Sede
del Parlamento europeo a Strasburgo – Foto dalla rete
(ASAPS) – Misure sempre più restrittive in materia di guida in stato di
ebbrezza. Le novità, contenute in una relazione, attualmente al vaglio del
Parlamento europeo, interesseranno in modo particolare i neopatentati. Tra le
misure urgenti da adottare, l’introduzione dell’obbligo di un tasso alcolemico
dello zero per mille per i giovani conducenti, per gli autisti che guidano
veicoli per il trasporto di passeggeri e merci pericolose. Nella relazione si
pone l’accento anche sulla necessità di destinare maggiori risorse alla ricerca
a alla lotta contro la guida sotto l’effetto di stupefacenti. Inoltre, vi si
sottolinea la necessità di un maggiore impegno per far rispettare l’obbligo
dell’utilizzo delle cinture di sicurezza, in tutti i tipi di veicoli, e del
vivavoce. Secondo i deputati europei, per ottenere risultati concreti in
materia, è necessario che le sanzioni relative a queste infrazioni siano severe
ed efficaci, indipendentemente dal fatto che vengano compiute nel paese di
origine del cittadino o di un altro Stato membro. Nel testo stilato si
sollecita la Commissione europea a studiare una soluzione che riesca ad
armonizzare la segnaletica stradale comunitaria come ulteriore garanzia della
sicurezza. Non bisogna dimenticare che gli incidenti nella Ue causano ogni anno
40mila morti, con un costo diretto e indiretto di 180 miliardi di euro, ossia
il 2% del PIL comunitario. Nel quadro complessivo sull’incidentalità europea,
l’Italia si classifica seconda, dopo la
Germania. Nel nostro Paese nel 2004 si sono verificati 224.553 incidenti
(contro i 339.000 in Germania e 214.000 in Regno Unito) che hanno coinvolto
quasi 428.000 automobili e causato 322.225 vittime, di cui 5.625 sono decedute
(3.739 conducenti, 1.164 passeggeri e 710 pedoni), di cui 1.133 donne e 4.492 donne.
I decessi di giovani tra i 18 e 24 anni sono stati più di mille, leggermente
inferiori a quelli registrati tra le persone di più i 65 anni. Particolarmente
allarmante è il dato che riguarda i motociclisti. Il numero di motociclisti che
hanno perso la vita sulle strade in Italia è aumentato del 40%. (ASAPS)
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