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Rassegna stampa Alcol e guida del 21 gennaio 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

CORRIERE DELLA SERA

Tragico incidente automobilistico all’alba a Roma

Pirata della strada uccide bimbo di 9 anni

Un peruviano ha travolto con la sua auto un furgone su cui viaggiava una famiglia bengalese.

Il piccolo è stato sbalzato fuori 

ROMA - 21 gennaio 2007 Tragico incidente automobilistico a Roma. Un peruviano ubriaco alla guida di una Fiat Punto ha urtato violentemente un furgone su cui viaggiava una famiglia bengalese, provocandone il ribaltamento e la morte di un bambino di 9 anni, e si è dato alla fuga. La madre e il padre del bimbo sono stati ricoverati all’ospedale Sandro Pertini per lievi ferite. Grazie alla collaborazione dei testimoni che hanno prestato i primi soccorsi e la collaborazione tra agenti del commissariato Fidene Serpentara e gli agenti della polizia municipale il pirata della strada, C.L. di 37 anni, è stato rintracciato e arrestato nell’arco di poche ore. Dovrà rispondere di omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza.

L’INCIDENTE - L’incidente è accaduto alle 5,30: il furgone Peugeot si cui viaggiava la famiglia di bengalesi proveniva da via Valmelaina quando, all’incrocio di piazzale Ionio, è stato urtato nella parte posteriore sinistra dalla Punto che proveniva a velocità sostenuta da Prati Fiscali e si è ribaltato due volte. Il bambino è stato sbalzato dal mezzo ed è morto sul colpo (*). «Il suo corpo - racconta il dirigente del commissariato che ha seguito tutta la vicenda fino all’arresto del responsabile, Vincenzo Spinosi - è stato estratto da sotto il furgone dai cittadini che hanno assistito all’incidente, hanno prestato i primi soccorsi e indicato il tipo di autovettura e numero di targa del pirata della strada». Un numero non preciso ma che, grazie ad una battuta immediatamente organizzata da una squadra mista di agenti della polizia di stato e municipale, ha permesso di rintracciare l’automobile, che corrispondeva alla descrizione e riportava danni compatibili con l’urto, in via gran Paradiso 93 alle 8 circa. E, subito dopo scoprire il peruviano che aveva trovato rifugio da alcuni amici.

LA MAMMA DEL BIMBO E’ INCINTA - È incinta la donna rimasta ferita nell’incidente avvenuto all’alba a Roma nel quale ha perso la vita il figlio di otto anni. La donna, in un primo momento ricoverata all’ospedale Sandro Pertini, dove le sono state curate le lievi ferite, è stata trasportata successivamente all’ ospedale San Camillo. Secondo quanto si è appreso si trova alla trentaduesima settimana di gravidanza. Il marito dopo aver ricevuto le cure per le lievi ferite riportate ha poi raggiunta la moglie.

(*) Nota: in questa rassegna ci occupiamo di problemi alcolcorrelati, e dobbiamo segnalare l’ennesima tragedia legata al bere.

Ma, senza naturalmente sminuire le pesantissime responsabilità di chi ha provocato l’incidente guidando in stato di ebbrezza, va detto che, molto probabilmente, se quel bambino è volato fuori dall’auto significa che non era assicurato con le cinture (e/o il seggiolino) di sicurezza.

Un bambino di nove anni paga con la sua vita il prezzo dell’incoscienza e della superficialità degli adulti.

In auto alcol e mancanza di cinture sono un cocktail pericolosissimo, come dimostra anche il prossimo articolo.


<>IL GAZZETTINO (Treviso)
Ha patteggiato un anno ...

 Susegana

Ha patteggiato un anno e otto mesi per omicidio colposo Yulissa Zapata, la giovane dominicana che si trovava alla guida dell’auto il due luglio scorso, quando morì Kelvin Rodriguez, 21 anni, residente a Treviso.

L’incidente mortale, avvenuto lungo la provinciale 34 che passa per la località di Colfosco provocò viva impressione nell’opinione pubblica, per l’ipotesi che la ragazza alla guida fosse ubriaca. La Citroen C3, guidata dalla Zapata, sbandò, invadendo la corsia di senso contrario e andando a schiantarsi contro un platano al margine della carreggiata. Dopo l’impatto la vettura con a bordo tre giovani era rimbalzata al centro della strada, compiendo una serie di carambole. Il bilancio fu di un 21 enne morto e due giovani feriti. Ad avere la peggio è stato il passeggero che si trovava sul sedile posteriore della vettura e che nell’impatto è stato sbalzato fuori dall’abitacolo riportando gravissime ferite alla testa. Era Kelvin Vladimir Rodriguez, della Repubblica Domenicana - come gli altri due giovani nell’auto - residente a Treviso morto sul posto per le profonde ferite riportate al capo.


IL GAZZETTINO (Udine)

Non cala il numero delle vittime sulle strade

(A.L.) -Il bollettino di morti e feriti causa incidenti sulla strada in provincia di Udine non accenna a diminuire le cifre del suo consuntivo, nonostante le campagne di prevenzione. La riprova giunge dall’attività 2006 del Comando provinciale dei Carabinieri. Dal 2004, praticamente costanti gli incidenti mortali: sono stati 29 nel 2006, con 30 vittime; 27 quelli registrati nel 2005 e 30 l’anno precedente. «È un trend notevole - ha sottolineato il comandante del reparto operativo - Simone Sorrentino -, di cui non si vede una riduzione significativa. All’origine, nella maggior parte dei casi, l’uso sbagliato dell’alcol". Tasso alcolometrico fuori norma anche tra la gran parte delle 770 persone denunciate.

