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Notizie brevi 16/01/2007

Gli Stati membri potranno introdurre incentivi finanziari per la produzione in serie di autoveicoli conformi al regolamento e alle sue misure di attuazione - Euro 5 nel 2009 ed Euro6 nel 2014
Ecco il futuro dell’ambiente in auto

di VINCENZO BORGOMEO

 

Limiti emissioni

Euro4, Euro3 & Co.

Ora è ufficiale: il Parlamento europeo ha dato il via al nuovo standard Euro 5 sulle emissioni inquinanti, che taglia ulteriormente le emissioni e che si applicherà dal settembre 2009 ma, come richiesto dai deputati, dal 2014 verrà avviato il nuovo quadro di misure Euro 6. Date che sembrano lontane ma che, invece, per chi deve cambiare auto o la sta per cambiare sono vicinissime.
La domanda, quindi, è una sola: cosa succederà alle Euro4? Difficile rispondere con certezza, ma è facile aspettarsi il peggio, soprattutto considerando quello che successe il primo gennaio del 2005, quando entrò in vigore la normativa Euro 4: le Euro3 vennero messe al bando da molti comuni (nei giorni di blocchi alla circolazione non potevano viaggiare) e si svalutarono precocemente sul mercato dell’usato.

D’altra parte non è un caso che la stessa UE ora parli di "possibili incentivi per smaltire le ultime vetture con vecchia omologazione". Certo, la cosa fa un po’ ridere perché per ora si tratta di macchine nuovissime appena presentate, ma tant’è.
In tutti i casi, pure rischiando di paralizzare il mercato con annunci terroristici, all’Unione Europea gridano alla vittoria: alcuni Stati membri, per accelerare l’introduzione di veicoli più puliti, avevano già tentato la strada degli incentivi fiscali. Vi era quindi il rischio che gli Stati membri introducessero incentivi fiscali basati su valori limite diversi, frammentando così il mercato unico. La proposta di regolamento fissa quindi le norme fondamentali sulle emissioni dei veicoli.
Per ora manca però un dato fondamentale: quali saranno i limiti dell’Euro5? Mistero: le caratteristiche tecniche saranno indicate dalle misure d’attuazione che saranno resi noti fra qualche mese. In tutti i casi ora si fa sul serio: il provvedimento fissa anche le norme sulla conformità in condizioni d’uso, la durata dei dispositivi antinquinamento, i sistemi diagnostici di bordo (OBD), la misurazione del consumo di carburante e l’accessibilità delle informazioni per la riparazione e la manutenzione del veicolo agli operatori indipendenti.
"Il regolamento - spiegano alla UE - si applicherà agli autoveicoli delle categorie M1 (veicoli progettati e costruiti per il trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente), M2 (veicoli progettati e costruiti per il trasporto di persone, aventi piu di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente), N1 (veicoli commerciali leggeri) e N2 (veicoli per il trasporto di merci medi) con massa di riferimento non superiore a 2.610 chili".
Dal settembre 2009, sono fissati limiti per i veicoli privati relativi alle emissioni di monossido di carbonio, di idrocarburi totali ; di ossido di azoto e di particolato.
Ai veicoli di peso superiore a 2.500 chili concepiti per i veicoli atti ad adempiere a specifiche esigenze sociali (per il trasporto dei disabili, per esempio), questi limiti si applicheranno a partire dal settembre 2010. I fuoristrada, o SUV, dovranno invece conformarsi alla norma a partire dal 2012.
Positiva la reazione dell’Unrae: "L’euro 5 porterà sicuramente grandi vantaggi dal punto di vista ecologico". L’associazione che raggruppa le case automobilistiche estere, spiega poi che "Con l’euro 5 in pratica i motori diesel non emetteranno più ossido di carbonio, ridotto di cinque volte rispetto all’euro 4 - continua l’Unrae - mentre quelli a benzina vedranno una consistente riduzione degli ossidi di azoto, emissioni che diventeranno pressochè nulle nel 2014 con l’introduzione dell’euro 6".
"L’industria dell’auto certamente sarà pronta ad adeguarsi - conclude l’Unrae - anche perchè già sono previsti incentivi in Finanziaria, così come nella direttiva europea. E’ probabile che, grazie a ciò, le maggiori case saranno pronte all’euro 5 anche in anticipo sui tempi".


Da Repubblica.it/motori

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Martedì, 16 Gennaio 2007
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