CORSI DI FORMAZIONE - Sono inoltre previsti corsi di formazione per i conducenti dei veicoli ma anche per il personale che si occupa degli animali durante le soste o nei punti di transito (per esempio durante il trasporto su nave). I veicoli già in uso hanno tempo fino alla fine del 2009 per essere adattati alle nuove disposizioni. La direttiva europea riguarda solo il trasporto commerciale e non il trasporto privato. Quindi chi porta il cane in vacanza non sarà soggetto alle nuove regole. «Questa importante direttiva intende ridurre lo stress e il maltrattamento che gli animali possono subire durante il trasporto via terra o via mare» ha detto il commissario Ue per la Salute, Markos Kyprianou. Le nuove norme hanno un impatto significativo sulla situazione italiana. Sulle nostre strade transitano ogni anno oltre 600 milioni di kg di animali vivi, il 70% sono bovini destinati all’allevamento e alla macellazione, secondo quanto quanto afferma la Lav, su elaborazione dati Istat. SANZIONI - Ma la stessa Lav, Lega antivivisezione, si dice non soddisfatta dalle regole imposte dall’Ue. «A 19 anni dalla prima direttiva europea sul trasporto degli animali, il nuovo regolamento non rappresenta esattamente un passo in avanti per il benessere degli animali» sostiene l’associazione, che si rivolge al governo sollecitando «una rapida approvazione del decreto legislativo relativo alla definizione delle sanzioni alle violazioni delle norme del Regolamento», senza il quale non ci saranno progressi. «Il rischio - spiega Roberto Bennati della Lav - è che pur potendo rilevare le violazione al regolamento, non si possa procedere a sanzionare i responsabili, rendendo di fatto inapplicabile il regolamento stesso». Ci riserviamo di tornare sull’argomento quando avremo raccolto ulteriori elementi valutativi. (Asaps) | |
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