Stabile il numero di incidenti con soli feriti: 692, con 984 persone coinvolte. Le contravvenzioni al codice della strada sono state 11.804; decurtati 17.715 alle patenti, quasi mille in più rispetto al 2005. Tra le contravvenzioni, spiccano quelle penali, ben 787, con un aumento di 17 casi. E pensare che vengono comminate in alcuni casi particolari, come il sorpasso in curva o la guida contromano.


L’ARENA DI VERONA

Il grave episodio alle 20 a Bosco di Zevio

Muore investito da un vettura che si dà alla fuga

Grave incidente stradale ieri sera verso le 20 a Bosco di Zevio, in località Cà Dell’Ora, dove un’auto ha investito un immigrato in bicicletta dandosi subito dopo alla fuga. La vittima è un cittadino rumeno intorno ai 40 anni ma fino a tarda ora la sua identità non era ancora sicura perchè l’uomo era privo di documenti. Sarebbe però stato riconosciuto da una responsabile di Casa Betania, un centro che offre aiuti alle persone indigenti.

Ieri sera il quadro in cui era accaduto l’episodio risultava ancora piuttosto confuso. Alcuni testimoni avrebbero riferito ai carabinieri di Zevio e di San Bonifacio, giunti sul posto per i rilievi e per le ricerche del veicolo pirata, di aver notato poco lo straniero poco prima dell’incidente, mentre pedalava con un’andatura a zig zag sulla strada. Pare che l’uomo, forse alterato dall’alcol, portasse in spalla uno zaino con dei contenitori tetrabrick contenenti vino.

Probabilmente il conducente dell’auto che lo ha investito si è accorto solo all’ultimo momento del ciclista e lo ha travolto. Ma poi, anzichè fermarsi e cercare soccorsi, si è dato alla fuga. Sarebbero stati dei passanti a dare l’allarme. Sul posto è intervenuta l’ambulanza inviata dal 118 Verona Emergenza ma il personale medico ha potuto solo constatare il decesso dello straniero.

Mentre erano in corso i rilievi, sul posto è transitata una Fiat Uno, condotta da un anziano del luogo. La vettura aveva un fanale rotto e segni di ammaccature su una fiancata, oltre a una misteriosa macchia rossa. I carabinieri hanno intimato l’alt al veicolo. Il conducente ha dichiarato che i danni alla vettura risalivano a molto tempo prima. Ma i militari hanno preferito sequestrare il veicolo, soprattutto per verificare la natura di quella macchia rossastra sulla carrozzeria, e identificare il conducente.

La salma dello straniero è stata portata all’Istituto di medicina legale di Borgo Roma per l’autopsia. Nel frattempo proseguono le indagini per chiarire l’identità della vittima e le eventuali responsabilità dell’anziano proprietario della Fiat Uno.


ANSA.IT

<>Roma: e’ morto l’uomo ustionato
Si era addormentato coperto da cellophane vicino a candele

(ANSA)- ROMA, 21 GEN- E’ morto all’alba nel reparto di terapia intensiva del Sant’Eugenio di Roma Thomas Antos, il polacco di 35 anni che venerdi’ aveva preso fuoco.Era rimasto ustionato in quasi tutto il corpo nel fortino dove viveva nel quartiere Trionfale insieme ad altri connazionali. Aveva cercato di riscaldarsi prima di dormire avvolgendosi il corpo con il cellophane e una coperta e bevendo molto alcol. Poi si era addormentato vicino ad alcune candele che con un gesto ha fatto cadere, diventando una torcia umana.


IL GIORNALE DI VICENZA

La denuncia di una moglie che non ottiene tutele

«Io, picchiata dal marito costretta a vivere con lui»

Insieme alla donna “vittime” due figlie minorenni 

 (e. mar.) Lei boliviana cinquantenne con cittadinanza italiana, lui quarantenne di Schio senza lavoro. I due sono genitori di due bambine di 7 e 10 anni e da qualche anno vivono in città.

Apparentemente una famiglia normale che sta insieme da dodici anni, ma non è così. Il compagno che si chiama Alessandro è un tossicodipendente alcolista e due giorni fa ha picchiato la donna che un tempo aveva giurato di amare.

«Non è la prima volta - racconta Maria - di sera torna a casa “strafatto” privo di sensi, cade per terra in preda a crisi di astinenza e le bambine restano lì a guardarlo, trattenendo le lacrime. Sono anni che cerco di aiutarlo, l’ho accompagnato al Sert, ai centri di assistenza pubblici e privati, abbiamo avuto colloqui con degli psicologi, ma non è servito a nulla. Adesso basta, mi sono stancata e ho deciso di affidarmi agli interventi sociali del Comune».

Paradossalmente è iniziato da quel momento un altro calvario per Maria, mani sul viso rugato da indios vicentina. Gli interventi sociali infatti hanno dovuto affrontare una questione complessa che come spesso accade ha risvolti più ampi.

