150 del codice.

 

Articolo 3.
Ambito di applicazione

1. La disciplina del risarcimento diretto si applica in tutte le ipotesi di danni al veicolo e di lesioni di lieve entità al conducente, anche quando nel sinistro siano coinvolti terzi trasportati.

2. Qualora i terzi trasportati subiscano lesioni, la relativa richiesta del risarcimento del danno resta soggetta alla specifica procedura prevista dall’articolo 141 del codice [7].

 

Articolo 4.
Veicoli immatricolati all’estero

1. La disciplina del risarcimento diretto si applica ai sinistri che coinvolgono:

a) veicoli immatricolati in Italia;

b) veicoli immatricolati nella Repubblica di San Marino e nello Stato Città del Vaticano, se assicurati con imprese con sede legale nello Stato italiano o con imprese che esercitino l’assicurazione obbligatoria responsabilità civile auto ai sensi degli articoli 23 e 24 del codice [8] e che abbiano aderito al sistema del risarcimento diretto.

 

Articolo 5.
Modalità della richiesta di risarcimento

1. Il danneggiato che si ritiene non responsabile, in tutto o in parte, del sinistro rivolge la richiesta di risarcimento all’impresa che ha stipulato il contratto relativo al veicolo utilizzato.

2. La richiesta è presentata mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento o con consegna a mano o a mezzo telegramma o telefax o in via telematica, salvo che nel contratto sia esplicitamente esclusa tale ultima forma di presentazione della richiesta di risarcimento.

3. L’impresa che ha ricevuto la richiesta ne dà immediata comunicazione all’impresa dell’assicurato ritenuto in tutto o in parte responsabile del sinistro, fornendo le sole informazioni necessarie per la verifica della copertura assicurativa e per l’accertamento delle modalità di accadimento del sinistro.

 

Articolo 6.
Contenuto della richiesta

1. Nell’ipotesi di danni al veicolo e alle cose, la richiesta di risarcimento contiene i seguenti elementi:

a) i nomi degli assicurati;

b) le targhe dei due veicoli coinvolti;

c) la denominazione delle rispettive imprese;

d) la descrizione delle circostanze e delle modalità del sinistro;

e) le generalità di eventuali testimoni;

f) l’indicazione dell’eventuale intervento degli Organi di polizia;

g) il luogo, i giorni e le ore in cui le cose danneggiate sono disponibili per la perizia diretta ad accertare l’entità del danno.

2. Nell’ipotesi di lesioni subite dai conducenti, la richiesta indica, inoltre:

a) l’età, l’attività e il reddito del danneggiato;

b) l’entità delle lesioni subite;

c) la dichiarazione di cui all’articolo 142 del codice [9] circa la spettanza o meno di prestazioni da parte di istituti che gestiscono assicurazioni sociali obbligatorie;

d) l’attestazione medica comprovante l’avvenuta guarigione, con o senza postumi permanenti;

e) l’eventuale consulenza medico-legale di parte, corredata dall’indicazione del compenso spettante al professionista.

 

Articolo 7.
Integrazione e regolarizzazione della richiesta

1. In caso di richiesta incompleta, l’impresa, entro trenta giorni dalla ricezione, offrendo l’assistenza tecnica e informativa prevista dall’articolo 9, invita il danneggiato a fornire le integrazioni e i chiarimenti necessari per la regolarizzazione della richiesta.

2. Nell’ipotesi di cui al comma 1, i termini per la formulazione dell’offerta o per la comunicazione della mancata offerta sono sospesi fino alla data di ricezione delle integrazioni e dei chiarimenti richiesti.

 

Articolo 8.
Determinazioni dell’impresa

1. Con apposita comunicazione inviata al danneggiato, l’impresa indica, alternativamente:

a) una congrua offerta di risarcimento del danno, eventualmente in forma specifica, se previsto dal contratto;

b) gli specifici motivi che impediscono di formulare l’offerta di risarcimento del danno.

2. La comunicazione di cui al comma 1 è inviata entro i seguenti termini:

a) novanta giorni, nel caso di lesioni;

b) sessanta giorni, nel caso di danni riguardanti solo i veicoli o le cose;

c) trenta giorni, nel caso di danni ai veicoli o alle cose, qualora il modulo di denuncia del sinistro sia sottoscritto da entrambi i conducenti coinvolti nel sinistro.

 

Articolo 9.
Assistenza tecnica e informativa ai danneggiati

1. L’impresa, nell’adempimento degli obblighi contrattuali di correttezza e buona fede, fornisce al danneggiato ogni assistenza informativa e tecnica utile per consentire la migliore prestazione del servizio e la piena realizzazione del diritto al risarcimento del danno. Tali obblighi comprendono, in particolare, oltre a quanto stabilito espressamente dal contratto, il supporto tecnico nella compilazione della richiesta di risarcimento, anche ai fini della quantificazione dei danni alle cose e ai veicoli, il suo controllo e l’eventuale integrazione, l’illustrazione e la precisazione dei criteri di responsabilità di cui all’allegato A.

2. Nel caso in cui la somma offerta dall’impresa di assicurazione sia accettata dal danneggiato, sugli importi corrisposti non sono dovuti compensi per la consulenza o assistenza professionale di cui si sia avvalso il danneggiato diversa da quella medico-legale per i danni alla persona.

 

Articolo 10.
Accesso telematico

1. Ai fini della liquidazione dei danni derivanti dal sinistro, l’impresa ha diritto di accedere in via telematica agli archivi previsti dall’articolo132, comma 3, del codice [10], per la verifica dei dati tecnici e del proprietario dell’altro veicolo.

