Ha quasi dell’incredibile.
Nonostante le campagne d’informazione con l’operazione trasparenza del
Ministero dell’Interno, che ha puntualmente informato gli automobilisti su dove
fossero collocate le postazioni fisse degli Autovelox e dei Tutor, nonostante
che da oltre sei mesi sul sito www.poliziadistato.it,
www.asaps.it e sui portali dei maggiori quotidiani siano
indicati anche i servizi settimanali con gli autovelox mobili, nel 2006 il
piedino degli italiani è rimasto comunque pesante, troppo pesante. Oltre un
milione di conducenti è stato sanzionato per aver superato i limiti di
velocità. Esattamente 1.018.027 quelli multati dalla sola Polizia
Stradale, istituzione che ha messo a disposizione la completezza dei dati. A
questa già esagerata cifra si dovranno poi aggiungere le sanzioni per eccesso
di velocità dei Carabinieri e quelle, sicuramente numerose, delle Polizie
Locali. Il 2006, l’anno della trasparenza e della comunicazione, è
stato anche l’anno dei record. Le sanzioni per eccesso di velocità rispetto alle 913.149
del 2005 sono state complessivamente 104.878 in più, pari a un
incremento dell’11,5%. Sulle strade statali, regionali, provinciali e
comunali l’aumento si è fermato a un più modesto 3,5%. Sulla rete
autostradale invece tutta un’altra musica e un’altra velocità con un + 19,9%.
Per la prima volta nella storia della Polizia Stradale le infrazioni contestate
sulle autostrade per superamento dei limiti, hanno superato quelle delle
restanti strade fissandosi a quota 533.741, pari al 52,4% di
quelle complessive. Sulle altre strade sono state 484.286 pari al 47,6%.
Pensate che l’infrazione della velocità costituisce da sola il 43% del
fatturato contravvenzionale della Polizia Stradale. A voler essere proprio
pignoli dovremmo aggiungere anche le 63.881 infrazioni per velocità
pericolosa (23.410 in autostrada), sì insomma quelle di vecchio stampo
elargite a occhio senza la certificazione di un misuratore di velocità. Si dirà: certo con l’installazione dei Tutor sulle
autostrade c’era da aspettarselo. È vero solo in parte. Intanto, lo ripetiamo,
i Tutor sono ampiamente pubblicizzati, e segnalati con evidentissima
cartellonistica. Inoltre, per quello che ci risulta, nel corso del 2006 le
sanzioni contestate sono arrivate circa a quota 10-15.000. Nel periodo di
massimo funzionamento da settembre a metà novembre sono state 5.180.
Questo dato non si concilia con un incremento di 88.691 sanzioni
nella sola rete autostradale. In realtà sulle strade l’indebolimento della PaP ha portato
a pigiare di più sull’acceleratore: “tanto se non mi fermano non mi tolgono i
punti, poi al massimo dirò che a 185 all’ora sulla A1, guidava il nonno (Dio lo
benedica per la salute e per la patente che ancora mantiene)”. I risultati negativi però si vedono. Mentre nel 2006,
secondo i dati della Polizia Stradale gli incidenti sull’intera rete
autostradale sono calati del 3,1% (per la verità in tanti spostano le
macchine per evitare i rilievi e non perdere i punti), i morti sono
inversamente cresciuti del 3,1%. Quelli purtroppo non possono scappare
alle rilevazioni. Sì, a pensarci bene, se mettiamo in fila quel milione di
verbali in quadruplice copia, di 30 centimetri l’uno, realizziamo una striscia
di carta lunga 1.200 chilometri, proprio come è lunga l’Italia dal
Trentino alla Sicilia, tanto per non scontentare nessuno. Giordano Biserni
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