Maria, Alessandro e le due figlie vivono in una casa concessa dai genitori di lui, genitori che da tempo hanno chiuso i rapporti con il figlio, soprattutto da quando, oltre a convivere con droga e alcol, non riesce a staccarsi nemmeno dai videopoker, ennesima schiavitù di un uomo che non chiede più nulla alla vita. L’abitazione però è intestata a lui e questo non rende indipendente la vita di Maria che non ha un’alternativa e soprattutto un lavoro.

Così la donna bussa la porta dei servizi sociali da settimane ma la risposta è più o meno sempre la stessa: «Trovi un accordo per restare a casa sua e si cerchi un lavoro, alloggi popolari disponibili non ce ne sono».

Intanto lei e le bambine iniziano a vivere in una comunità di Vicenza, fianco a fianco ad altre storie drammatiche.

Lei piange e si sfoga: «Come posso trovare un lavoro a questa età e chi penserà alle mie bambine quando non ci sono? Sono sola in mezzo ad una strada. È questa l’Italia? Un Paese che non sa tutelare i minori? Adesso vivo insieme ad altre madri di diverse nazionalità in un centro di accoglienza, ma non è questa la mia vita, non voglio essere parcheggiata, non cerco assistenza a vita. Voglio solo fare la mia vita ed essere aiutata a salvare le mia bimbe da un padre violento».

Da un anno la donna chiede la tutela delle bambine al Tribunale di Venezia, ma l’iter è lungo, la burocrazia blocca la vita di una madre che ha scelto di liberarsi del compagno.

«Le bambine non possono vivere in questa situazione a loro chi ci pensa? Se torno in quella casa verrò picchiata di nuovo e le mie figlie saranno costrette a vedere le solite scene di un padre che non si regge in piedi per aver sniffato cocaina».

Alla fine però vince la burocrazia, i muri di gomma, le regole, le leggi di uno Stato che non dà altra scelta a Maria e alle sue due bambine.

L’altro giorno è tornata a casa, meglio le mura domestiche del degrado familiare che una comunità da cui avrebbe dovuto uscire tra una settimana.

«Me ne torno a casa con la morte nel cuore, non mi resta altro che rassegnarmi ed evitare le violenze del mio compagno».


IL GIORNALE DI VICENZA

Lambrusco prodigioso per la pelle

Le bollicine del lambrusco fanno bene alla pelle, la tonificano, hanno grande efficacia antiossidante e la nutrono.

Lo dimostrano i sempre più diffusi trattamenti di bellezza che esaltano il potere riossigenante del vino lombardo-emiliano, ottimo non solo per conservare la pelle in salute ma anche per recuperare l’equilibrio psicofisico e a rilassare il fisico stressato. Tra i trattamenti quelli che utilizzano gli acini appena raccolti, il mosto congelato e l’olio di vinacciolo, straordinario contro l’invecchiamento cutaneo. Merito dei polifenoli, di cui il vino è ricchissimo, che rendono l’epidermide lucida e levigata. E con gli idromassaggi al lambrusco si migliora la circolazione sanguigna grazie all’effetto-tannino. (s.i.)


LA REPUBBLICA

Minneapolis, precipita dal 17° piano: è ancora vivo

Minneapolis, un uomo, probabilmente ubriaco, è caduto da una finestra.

Ha fratture multiple, ma i medici sono fiduciosi (*)

Ieri mattina un uomo è precipitato dal diciassettesimo piano, rimanendo in vita. Joshua S. Hanson, del Wisconsin, è caduto da una finestra. Ha fratture multiple e diverse lesioni interne; al momento all’Hennepin County Medical Center i medici hanno deciso di metterlo in coma farmacologico. Il capo della polizia di Minneapolis Dale Barsness assicura: "E’ un uomo fortunato. Deve avere un angelo che lo segue, o qualcosa del genere". Secondo la relazione della polizia, Hanson e altri due amici erano usciti a bere qualcosa ed erano tornati all’Hyatt in taxi all’1.30. Arrivati all’albergo, sono saliti in ascensore, e per ragioni non chiare hanson si è affacciato alla finestra del corridoio, perdendo l’equilibrio e precipitando. "Non era mai successo prima", asssicura Tom Mason, il general manager dell’albergo, spiegando che comunque tutte le finestre hanno delle misure di sicurezza proprio per evitare che qualcuno possa cadere.

(*) Nota: cari lettori di questa rassegna stampa, ve lo chiedo per piacere: se conoscete qualche ricercatore scientifico, non fategli leggere questo articolo.

Altrimenti inizierà a somministrare resveratrolo a dei poveri topolini per poi gettarli dal tetto di casa, con l’obiettivo di dimostrare che il vino fa bene a chi cade dai grattacieli.


LA SICILIA (Caltanissetta)

riesi. 

Un giovane romeno accoltellato da un ubriaco 

Il fatto di sangue è avvenuto nella centralissima via Vittorio Emanuele: è caccia al responsabile 

Riesi. Amaro «benvenuto» in Italia per un ragazzo rumeno di 25 anni che venerdì sera a Riesi, nella centralissima via Vittorio Emanuele a pochi passi dalla popolata piazza Garibaldi, è stato accoltellato da un individuo - quasi certamente un coetaneo riesino - in preda ai fumi dell’alcol.

