<>L’auto? Roba da vecchi. La denuncia arriva dal quindicesimo Rapporto ACI-Censis: "Gli over 65 che usano l’auto sono e saranno sempre di più - ha spiegato Franco Lucchesi presidente dell’ACI - ma più che soffermarci sui dati statistici abbiamo cercato di spiegare cosa sta cambiando nel rapporto fra cittadini e automobile". L’analisi sottolinea quindi come stiano cambiando radicalmente gli stili di guida e di vita: "Usiamo meno l’auto, percorriamo meno chilometri - racconta la ricerca - e si consolida la domanda di auto più comode, maneggevoli e con il cambio automatico, e di una segnaletica più grande e più luminosa". I numeri sono effettivamente preoccupanti: nel 2006 gli italiani con un’età compresa tra i 18 e i 29 anni sono 7.900.630. E secondo le migliori proiezioni nel 2051 saranno appena 5.563.367, cioè il - 29,5% di ora. Nello stesso periodo gli over 65 passeranno dagli attuali 10.847.015 a 17.178.541 con un incremento del +58.3%. "L’approccio - continua ancora la ricerca Aci-Censis - alle 4 ruote degli over 65 sarà più simile a quello che si registra, oggi, tra i 45 e i 65 anni piuttosto che a quello di giovanissimi o fasce intermedie, per effetto del prolungamento della vita attiva, che renderà lo stile di vita di un 75enne simile a quello che attualmente manifesta un 65enne". Andando infatti ad analizzare la mobilità in rapporto all’età, si scopre che gli over 65 usano sempre di più l’auto: per gli spostamenti la scelgono l’80,4%, contro l’86,4% degli under 30. Mentre nel ricorso ai mezzi pubblici urbani ed extraurbani gli ultrasessantacinquenni risultano in vantaggio (35.9%, contro il 33.4% dei giovanissimi), sul fronte delle due ruote, ovviamente, non c’è lotta: 37.8% nella fascia 18/29 anni, 1%, in quella 65 e oltre, che torna a distanziare i più giovani quando si tratta di muoversi a piedi: 20,3 contro 16,5 per cento. Gli autobus insomma non vengono quasi presi in considerazione dagli anziani. Motivo? Scarso comfort dei veicoli (39.7%), carenza dei collegamenti (34.6%) orari delle corse incompatibili con le esigenze degli utenti (27.3%). Tutto ciò aprire un problema enorme sul fronte della sicurezza perché con l’età diminuisce la capacità di concentrazione e la possibilità di poter contare su riflessi pronti. Inoltre, anche se il numero di incidenti e feriti diminuisce (i motivi sono il timore di perdere punti dalla patente che induce alla prudenza 7 automobilisti su 10, ma anche all’innalzamento dell’età che rende più rispettosi delle regole) la situazione sicurezza appare ancora preoccupante. Non solo le trasgressioni sono ancora troppe, ma le più gravi - quelle che mettono a rischio l’incolumità altrui - risultano le meno sanzionate. "In questo quadro poco confortante - spiegano al Censis - il confronto tra over 65 e under 35 in materia di sicurezza è tutto a favore dei primi, che infliggono una sonora batosta ai più giovani in quanto a prudenza, responsabilità e rispetto del Codice della strada, dimostrando comportamenti decisamente più saggi e virtuosi in tutte le quattordici infrazioni monitorate. Se tra i 18 e i 34 anni, infatti, addirittura il 40,6% degli automobilisti infrange i limiti di velocità, oltre i 65 anni questa percentuale precipita al 13,2; passaggio col rosso e inversioni a U crollano, rispettivamente, dal 19,3 al 3,5% e dal 22,9 all’1,6%; il 23,1% degli under 35 usa il cellulare senza il viva voce, contro gli 8,9% degli over 65, mentre solo 12,4% dei guidatori più anziani non allaccia la cintura di sicurezza, contro una percentuale quasi tripla (36,7%) dei giovani tra i 18 e i 34 anni". Il testo integrale della ricerca Tabella mezzi di trasporto Tabella popolazione italiana da Repubblica.it/motori |
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