Giovedì 18 Luglio 2024
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| Agenti della Polizia Municipale di Roma in azione
(Foto Coraggio) (ASAPS) ROMA, 22 gennaio 2007 – Ci risiamo: ancora alcol, ancora pirateria. L’ennesima domenica di sangue, consuetudine in verità per ogni giorno della settimana, ha avuto uno dei suoi episodi più abietti nella capitale, nel quartiere Tufello. Qui, all’alba, un’auto stava percorrendo piazzale Ionio quando è stata colpita violentemente da un altro veicolo che sopraggiungeva a velocità fortissima e che non avrebbe rispettato la precedenza. L’urto è stato così forte che il veicolo investito si è ribaltato: a bordo una famiglia di bengalesi, composta da una coppia ed un ragazzino di 9 anni, rimasto ucciso sul colpo. L’investitore, nonostante i danni, è riuscito a rimettere in moto e fuggire. I testimoni però hanno fornito molte indicazioni ai Vigili Urbani ed ai poliziotti del commissariato, che hanno formato alcune squadre di ricerca chiudendo ogni possibilità di fuga al pirata della strada. Poche ore dopo, il veicolo viene trovato ed in un’abitazione vicina la caccia si è conclusa: il pirata è un peruviano di 37 anni, finito in carcere con l’accusa di omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. Gli incidenti mortali sono tutti terribili, ma quando di mezzo c’è un pirata (o una persona in stato di ebbrezza), la tragedia assume un aspetto diverso. La convalida della misura è attesa per oggi, mentre i funerali della piccola vittima potranno essere eseguiti solo quando il magistrato concederà il nulla osta. I genitori si trovano infatti ricoverati al Sandro Pertini, in condizioni fisiche che non destano preoccupazione nei medici. Il problema è un altro: è che torneranno a casa soli. Ancora più soli di quanto non lo fossero già, vista la distanza con il loro paese natale. La mamma della giovane vittima è incinta alla 32^ settimana. (ASAPS) |
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