Ma sono in realtà due le persone su cui i carabinieri della locale Stazione hanno concentrato la loro attenzione e, a quanto pare, già avrebbero imboccato la pista giusta per risalire all’aggressore e all’amico che era con lui.

Questione di ore, insomma, e potrebbe avere un nome e un volto la persona che per poco non ha ferito mortalmente il giovane rumeno. Lui, (I. G. R., le sue iniziali) è arrivato in paese prima di Natale per cercare lavoro. Ardua impresa nella quale è stato aiutato da un suo connazionale con cui abita insieme nella stessa casa, e che a Riesi vive da tempo dove si è ben integrato.

Con l’ingresso nelle scorse settimane della Romania nell’Unione Europea, I G. R. circolava tranquillamente con il passaporto per il paese alla ricerca di un’occupazione. Venerdì sera, però, si è trovato suo malgrado nel posto sbagliato dove ha incontrato la persona sbagliata. Era davanti un tabaccaio quando un uomo, visibilmente ubriaco, barcollando gli si è avvicinato chiedendogli dei soldi per comprare una bottiglia di vino. Quella sbronza, a quanto pare, doveva continuare nonostante l’anonimo aggressore avesse già sperperato tutti i suoi soldi al bar.

Ma I. G. R., che proprio in questi giorni è alla ricerca di un lavoro per raggranellare qualche soldo, ha risposto dicendo di non avere un centesimo da dargli. Una negazione che ha spinto l’individuo a uscire un coltellino e a sferrare un colpo al petto del rumeno, ferendolo leggermente. L’altra persona che era con lui, perfettamente lucido, ha invece assistito alla scena senza in alcun modo fermare l’amico. Percepito il pericolo che stava correndo, il giovane è riuscito a fuggire, ma pochi metri dopo è stato raggiunto dal pugnalatore ubriaco e così colpito altre due volte alla schiena, finendo poi esanime a terra. Dopo il tafferuglio, i due giovinastri sono fuggiti a gambe levate.

Il rumeno, seppure in stato di choc, ha avuto la forza di chiamare dal suo cellulare il suo padrone di casa che, arrivato sul posto, ha caricato in auto il ragazzo portandolo all’ospedale «Santo Stefano» di Mazzarino. I medici gli hanno suturato le tre ferite da taglio, della lunghezza di circa sette millimetri. Di otto giorni la sua prognosi.

Ristabilitosi, ieri mattina ha raccontato ai carabinieri le fasi della violenta aggressione sfociata nel sangue, ricostruendo l’identikit delle due persone a cui ora i militari dell’Arma stanno dando insistentemente la caccia per catturarli.

valerio martines


IL GAZZETTINO (Rovigo)

È stata rinnovata per il 2007…

ADRIA - È stata rinnovata per il 2007 la convenzione tra l’Ulss 19 e l’Associazione club alcolisti in trattamento (Acat) del Basso Polesine per la gestione, in collaborazione con il dipartimento per le dipendenze, dei 16 club dislocati nel territorio (*). Nel 2006 oltre 150 persone, con le rispettive famiglie, hanno affrontato i problemi alcolcorrelati partecipando agli incontri settimanali previsti dal programma di trattamento formulato dall’associazione in collaborazione con il servizio tossicodipendenze. Sono state diverse le iniziative di sensibilizzazione con gli studenti dell’ultimo anno delle superiori e agli allievi delle autoscuole. Ad ottobre a Papozze si è tenuto l’annuale interclub che ha visto radunate tutte le famiglie dei club del Basso Polesine. Importante l’attivazione di un Corso di sensibilizzazione ai problemi alcolcorrelati e complessi che ha visto la partecipazione di oltre 50 operatori e volontari. La convenzione tra Ulss 19 e Acat Basso Polesine permette al dipartimento per le dipendenze di avvalersi di uno strumento importante che, accanto al Servizio tossicodipendenze, alla comunità terapeutica Solidarietà Delta e il centro diurno di Porto Tolle, vanno ad aumentare le opportunità per il trattamento dei problemi alcol-droga correlati.

(*) Nota: l’augurio è che il giornalista si sia espresso male.

Nessuno, al fuori dei suoi componenti, può “gestire” un Club degli alcolisti in trattamento (e di nessun altro), nessuno può dire ad un Club che cosa deve o non deve fare.

Né un’ACAT, né tantomeno un Ulss.


LA GAZZETTA DI PARMA

Ubriaca al volante manda fuori strada i poliziotti

MOVIMENTATO EPISODIO SULL’AUTOSTRADA DELLA CISA

II Pomeriggio ad altissimo contenuto alcolico con una «coda» che creerà parecchi guai alla protagonista del curioso episodio. Sono stati gli uomini della Polstrada di Berceto a dover ricostruire l’incredibile inseguimento terminato con uno scontro che nei giorni scorsi ha trasformato la Parma-Mare in qualcosa di molto simile al set di un film d’azione. continua...


DATASPORT.IT

F1: McLaren, Dennis avverte `Piloti, niente drink`

(AGM-DS) - Milano, 21 gennaio - Ron Dennis spera che l`arrivo di Fernando Alonso e Lewis Hamilton nel team McLaren porti una ventata di...sobrieta`. Piu` volte in passato il numero uno della scuderia di Woking aveva dovuto redarguire la sua prima guida, Kimi Raikkonen, finito in diverse occasioni sotto i riflettori per le sue doti di bevitore, invece che per quelle di pilota. Il finlandese e` poi diventato il sostituto di Michael Schumacher alla Ferrari, e in McLaren e` arrivato il due volte iridato spagnolo Alonso.

