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TRASPORTO MERCI 29/01/2007

Roma - Quattro mesi di lavoro e 29.794 mezzi pesanti controllati
Resoconto dell’attività svolta dalla Polizia Stradale in merito alle norme Ue sul trasporto merci

 



(ASAPS) – In quattro mesi di lavoro la Polizia Stradale ha controllato 29.794 veicoli adibiti al trasporto merci. E questo sull’intero territorio nazionale. Dai quasi 30mila controlli sono scaturite  2.924 violazioni rilevate e 3.706 verifiche de documenti per il rispetto delle norme di sicurezza. Questo il bilancio illustrato dal vice ministro dell’Interno, Marco Minniti alla Commissione Trasporti della Camera sull’attuazione delle nuove norme comunitarie che regolano il trasporto merci su strada. L’anno da poco conclusosi ha visto all’opera 4.269 pattuglie (adeguatamente formate) a cui si sono aggiunti 2.536 operatori del ministero dei Trasporti, con l’utilizzo dei CMR (Centri Mobili di Revisione). La “squadra” in questo caso ha controllato 10.613 veicoli. Di questi quelli “fuori legge” sono stati: 3.921 italiani; 673 comunitari e 338 extracomunitari. Il vice ministro Minniti, nel suo intervento, ha evidenziato i problemi aperti dalle nuove norme “le misure introdotte dalla riforma dell’autotrasporto hanno effettivamente avuto un impatto problematico sull’attività operativa delle Forze di Polizia, ponendo serie difficoltà di attuazione pratica, soprattutto per la custodia delle merci sequestrate in attesa del perfezionarsi del provvedimento di confisca per quanto riguarda, in particolare, l’individuazione di soggetti e strutture idonei cui affidare i beni sotto sequestro”. “In particolare ci sono problemi – ha continuato Minniti - quando oggetto del sequestro sono merci ingombranti e soprattutto quando il carico sequestrato è costituito da merce rapidamente deperibile o da animali. In tali casi il sequestro dei beni può comportare gravi problemi (anche di carattere igienico-sanitario) per la difficoltà di conservare i prodotti deteriorabili fino all’emissione del provvedimento di confisca; provvedimento che, secondo la vigente normativa, non può divenire definitivo se non dopo che siano inutilmente trascorsi almeno i sessanta giorni per la presentazione di eventuali ricorsi”. (ASAPS)


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Lunedì, 29 Gennaio 2007
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