 

Articolo 11.
Sinistri esclusi dal sistema di risarcimento diretto

1. Nel caso in cui il sinistro non rientra nell’ambito di applicazione previsto dall’articolo 3, l’impresa ne informa il danneggiato a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, entro trenta giorni decorrenti dalla ricezione della richiesta di risarcimento.

2. Entro il termine di cui al comma 1, l’impresa è tenuta a trasmettere la richiesta, corredata della documentazione acquisita per ogni ulteriore valutazione, all’impresa del responsabile qualora quest’ultima sia nota in base agli elementi in suo possesso.

3. I termini previsti dagli articoli 145 e 148 del codice [11] iniziano a decorrere dal momento in cui l’impresa del responsabile del sinistro riceve la comunicazione di cui al comma 2.

 

Articolo 12.
Criteri di determinazione del grado di responsabilità delle parti

1. L’impresa adotta le proprie determinazioni in ordine alla richiesta del danneggiato, applicando i criteri di accertamento della responsabilità dei sinistri stabiliti nella tabella di cui all’allegato A [12], in conformità alla disciplina legislativa e regolamentare in materia di circolazione stradale.

2. Qualora il sinistro non rientri in alcuna delle ipotesi previste dalla tabella di cui al comma 1, l’accertamento della responsabilità è compiuto con riferimento alla fattispecie concreta, nel rispetto dei principi generali in tema di responsabilità derivante dalla circolazione dei veicoli.

 

Articolo 13.
Organizzazione e gestione del sistema di risarcimento diretto

1. Le imprese di assicurazione stipulano fra loro una convenzione ai fini della regolazione dei rapporti organizzativi ed economici per la gestione del risarcimento diretto.

2. Per la regolazione contabile dei rapporti economici, la convenzione deve prevedere una stanza di compensazione dei risarcimenti effettuati. Per i danni a cose le compensazioni avvengono sulla base di costi medi che possono essere differenziati per macroaree territorialmente omogenee in numero non superiore a tre. Per i danni alla persona, le compensazioni possono avvenire anche sulla base di meccanismi che prevedano l’applicazione di franchigie a carico dell’impresa che ha risarcito il danno, secondo le regole definite dalla convenzione.

3. L’attività della stanza di compensazione deve svolgersi in regime di completa autonomia rispetto alle imprese di assicurazione ed ai loro organismi associativi.

4. I valori dei costi medi e delle eventuali franchigie di cui al comma 2 vengono calcolati annualmente sulla base dei risarcimenti effettivamente corrisposti nell’esercizio precedente per i sinistri rientranti nell’ambito di applicazione del sistema di risarcimento diretto. Per il calcolo annuale dei valori da assumere ai fini delle compensazioni, sulla base dei dati forniti dalla stanza di compensazione di cui al comma 2, è istituito presso il Ministero dello sviluppo economico un Comitato tecnico composto dai seguenti componenti:

a) un rappresentante del Ministero dello sviluppo economico, con funzioni di Presidente;

b) un rappresentante dell’ISVAP;

c) un rappresentante dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici;

d) un esperto in scienze statistiche ed attuariali;

e) due rappresentanti del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti. L’esperto di cui alla lettera d) non deve avere svolto, nei due anni precedenti la nomina, incarichi presso imprese di assicurazione.

5. Per il primo anno di applicazione del sistema di risarcimento diretto, il Comitato tecnico calcola i valori di cui al comma 4 sulla base di statistiche di mercato.

6. I componenti il Comitato sono nominati con decreto del Ministro dello sviluppo economico per la durata di un triennio e possono essere riconfermati una sola volta. Il Comitato delibera a maggioranza e, in caso di parità, prevale il voto del Presidente.

7. Il costo relativo al funzionamento della convenzione è posto a carico delle imprese che aderiscono al sistema di risarcimento diretto.

8. Le imprese con sede legale in altri Stati membri dell’Unione europea che operano nel territorio della Repubblica, ai sensi degli articoli 23 e 24 del codice, hanno facoltà di aderire al sistema di risarcimento diretto mediante sottoscrizione della convenzione di cui al comma 1.

9. Non costituiscono prestazioni di servizi ai fini dell’imposta sul valore aggiunto le regolazioni dei rapporti tra imprese nell’ambito della procedura di risarcimento diretto.

10. Le informazioni, acquisite nell’ambito dei rapporti organizzativi ed economici per la gestione del risarcimento diretto, possono essere utilizzati, esclusivamente, per le finalità della stessa stanza di compensazione.

 

Articolo 14.
Benefici derivanti agli assicurati

1. Il sistema del risarcimento diretto dovrà consentire effettivi benefici per gli assicurati, attraverso l’ottimizzazione della gestione, il controllo dei costi e l’innovazione dei contratti che potranno contemplare l’impiego di clausole che prevedano il risarcimento del danno in forma specifica con contestuale riduzione del premio per l’assicurato.

2. In presenza di clausole che prevedono il risarcimento del danno in forma specifica, nel contratto deve essere espressamente indicata la percentuale di sconto applicata.

 

Articolo 15.
Entrata in vigore

1. Il presente regolamento entra in vigore il 1° gennaio 2007 e si applica ai sinistri verificatisi a partire dal 1° febbraio 2007.

2. Per i sinistri che coinvolgono ciclomotori, il presente regolamento si applica a condizione che i ciclomotori stessi siano muniti di targa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 2006, n. 153 [13].

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 18 luglio 2006

NAPOLITANO

Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri

Bersani, Ministro dello sviluppo economico

Visto, il Guardasigilli: Mastella

Registrato alla Corte dei conti l’11 agosto 2006

Ufficio di controllo atti Ministeri delle attività produttive, registro n. 4, foglio n. 62

 


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Mercoledì, 03 Gennaio 2007
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