Dennis spera che gli episodi accaduti con Raikkonen non si ripetano. `Gli atleti si allenano con forti restrizioni per provare a vincere le medaglie d`oro, e non prendono i soldi che di solito ricevono i piloti di Formula Uno - ha spiegato al `Daily Mirror` il team manager inglese - non vedo perche` i piloti debbano anche bere un solo drink nel corso di una stagione`.

Alonso e` avvisato. Al momento della premiazione, quando sara` - anche Ron Dennis lo spera - sul gradino piu` alto del podio e dovra` stappare lo champagne di rito, si guardi bene dal berlo. Pena una sicura arrabbiatura del suo capo. Che, per coerenza, vede la sua scuderia sponsorizzata dal maggiore produttore di alcolici al mondo, la Diageo, presente sulle fiancate della McLaren con il famosissimo marchio di scotch `Johnnie Walker`.


IL MATTINO (Caserta)

LA DOMENICA DEI GIOVANI 

Jam session e disco live e nei pub birra a un euro

Musica live anche la domenica. È l’iniziativa portata avanti da diversi pub casertani. E anche per questa giornata domenicale non mancano proposte. Stasera l’Underground Music Hall nel centro della città organizza una jam session dove saranno protagonisti gli «Hoochie Coochie Men Blues Band», un terzetto (tastiera, chitarra e basso) di musica blues. La domenica è regola che il gruppo principale offra a chiunque abbia coraggio e voglia la possibilità di inserirsi con personali interventi dando vita a unici ed irripetibili momenti di pura creatività. Inoltre, dalle 22,30 alle 23,30 ci sarà l’Happy Hour Beer, cioè birra a 1 euro. In alternativa, sempre nel capoluogo, il ristopub Bad Habit propone una serata live dove ad esibirsi è Gianni Arciello, accompagnato dal pianoforte in una performance dedicata alla musica italiana. Alla tradizionale serata in discoteca, al giro in città passando per le tappe storiche della movida si affianca, quindi, l’idea di una innovativa occupazione: assistere a un «concerto», nella propria città, comodamente seduti ad un tavolo in compagnia degli amici di sempre ad ascoltare buona musica. Questo tipo di serate relegate ai troppo tranquilli giorni infrasettimanali, grazie al successo riscosso, conquistano il weekend. Tanti pub fra Caserta e provincia scelgono una soluzione che oltre ad incrementare le presenze soddisfa le esigenze di chi ha voglia di trascorrere una serata in musica e di poter assistere con una certa facilità e frequenza alle esibizioni di parenti ed amici che hanno sempre maggiore possibilità di suonare in pubblico garantendosi inoltre le numerose affluenze classiche del sabato e della domenica sera.


CORRIERE ADRIATICO

<>Abusa di una ragazza nel bagno di un locale
I carabinieri hanno depositato il fascicolo in Procura
<>
Il cuoco accusato di violenza sessuale
Miscela esplosiva di viagra e whisky, l’uomo adesso rischia il carcere

PORTO SANT’ELPIDIO - L’accusa è violenza carnale. E’ quanto pende sulla testa del noto ristoratore elpidiense che alcune sere fa in preda agli effetti del Viagra, combinato con alcuni bicchieri di whisky, ha sfogato i suoi bollori aggredendo una diciannovenne nei bagni di un locale dove ha abusato di lei usandole violenza.

I carabinieri di Porto Sant’Elpidio, che seguono l’indagine, definita molto delicata, hanno già depositato il fascicolo alla Procura della repubblica di Fermo che ora dovrà decidere quale linea seguire nei confronti dell’uomo accusato di un reato pesante come la violenza carnale e, soprattutto, che misure adottare.

Tutto è successo alcune sere fa quando un noto cuoco elpidiense, sessantunenne, pare titolare a sua volta di un ristorante, avrebbe abusato delle miracolose pasticche confidando forse in una seratina tutta pepe. Probabilmente i piani non sono poi andati come egli aveva immaginato ma le pasticche erano già state ingerite e gli effetti non hanno tardato a farsi sentire. Sta di fatto che l’uomo ha pensato bene di entrare in un noto locale di Porto Sant’Elpidio e di farsi qualche bicchierino. All’interno oltre al titolare e ad altri clienti c’era anche una diciannovenne che ha subito attirato l’attenzione del cuoco.

Tutta da ricostruire la dinamica dei fatti che, come abbiamo già avuto modo di scrivere ieri, ha avuto un epilogo poco felice per la giovane.

