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Notizie brevi 04/01/2007

Centenario da record compie gli anni e rinnova la patente

Giovanni Viglione, classe 1907, ha schivato due guerre mondiali Vive da solo. Tra le sue passioni pittura e attività fisica


Giovanni Viglione
(foto Fulvio Fiorini per "Il Trentino")

Vive da solo. Per non stressarsi troppo ha deciso di dedicarsi quest’anno solo al corso di pittura ed acquarello. Si chiama Giovanni Viglione, Nino per gli amici. Ieri ha compiuto cento anni ed è andato da solo, con la sua cinquecento verde metallizzato ed una nuova patente in tasca, alla festa organizzata in suo onore.
Nato a Napoli il 2 gennaio 1907, ha attraversato un intero secolo di storia, comprese due guerre mondiali - entrambe schivate, la prima perchè era troppo giovane e la seconda perchè lavorava all’Alfa Romeo di Arese - per arrivare ieri a vedere l’oratorio del suo paese ricco di striscioni con scritto "Nino 100". E si vuole godere in pace il suo secondo secolo di vita, ancora più felice ora che può di nuovo andarsene in giro in auto dove gli pare.
Non sono in molti a vantare quarant’anni di pensione. Qual è la ricetta per vivere così? "Non è colpa mia", ha raccontato ai cronisti del "Trentino" tra una torta e uno spumante. Il signor Nino ha vissuto a lungo a Milano, poi è andato a fare il disegnatore nelle officine Ora di Ala. "Quando sono andato in pensione - ha raccontato ai giornalisti - l’azienda ha subito un tracollo. Rientrai qualche anno dopo e le cose erano migliorate. Poi alla mia fuoriuscita definitiva tutto crollò". Non per colpa sua, ma si diverte a raccontarlo.
Nel 1992, Giovanni Viglione si trovò di fronte alla perdita della moglie. Come reagire? Anche questa volta, nel migliore dei modi: scoprendo la bellezza dell’attività fisica e della vita sana e dedicandosi ai tanti corsi dell’Università dell’età libera. Il risultato si vede nelle sue tante opere esposte nel giorno del suo compleanno. Ora, passati i clamori della festa, ritornerà alla sua vita quotidiana, da "single" autosufficiente. E se cede a qualche peccatuccio di gola, ci penseranno quattro figli, nove nipoti e sei pronipoti.


© asaps.it


da Repubblica.it
Trento
Giovedì, 04 Gennaio 2007
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