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Portogallo, ecco l’outsider della sicurezza stradale
Per la prima volta la mortalità scende sotto la soglia delle 1.000 vittime
Manca ancora il bilancio definitivo, ma l’ottimismo regna sovrano


(ASAPS) LISBONA (PORTOGALLO) – Appena 3 anni fa, il Portogallo era considerato la maglia nera d’Europa, in materia di sicurezza stradale. Oggi, lo stato più occidentale d’Europa, può vantarsi a pieno titolo di essere una delle matricole migliori in questo tema, avendo sostanzialmente dimezzato la mortalità nel giro di un pugno di mesi. Pur mancando il dato definitivo, infatti, i primi 11 mesi del 2006 si erano chiusi con 731 vittime, fatto questo che induce i tecnici portoghesi a poter affermare che difficilmente il numero totale di morti supererà comunque le 800 unità, contro le oltre 1.000 del 2006. Il merito, indiscusso, è della volontà di uscire a tutti i costi dal pantano di sangue, richiamo al quale i portoghesi hanno risposto con prontezza, nonostante una dura repressione stradale che ha rotto all’improvviso la ben nota ed impunita trasgressione. Una cura a base di autovelox, etilometro e pattuglie sulla strada. Proprio quella che servirebbe a noi italiani, sui quali grava l’ombra di una pericolosa recessione. (ASAPS)


© asaps.it
Mercoledì, 10 Gennaio 2007
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