Il sessantunenne infatti ha cominciato a dare i numeri. Il Viagra e il whisky producevano nello speranzoso amante una quantità di ormoni difficile da gestire e tali da fargli perdere completamente la testa. E la ragione. In preda ai bollori avrebbe indotto la ragazza a seguirlo nel bagno del locale e qui ha approfittato di lei usandole violenza. La giovane avrebbe subito per un pò ma alla fine per fortuna è riuscita a divincolarsi dalla presa morbosa e a scappare. La ragazza si è rivolta ai carabinieri che hanno subito avviato indagini delicate ma non difficili dato che l’aggressore è persona conosciuta. Per lui è subito scattata una denuncia per violenza sessuale ma la sua posizione, da indiscrezioni trapelate, viene definita molto seria dato che il reato ipotizzato è quello di violenza carnale che prevede misure pesanti. I carabinieri elpidiensi hanno effettuando ulteriori verifiche e sentito alcuni testimoni tra i quali il titolare del locale dove l’uomo ha commesso il reato.

I fatti dunque sarebbero stati accertati e hanno confermato quanto è accaduto. La parola ora è nelle mani dei magistrati che nelle prossime ore dovranno tirare le somme e prendere i provvedimenti che riterranno opportuno. Sull’intera vicenda vige uno stretto riserbo per tutelare la riservatezza della giovane vittima e per evitare che sul caso si scateni la morbosa curiosità della gente. Il dato certo è che il violentatore, se il reato verrà confermato come tutto lascia supporre, rischia grosso.

LUCIANO SGAMBETTERRA 


 

LA PROVINCIA DI COMO

<>Il presidio delle arterie provinciali da parte delle forze dell’ordine per la prevenzione degli incidenti nel fine settimana
Ubriachi al volante, diciassette «appiedati»

I controlli della polizia stradale sulla Novedratese: via patenti e punti per ebbrezza o eccessiva velocità

NOVEDRATE Appiedati in diciassette l’altra notte sulla Novedratese.Sorpresi al volante dell’auto con troppo alcol in corpo, infatti, diciassette persone si sono viste ritirare la patente dagli agenti della polizia stradale che dalla una di notte hanno installato un posto di controllo lungo la strada provinciale nell’ambito degli interventi di prevenzione di quelle che sono state chiamate le "stragi del sabato sera", gli incidenti stradali provocati dagli eccessi di qualsiasi tipo, controlli generalmente allargati all’intero fine settimana che comprende anche la serata del venerdì che ancora coincide per molte persone con l’ultimo giorno lavorativo della settimana. Decine le auto fermate, per semplici controlli o perché sorprese a correre troppo. E le svariate contravvenzioni elevate dai poliziotti riguardano proprio la velocità elevata. Soltanto in due casi,si è trattato di altro genere di violazione: la mancata revisione. E tra tutte le persone controllate, sono 17 quelle che non avrebbero dovuto essere al volante: i controlli con l’etilometro hanno infatti accertato che erano alla guida dell’auto in stato di ebbrezza. Per loro è scattato il ritiro immediato della patente. Non si tratta soltanto di giovani. Ampia la fascia d’età: il più giovane degli "appiedati" ha 23 anni, il più anziano 51. Per la precisione sono 5 nella fascia d’età dei vent’anni, 7 in quella dei trenta e 4 in quella dei quaranta. Inoltre, in 11 casi si tratta di automobilisti residenti in provincia di Como e per la gran parte in località del Canturino, in 4 di milanesi: a chiudere la lista un lecchese e un cittadino extracomunitario. A completare il quadro delle sanzioni, sono stati 176 i punti della patente rimasti sul terreno. Da qualche anno - dopo la grande emozione provocata dall’intensificarsi di tragici incidenti, con vittime in giovane o giovanissima età, nelle cosiddette notti del divertimento - il pattugliamento delle strade si è fatto più intendo proprio in occasione del fine settimana, venerdì e sabato notte in particolare, quando frenesia e bisbocce possono provocare imprudenze dalle conseguenze anche irrimediabili. Frenesia e bisbocce, peraltro, che sulla Novedratese si incontrano anche con i "pellegrinaggi" del sesso a pagamento.


LA PROVINCIA DI SONDRIO

L’assessore Simona Pedrazzi che ha seguito il progetto per conto dell’Unione della Valmalenco traccia un primo bilancio del servizio di bus navetta «Balla senza sballo? Un successo nonostante i gestori dei locali pubblici»

