(ASAPS) – Clonavano e poi utilizzavano i bancomat degli
ignari automobilisti che si fermavano a fare rifornimento nella loro stazione
di servizio sull’autostrada A4 Milano-Venezia. Nella rete della Polizia
Stradale di Seriate e Milano sono rimasti intrappolati cinque italiani e un
mauriziano. La banda copiava i dati delle carte grazie all’ausilio di uno
skimmer e poi completavano l’opera tramite apparecchiature sofisticate
ritrovate poi dagli agenti nelle abitazioni dei malviventi. Un trucco che ha
fruttato alcune migliaia di euro. Denaro che serviva ai truffatori per riempire
i serbatoi delle proprie auto oppure quelle di amici e parenti che, previo
pagamento di un piccolo compenso, potevano usufruire di un pieno “offerto”
dagli automobilisti raggirati. Purtroppo le stazioni di benzina sono il posto
preferito dai truffatori per cercare di mettere nel sacco gli ignari
automobilisti, che perdendo di vista il proprio bancomat o carta di credito e
rischiano di vedere prosciugato il conto in banca. E se la situazione italiana
non è tra le migliori, anche negli altri paesi europei il fenomeno delle carte
clonate è dilagante. Un esempio su tutti, le copie illegali avvenute nei
distributori Shell britannici lo scorso maggio. Truffe che costrinsero la
stessa casa petrolifera a sospendere i pagamenti con carte di credito in 600
dei 1.000 punti rifornimento presenti nel territorio inglese. Il rischio
clonazione rappresenta un problema reale e molto diffuso, difficile da
arginare. A chi usa prevalentemente questo tipo di pagamento per i propri
pagamenti si consiglia di controllare periodicamente i movimenti nel conto
corrente e di verificare ogni operazione effettuata. (ASAPS)
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