chiesa (e.d.c.) Bilancio positivo per il pullmino di “Balla senza sballo” entrato in funzione in Valmalenco l’8 dicembre dello scorso anno e nei successivi sabati 9, 16, 23, 30 dicembre e 6 gennaio. A tracciarlo Simona Pedrazzi, assessore del Comune di Chiesa, che ha seguito per conto dell’Unione della Valmalenco il progetto “Balla senza sballo” in relazione all’allestimento del servizio navetta da Sondrio per tutti i paesi della Valmalenco. «Il pullmino già allestito la scorsa estate - dice -, è stato reintrodotto in queste festività su richiesta dei medesimi utenti e ha avuto ancora un buon numero di fruitori, prevalentemente valligiani e, in particolare, residenti a Caspoggio. Anche i giovani villeggianti hanno però usufruito del servizio, mentre da Sondrio sono saliti mediamente 10-12 giovani ogni sera». Quest’inverno, peraltro, rispetto all’estate scorsa, la navetta non partiva da piazza Garibaldi, ma dal Policampus alle 21.45 per farvi rientro alle 4.45. E, rispetto al periodo estivo, si è notato un aumento degli utenti provenienti proprio dal Sondriese. «Molte sono state anche le corse extra effettuate in Valmalenco - sottolinea l’assessore Pedrazzi - considerato che il pullmino ha solo 22 posti. Servizio che ha registrato poi un buon riscontro soprattutto nelle due sere in cui il trasporto è stato associato al servizio di prevenzione fornito dall’Asl per il tramite della cooperativa ‘Lotta contro l’emarginazione’. In quelle due occasioni il personale della cooperativa ha misurato il tasso alcolico ai giovani e fornito materiale informativo teso a prevenire l’abuso di alcool e sostanze stupefacenti. In linea, peraltro, con gli obiettivi di questo servizio che vuole evitare incidenti stradali dovuti all’abuso di alcool e altre sostanze stupefacenti o alla semplice stanchezza. E non di scorazzare i giovani da un locale all’altro come talora si sente dire in paese. Pertanto invito chi ha avuto il cattivo gusto di chiedere all’amministrazione di sfruttare meglio il servizio per le proprie saccocce di informarsi meglio sulle finalità del progetto. Come amministratori ci piacerebbe anche sentire il parere dei genitori e dei ragazzi che, peraltro, ci sembrano entusiasti». E’ un fiume in piena l’assessore che tiene evidentemente a sottolineare le finalità del servizio fatto oggetto di aspre critiche da valligiani che non vi vedono una soluzione idonea al disagio giovanile. «Ci spiace - dice Pedrazzi - che ancora una volta i gestori dei locali pubblici non ci abbiano sostenuti, vista l’importanza del progetto, ma, evidentemente, non è un problema che li riguarda». Gestori che, l’estate scorsa, hanno avuto tensioni fortissime con l’amministrazione per via dell’ordinanza di chiusura anticipata dei locali alle 2 di notte. «Con riguardo ai costi del servizio - conclude Pedrazzi - sottolineo che sono sostenuti per il 40% dalla Comunità montana che, insieme alla Prefettura, caldeggia l’iniziativa».


L’ADIGE

Caccia a ladri e ubriachi al volante

di DAVIDE PIVETTI

Nei numeri che raccontano l’attività 2006 della compagnia carabinieri di Rovereto è ritratta anche la realtà della Vallagarina sul fronte dell’ordine pubblico, della sicurezza e anche dei pericoli che ognuno di noi affronta ogni volta che sale in macchina. Il numero più eclatante dal quale partire per tracciare un bilancio del lavoro svolto dal capitano Renzo Tovazzi e dai suoi uomini (più di cento, tra la caserma di piazza Dalla Chiesa e tutte le stazioni presenti sul territorio da Avio ad Aldeno fino a Lavarone) è quello delle patenti ritirate. In 197 l’hanno vista svanire in seguito ad un controllo sulle strade della Vallagarina (30 in più rispetto all’anno prima) e la maggior parte è dovuta all’antico e tragico vizietto di molti trentini: quello di mettersi al volante anche dopo una serata alcolica: sono ben 188 infatti le patenti saltate per guida in stato di ebbrezza. La fascia d’età più interessata al fenomeno è quella giovanile, tra i 18 e i 35 anni. L’orario è quello del ritorno dai locali: da mezzanotte alle tre del mattino. Molti, comunque, anche gli ultrasessantenni pescati con livelli eccessivi di alcol nel sangue. Ad un adulto spetta il record: 2,8 microgrammi di alcol per litro, quasi sei volte il consentito. Sul fronte della sicurezza stradale va segnalato anche il lavoro svolto lungo le strade percorse, soprattutto nella bella stagione, dai funamboli delle due ruote: un migliaio le contravvenzioni elevate lungo la strada di Vallarsa, a Folgaria e sugli altri tracciati troppo spesso scambiati per piste dai motociclisti della domenica. Un fenomeno - assicurano i carabinieri - che nel 2006 si è sensibilmente ridimensionato. Forse anche per questo - altro dato interessante - gli incidenti stradali totali sono calati: dai 169 del 2005 ai 114 del 2006. Comunque tante - sono state 6 lo scorso anno - le vittime in incidenti stradali. Lontano dalle strade, negli ambiti più prossimi all’attività di indagine e anticrimine, i numeri raccontano di una realtà locale che merita comunque attenzione: sono stati infatti 103 gli arresti operati in un anno (in crestica di 13 unità rispetto al 2005) e per i reati più disparati. L’antidroga ha portato in carcere 11 persone, con sequestri di eroina e cocaina per un chilogrammo e con il sequestro di circa 300 pasticche di ecastasy, proprio a dicembre. Sono 19 gli arresti per furto, che continua a restare il reato più difficile da perseguire. Due arresti per estorsione (reato per fortuna ancora estraneo alla realtà locale) e altri 2 per maltrattamenti in famiglia. Le manette sono scattate ai polsi di 4 anarchici. Decine, infine, gli arresti per la Bossi-Fini, che hanno portato all’espulsione di clandestini già segnalati perchénon in regola. C’è anche un dato economico: in un anno i carabinieri lagarini hanno elevato sanzioni, multe e contravvenzioni per circa 330 mila euro. Ad essere onesti forse si risparmia.


CORRIERE ADRIATICO

tribunale Garbati, convalida dell’arresto

ANCONA - Riccardo Garbati, anconetano di 40 anni, è stato arrestato giovedì dopo aver inanellato una serie di comportamenti da reato. Ieri in tribunale si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto. Ha preso una pausa dal lavoro - unico motivo per cui può uscire di casa dove si trova agli arresti domiciliari per un fatto precedente - per andare a prendersi un caffè in un locale di via Magenta, in pieno centro. L’uomo ha strattonato la barista lasciandosi andare ad atteggiamenti poco consoni forse dovuti a uno stato psico-fisico alterato dall’uso di alcol. Poi ha continuato fuori dal locale nel suo comportamento fuori controllo. Ha provocato dei danni e, come se non bastasse ancora, si è anche opposto agli agenti di polizia quando sono intervenuti per fermarlo. Nel parapiglia che è scoppiato un poliziotto è rimasto ferito ed è dovuto ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso. Per Garbati è scattato l’arresto per lesioni, danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale. E’ anche accusato di evasione, perché era ai domiciliari, ed è stato preso dalla polizia fuori dal tragitto che deve fare per recarsi al lavoro, unica zona in cui gli è consentito stare fuori della sua abitazione, dove sta scontando i domiciliari.


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L’ADIGE

GRIGOLLI E IL DERBY DEL BRULÉ

L’ex presidentissimo del Trento nonchè grande tifoso, Giorgio Grigolli spera ovviamente in una vittoria degli aquilotti ma ha un cruccio: «Vorrei - dice - un munifico lasciapassare del nuovo questore che consenta oggi il conforto dei brulè al bar dello stadio, a rimuovere così un balordissimo divieto, ed in amicizia con i tifosi del Mezzocorona». Sì perché il Briamasco è l’unico stadio in Italia (e nel mondo ad occhio e croce) che si attiene scrupolosamente alle norme di divieto di vendita di alcolici. Fatto sta che non si può neppure bere un brulé all’intervello. Signor Questore, ci pensi lei per favore. (*)

(*) Nota: non mi stupisce la dichiarazione del signor Grigolli, mi delude l’assenza di un commento da parte del giornalista.


L’ADIGE

<>I volontari dell’associazione Tandem hanno preso in affitto il locale
A Ravina il «bar oratorio»

Un bar che è oratorio e viceversa. È partito ieri a Ravina il progetto dei volontari di Tandem, l’associazione oratorio di Ravina e Romagnano (220 iscritti). Apertura tutti i giorni, dalle 7 alle 23; vendita di birra e alcolici. Un locale pubblico in piena regola, solo che i gestori dell’Agorà Bar Café (questo il nome scelto) sono volontari: volontari che affiancano un barman professionista, Francesco Anesi (nella foto di Vita Trentina). Al settimanale diocesano quest’ultimo ha spiegato che all’interno non sono stati installati videogiochi. A questi sono stati preferiti i giochi di società, gli intrattenimenti di una volta, come le trottole di legno (il «pirlo») e le freccette. «Con l’alcol - ha dichiarato - saremo molto rigidi: neanche un goccio ai minori di 16 anni e a chi alza il gomito avremo il coraggio di dire basta» (*). L’edificio, costruito alla fine degli Anni Cinquanta dal Circolo Acli di Ravina e dalla parrocchia, veniva utilizzato per il doposcuola e per i corsi di falegnameria o cucito. È stato dato in comodato alle Acli (fino al 15 ottobre), che lo hanno affittato a Tandem, che fa capo al Noi, la sigla nazionale degli oratori.

 

<>(*) Nota: niente di più dell’applicazione del Codice Penale.
Forse da un oratorio ci si poteva aspettare di più.

 

LA TRIBUNA DI TREVISO

ubriaca, si schiantò con l’auto: morì l’amico ventiduenne patteggia un anno e otto mesi

GIORNALE DI BRESCIA

La Polstrada di Darfo: troppi al volante in stato di ebbrezza

IL MESSAGGERO VENETO

acat e promozione della salute due serate nella sala consiliare

non si arresta la piaga delle stragi sulle strade

ALTO ADIGE

il night shuttle contro i rischi dell’etilometro

ubriaco fradicio in sella al ciclomotore

al buio il vino è una bevanda ancor più interessante

LA NUOVA VENEZIA

incidenti di nuovo in crescita allarme alcol tra i più giovani

IL RESTO DEL CARLINO (Forlì)

Gli ebrei e il vino: passione o vizio? Lo spiega il rabbino Caro

IL TIRRENO

molti giovani fra le 500 persone con problemi di droga e alcol

CORRIERE ALTO ADIGE

Ubriachi al volante Crescono le denunce molti i giovanissimi

IL RESTO DEL CARLINO (Modena)

Ubriaco si schianta in moto

LA GAZZETTA DI MANTOVA

ubriaca all’alba in motorino: danneggia tre auto in sosta

IL RESTO DEL CARLINO (Bologna)

Diabolik del Whisky preso nel Reggiano

IL GIORNALE DI VICENZA

Lambrusco prodigioso per la pelle

LA STAMPA

Più controlli su chi guida dopo aver bevuto alcol

Nella rissa spacca bottiglia e ferisce 4 ragazzi saluzzesi

Accoltellato al pub: "Ma io perdono l’aggressore"

Ebbri, s’addormentano in auto al semaforo e interviene Polizia

Padre padrone in aula dopo 8 anni di botte alla moglie e ai bambini


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Lunedì, 22 Gennaio 2007
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